Poste Italiane, delude il nuovo piano al 2028
Il nuovo piano strategico prevede una crescita dei ricavi pari al 3% e un Ebit a 3,2 miliardi al 2028, ma mercato e analisti lo accolgono con scetticismo.
Piano inferiore alle attese per Poste
Accoglienza fredda a Piazza Affari per il nuovo piano annunciato oggi da Poste Italiane e il titolo soffre in apertura, arrivando a cedere oltre il 3% nella prima mezz’ora di scambi, toccando un minimo di 11,45 euro.
“Il nuovo business plan si caratterizza per target finanziari su Ebit/utile netto complessivamente in linea/leggermente inferiori alle nostre attese (e a quelle di consensus), mentre migliori sul fronte della remunerazione”, evidenziano gli analisti di Equita Sim che sul titolo hanno un rating ‘buy’ e un prezzo obiettivo a 12,5 euro.
I punti strategici
Questa mattina la società ha pubblicato il suo nuovo piano strategico quinquennale denominato ‘2024 – 2028 Strategic Plan – The connection platform’ approvato ieri dal consiglio di amministrazione del gruppo.
I principali punti strategici del nuovo piano comprendono lo sviluppo di un nuovo modello di servizio commerciale volto a massimizzare il valore della piattaforma, la trasformazione logistica, la creazione di una ‘SuperApp’, la razionalizzazione dei costi, continui investimenti in formazione e sviluppo, il sostegno alla coesione sociale ed economica del paese e riduzione del digital divide attraverso il Progetto Polis.
A questi si aggiungono il proseguimento del percorso del gruppo verso la carbon neutrality prevista entro il 2030, fissando nuovi obiettivi per migliorare la visibilità a lungo termine, la creazione di una nuova società benefit ‘Poste Mobility’ e introduzione di un Indice Green, ad ulteriore supporto della decarbonizzazione della logistica, l’aumento della produzione di energia rinnovabile di +40GWh nel periodo 2020-2026, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici per una superficie totale di 150.000 mq e la decarbonizzazione del portafoglio investimenti, con l’obiettivo Net Zero entro il 2050.
Obiettivi finanziari
Dal punto di vista finanziario si prevedono ricavi di gruppo a 13,5 miliardi di euro nel 2028, in crescita di circa il 3% (CAGR 2023-28), con contributi positivi da tutti i segmenti di business; il risultato operativo (Ebit) è visto a 3,2 miliardi di euro nel 2028, in crescita di circa il 4% (CAGR 2023-28), con il contributo di tutte le unità di business che più che compensa l'incremento dei costi; l’utile netto atteso è pari a 2,3 miliardi di euro nel 2028, in crescita di circa il 4%3 (CAGR 2023-28).
Previsto un aumento delle attività finanziarie investite (AFI) dei clienti fino a 652 miliardi nel 2023 (581 miliardi nel 2023), supportate da una gestione proattiva del portafoglio dei clienti e da una gamma rinnovata dei prodotti del Risparmio Postale, nonché da un coverage specialistico dei clienti Affluent+ che supera l'80%. Il Numero di FTE (numero di risorse a tempo pieno) di gruppo si riduce a 113 mila da 119,3 mila nel 2023.
Il dividendo
Poste prevede anche un incremento sostenibile di cassa e capitale alla base di un'ampia e diversificata distribuzione a monte dei dividendi da parte delle controllate, a sostegno di una accresciuta politica di dividendi del gruppo: da un dividendo proposto per azione pari a 0,80 euro nel 2023 a non meno di 1 euro (DPS) a partire dal 2026, che cresce dal 2023 del 7% annuo con almeno il 65% di pay-out ratio previsto in arco piano. Il remittance ratio di Poste Vita si attesta al 100% dal 2024, fornendo ulteriore flessibilità. La copertura del dividendo pari ad oltre 1,5 volte il suo importo nell'arco di piano, fornisce ulteriore flessibilità finanziaria.
“Con questo nuovo piano strategico stiamo rimodellando il nostro business, per cogliere una crescita sostanziale”, spiega l’ad Matteo Del Fante, “grazie alla generazione solida e sostenibile di cassa e capitale, stiamo cambiando l'approccio alla politica dei dividendi, rivedendola al rialzo, con l’impegno a conseguire un payout ratio pari ad almeno il 65% in arco piano e l’obiettivo di distribuire almeno 1 euro per azione a partire dal 2026 e almeno 6,5 mld di dividendi cumulati in arco piano”.
“Continueremo a conseguire rendimenti sostenibili, di lungo termine per i nostri azionisti, incontrando al contempo le esigenze degli stakeholder più ampi. Poste Italiane + ormai un pilastro strategico solido, affidabile ed efficace per l’Italia”, conclude l’ad.
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