Powell: l’inflazione è transitoria ma a breve la Fed rimetterà in discussione la politica monetaria ultraespansiva


Una botta al cerchio e uno alla botte. Il difficile ruolo dei banchieri centrali è anche questo: misurare le parole al millimetro. Ma il mercato deve prezzarle.

Il mondo a tassi zero potrebbe prendersi una pausa. Per ora i tassi rimangono sotto controllo, ma il mercato guarda oltre. Attesi mercati deboli su un atteggiamento più cauto delle banche centrali.


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Future europei in calo

Il numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, mette le mani avanti: l’avvio delle discussioni sul rallentamento degli stimoli monetari è vicino, già nei prossimi meeting se ne parlerà. Ieri al Congresso americano Powell ha ribadito che l’inflazione sarà transitoria ma ha riconosciuto che i prezzi al consumo saranno alti per un altro po’ di tempo.

Tradotto nel 2022 potremmo rivedere una rimodulazione della politica monetaria, come si aspettano la maggior parte degli economisti. Sul fronte dei tassi non si vedono tensioni, il Treasury Note a dieci anni si porta a 1,33% ben lontano dai picchi di 1,6% di qualche mese fa. Il differenziale 10 anni-due anni, a livello di bond governativi, è in calo a 110 punti base.

DATI MACRO

CINA

Nel secondo trimestre aumenta il ritmo della ripresa economica in Cina dopo che i segnali di rallentamento della seconda economia mondiale avevano alimentato le aspettative di un maggiore sostegno politico.

Il Pil è cresciuto dell'1,3% nei tre mesi fino alla fine di giugno, rispetto a un'espansione rivista dello 0,4% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita trimestrale dell'1-1,2%, secondo i sondaggi di Bloomberg e Reuters.

Il Pil del secondo trimestre è stato del 7,9% più alto rispetto all'anno precedente, e rispetto a una crescita annua del 18,3% nel primo trimestre.

Liu Aihua, un portavoce dell’ente di statistica del Paese, ha dichiarato che l'economia ha continuato a "recuperare costantemente", ma ha avvertito che il rimbalzo era "squilibrato". "Dobbiamo anche essere consapevoli che il coronavirus continua a mutare a livello globale e le instabilità e le incertezze esterne abbondano".

Segnali di pressione al ribasso sulla ripresa della Cina hanno spinto a ipotizzare che Pechino rilascerà un maggiore sostegno politico per sostenere la fiducia delle imprese e l'occupazione e aumentare la spesa. L'emissione di obbligazioni speciali, utilizzate dalle amministrazioni locali per finanziare investimenti infrastrutturali, è stata inferiore del 50% nei primi cinque mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo del 2020.

Wang Jun, economista del China Center for International Economic Exchanges, ha affermato che la tendenza è preoccupante. "La politica fiscale deve essere allentata", ha detto. "L'emissione del debito pubblico locale e gli investimenti in infrastrutture sono strettamente correlati".

Secondo Julian Evans-Pritchard, economista di Capital Economics, il boom delle esportazioni cinesi legato alla pandemia "sembra aver raggiunto il picco" e ha osservato che su base trimestrale il tasso di crescita del Pil era ancora il quarto più debole da quando i tassi sono stati pubblicati per la prima volta nel 2010. "Tutto sommato, l'attività in Cina è rimasta forte", ha detto. "Ma con la produzione già al di sopra della sua tendenza pre-virus, l'economia sta lottando per guadagnare terreno al suo ritmo abituale". I produttori di tutta l'Asia sono stati anche presi alla sprovvista da forti aumenti dei prezzi e improvvisi vincoli di offerta che hanno colpito importanti risorse utilizzate dall'industria. Anche i ritardi nelle spedizioni e la carenza di materie prime hanno alimentato i timori per le interruzioni. Secondo l'ente statistico cinese, la produzione industriale cinese è cresciuta dell'8,3% su base annua a giugno, in calo dall'8,8% di maggio.

La crescita degli investimenti in immobilizzazioni, che segue la spesa in aree cruciali come infrastrutture e proprietà, è aumentata del 12,6% su base annua nella prima metà del 2021.

L’indice CSI 300 guadagna l'1,3%, l’Hang Seng di Hong Kong dell’1%. Il Nikkei ha chiuso a -1,1%.

Venerdì, a due giorni dalla presentazione del nuovo pacchetto di norme sulle emissioni in atmosfera da parte della Commissione Europea, le autorità di Pechino renderanno noti i dettagli di quella che dovrebbe diventare la più importante piattaforma di scambio di strumenti finanziari collegati al permesso di scaricare nell’aria i prodotti della combustione. In questo modo, la Cina si aspetta di fermare entro il 2030 la crescita della quantità di C02 immessa in atmosfera, primo passo per il raggiungimento della perfetta neutralità del suo sistema antropico all’anidride carbonica.

USA


Oltreoceano, nel primo pomeriggio, i consueti dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, stimate in lieve calo a quota 360.000. Seguiranno i dati su produzione industriale e manifatturiera a giugno, attese rispettivamente a +0,6% e +0,2% congiunturali.

OIL

Brent a 74,18 dollari al barile, secondo le indiscrezioni sembrerebbe che l’Opec+ sia vicino ad un accordo accettando le richieste arrivate dagli Emirati Arabi Uniti. Nei giorni scorsi avevamo scritto che, a nostro parere, se si raggiungerà un accordo questo comporterà una flessione moderata della crescita dei prezzi del greggio. Goldman Sachs stima un Brent per il 2021 (80 dollari ) e per il 2022 (75 dollari). Nel breve ci aspettiamo un Brent più debole.

BOND

Il decennale italiano rende lo 0,71% con uno spread a 104 punti base sul cugino tedesco.

BANCHE CENTRALI

Ieri, il falco tedesco, Schnabel ha detto che la Bce vuole vedere un rialzo dell'inflazione core prima di applicare strette alla sua attuale stance ultra-accomodante.

La banca centrale ha intanto mosso un primo passo verso il lancio di una versione digitale dell'euro, avviando una fase di indagine nel quadro di una corsa globale a soddisfare la crescente domanda di mezzi di pagamento elettronici e fare fronte al boom delle criptovalute.

Anche le altre banche centrali si muovono verso una maggiore cautela.

Ieri Reserve Bank of New Zealand ha dato lo stop al suo programma di acquisto titoli rafforzando le attese di un rialzo dei tassi già ad agosto, mentre anche Bank of Canada ha ridotto il ritmo del suo piano di acquisti settimanali, dicendosi fiduciosa che la crescita rimbalzerà significativamente e in modo durevole.

In Asia, occhi su Boj che inizia oggi il suo consueto meeting di due giorni di politica monetaria. I mercati scommettono che la banca centrale nipponica manterrà una stance super-easy ancora per un certo periodo di tempo.

Indicazioni dovish arrivano anche da Bank of England. Dopo che l'inflazione nei 12 mesi a giugno ha superato il target della banca centrale, il governatore Ansrew Bailey ha fatto sapere che prima di un qualunque inasprimento monetario bisognerà capire se il surriscaldamento dei prezzi è solo momentaneo.

Notizie price sensitive

MONDADORI

I ricavi del gruppo sono attesi "in forte crescita alla fine dell'anno", ha detto Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, in un'intervista a Il Giornale.

Commento

Non ci aspettiamo reazioni importanti sul titolo dopo l’ottima performance delle ultime sedute.

GENERALI

Secondo MF, per il posto di CEO spunta il nome dell'attuale numero uno di Poste Italiane Matteo Del Fante.

Commento

Non ci convince molto questo avvicendamento, sia Del Fante che Donnet stanno facendo bene nei loro rispettivi ruoli, non crediamo che avverrà.

DIASORIN

In un'intervista al Corriere, l'AD Carlo Rosa ha dichiarato che l'acquisizione negli Usa di Luminex permetterà a Diasorin di rendersi meno dipendente da introiti legati ai test anti Covid.

Ieri Diasorin ha completato l'acquisizione di Luminex per un prezzo in contanti pari a 37 dollari per azione, corrispondenti a un equity value di circa 1,8 miliardi di dollari.

Commento

Giudichiamo positiva l’acquisizione, anche se quanto sottolineato dall’a.d. Rosa non sembra il vero timore del mercato. Diasorin è un gruppo che negli anni sta crescendo bene, dopo le ultime correzioni in Borsa il titolo si è riportato sul suo fair value.

BRUNELLO CUCINELLI

Ieri il titolo ha aperto in forte calo arrivando a perdere il 2,7% per poi chiudere in deciso recupero a -0,1%, era andato anche in territorio positivo durante la seduta.

Commento

Abbiamo aperto una strategia Long, che manteniamo, dopo il rialzo delle guidance.

A creare tutta questa volatilità è stata un’operazione di vendita accelerata di un pacchetto importante di azioni. La holding di controllo Fedone ha venduto 646.000 azioni ordinarie, pari allo 0,95% del capitale, riservata a investitori istituzionali al prezzo di 47,20 euro per azione.

Cambi di raccomandazione

PRYSMIAN

Credit Suisse ha alzato il prezzo obiettivo a 28 euro da 26.

ITALIAN SEA GROUP

Berenberg ha confermato il giudizio Buy con target a 6,5 euro.

MONCLER

Berenberg ha alzato il prezzo obiettivo a 53 euro.

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