Premi fino al 16,84% annuo con il certificate Athena su due big di Piazza Affari: Enel e Stellantis

Comunicazione Pubblicitaria Certificati

Il certificate con Isin DE000VM79EE4 su Enel e Stellantis di Vontobel stacca premi trimestrali con memoria del 4,21% (16,84% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà sceso, alle date di valutazione, sotto al livello iniziale. Dal nono mese e per ogni trimestre successivo, le barriere dei premi e del rimborso anticipato coincideranno: con tutti i sottostanti pari o sopra il livello iniziale, alle date di valutazione il certificate verrà rimborsato a 1.000 euro più tutte le cedole non distribuite in precedenza. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal livello iniziale. Il prodotto quota sotto la pari a 967 euro.


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Borsa italiana protagonista anche nel 2024

Piazza Affari proviene da un anno indimenticabile con un +28% registrato dal FTSE MIB, superando per la prima volta dal 2008 la soglia dei 30 mila punti e facendo meglio anche dell’indice S&P500 (+25%) e della media delle altre borse europee (Eurostoxx 50 a +19%). Per quanto riguarda il 2024, gli analisti di S&P Global Ratings prevedono un recupero del reddito reale in Italia grazie al processo di disinflazione e, sul fronte corporate, si attendono un recupero per i margini EBITDA dopo il calo registrato nel 2022.

L’anno appena iniziato si caratterizzerà per le opportunità che dovrebbero arrivare dall’avvio dei tagli ai tassi di interesse da parte della Banca centrale europea che aiuterà quei settori particolarmente sensibili alle scelte monetarie dell’istituto di Francoforte, come quello automobilistico e dell’energia. Una normalizzazione delle politiche BCE sarà più favorevole a chi deve richiedere prestiti per l’acquisto di auto, sostenendo così la domanda, mentre il settore energetico potrà ricevere una spinta dalla riduzione dei costi del debito a cui il comparto è particolarmente sensibile visti gli alti investimenti necessari.

I due settori possono rappresentare un’interessante opportunità di investimento, ma è sempre opportuno proteggersi con barriere profonde. Vontobel ha realizzato un certificate ad alto rendimento potenziale a cui si affianca una barriera protettiva elevata per difendersi dagli imprevisti.

Soluzione di investimento

Il certificate di Vontobel con Isin DE000VM79EE4 con sottostanti due delle big di Piazza Affari come Enel e Stellantis stacca premi trimestrali con memoria del 4,21% (16,84% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà sceso, alle date di valutazione, sotto al livello iniziale. Le cedole godono dell’Effetto memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Dal nono mese, si aprirà la possibilità di rimborso anticipato, che si riproporrà ogni trimestre successivo, se tutti i sottostanti saranno pari o sopra il livello iniziale e le barriere dei premi e del rimborso anticipato coincideranno. A scadenza tra tre anni è prevista una protezione del capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal valore iniziale.

La tabella di seguito mostra i livelli di riferimento del certificato

Oggi il certificate passa di mano sotto la parità, a 967 euro, e vede i due sottostanti leggermente al di sotto del livello iniziale: Stellantis a -4,17% ed Enel a -5%, pertanto la distanza dalla barriera rimane profonda.

Tra i punti di forza c’è il numero limitato di sottostanti (solo 2), due tra le big del FTSE MIB, ma al tempo stesso la resa dell’investimento è molto alta visto il ricco flusso cedolare.

Mix tra Athena e cash collect

I primi due trimestri il certificate potrà staccare il ricco premio del 4,21% senza che scatti il rimborso anticipato, questa struttura è stata voluta, perché anche in caso di repentino rialzo dei sottostanti, l’investitore incassa un buon set di premi: al nono mese in caso di rimborso anticipato, il certificate avrà staccato tre premi in totale da 126,3 euro. Normalmente un tipico certificate Athena o Express, se già al primo trimestre i sottostanti si portano sopra il livello anticipato fa scattare il rimborso lasciando l’investitore a bocca asciutta con un solo premio.

Da notare che rispetto ai classici certificate qui il rendimento è molto alto ma anche la struttura è diversa: il premio viene staccato con i due sottostanti sopra il livello iniziale non sopra la barriera. L’investitore, dunque, ha una visione rialzista anche lieve ma di rialzo sui sottostanti per poter ricevere i premi altrimenti, la barriera proteggerà il capitale, i 1.000 euro nominali investiti (fino a cali del 40% del peggiore dei sottostanti) ma non permetterà lo stacco di nessun premio.

Queste strutture sono poche pubblicizzate, ma la realtà è che sono tra quelle più efficienti perché non staccando tutti i premi durante la vita del prodotto (o meglio solo le prime due nel nostro caso) utilizzano al meglio il capitale. E’ un po’ come se uno reinvestisse la cedola di un bond nell’obbligazione stessa o i dividendi di un’azione con la classica performance total return o, come direbbe il buon Warren Buffett, interessi composti; qualcosa che al contrario gli altri certificate, staccando durante la loro vita molti premi, non possono avere.

Pensate se un investitore in certificate, andasse a reinvestire il premio nel certificate stesso, il risultato sarebbe un forte miglioramento della performance finale, se si chiude sopra la barriera. Ecco gli Athena e i Bonus cap classici, strutture che la fanno da padrona in un mercato quasi 5 volte il nostro, ovvero quello dei certificate in Germania, questo lavoro lo fanno al loro interno, efficientando appunto la gestione del capitale.

Rimborso anticipato

Dall'11 ottobre 2024 e per ogni trimestre successivo, le barriere delle cedole e del rimborso anticipato coincideranno: con tutti i sottostanti pari o sopra il livello iniziale, alle date di valutazione, il certificate verrà rimborsato a 1.000 euro più le cedole non distribuite in precedenza. L’investimento si chiude e l’investitore non avrà diritto a nessun altro premio.

Attualmente il certificate prezza 967 euro e, in caso di rimborso anticipato, già alla prima finestra di ottobre, l’investitore incasserebbe tre cedole di 42,1 euro a cui vanno aggiunti 33 euro di differenza tra il prezzo nominale e la quotazione attuale, per un totale di 159,3 euro, il 16,4% in 9 mesi che annualizzato significa un rendimento del 22,4% al lordo delle imposte. La scommessa non è esente da rischi visto che entrambi i sottostanti attualmente quotano sotto la parità, ma la poca differenza dal livello iniziale la rende possibile. Inoltre, è necessario evidenziare che, oltre alle cedole l’investitore, incasserebbe anche il capital gain legato all’acquisto del certificato quando è quotato sotto la parità di 1.000 euro.

Gli scenari alla scadenza

Scenario positivo. Se alla data di valutazione finale, l'11 gennaio 2027, il certificate non dovesse essere ancora stato ritirato occorrerà guardare al valore dei sottostanti.

Con tutti i sottostanti ad un valore maggiore o uguale al valore iniziale:

  • il certificate verrà rimborsato a 1.000 euro;
  • verranno incassati tutti i premi trimestrali non incassati precedentemente.

Scenario neutro. Se alla data di valutazione finale, l'11 gennaio 2027, il certificate non dovesse essere ancora stato ritirato occorrerà guardare al valore dei sottostanti.

Con tutti i sottostanti tra il 60% del valore iniziale e il 100% del valore iniziale:

  • il certificate verrà rimborsato a 1.000 euro ma non verranno staccati premi.  L'investitore avrà protetto il suo investimento dal calo del peggiore dei sottostanti.

Scenario negativo. Per quanto riguarda il capitale, il rischio maggiore si ha se, in data 11 gennaio 2027, si verificheranno le seguenti condizioni:

  • il certificate non sarà ancora stato ritirato;
  • uno tra i sottostanti avrà perso un importo superiore al 40% rispetto al valore iniziale.

In questo caso per l’investitore sarebbe come aver puntato sul titolo peggiore senza lo stacco dei dividendi.

Se ad esempio Enel SpA dovesse perdere il 55% rispetto al livello iniziale, il certificate verrebbe ritirato a 450 euro, se dovesse perdere il 70%, il certificate verrebbe ritirato a 300 euro e così via.

Vendite in aumento per Stellantis

Gli ultimi dati sulle vendite del 2023 di Stellantis in Europa (UE+Efta+Regno Unito) hanno mostrato una crescita complessiva delle immatricolazioni delle sue auto, cresciute del 3,7% rispetto all’anno precedente.

Passando ai risultati, la società ha comunicato ricavi nel terzo trimestre dello scorso anno per 45,1 miliardi di euro, il 7% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e oltre le previsioni di un sondaggio realizzato dall’agenzia Reuters (43 miliardi). Numeri che confermavano una forte resilienza agli scioperi negli USA che avevano bloccato la produzione del settore, in particolare dei suoi concorrenti Ford e General Motors.

In attesa dei risultati definitivi sul 2023 in agenda per il prossimo 15 febbraio, Stellantis prevede un Ebit adjusted a doppia cifra e un free cash flow industriale positivo.

Dalla loro analisi sul bilancio della casa automobilistica, gli analisti di S&P Global evidenziano la redditività, che rimane favorevole, i “flussi di cassa destinati a restare forti e le sinergie post-fusione messe in campo, a quota 7 miliardi rispetto ai 5 che il gruppo guidato da Carlos Tavares si era posto come obiettivo”.

S&P Global Ratings spiega inoltre che sulla valutazione pesano anche le “condizioni di prezzo favorevoli e un’elevata quota di vendite nel redditizio mercato statunitense” e del fatto che Stellantis “beneficia delle sinergie di fusione e della disciplina di spesa sugli investimenti, cosa che ha contribuito a un rapporto Focf/vendite di circa il 5% nel 2022”. 

Rating a ‘BBB+’ con outlook stabile per S&P Global, Goldman Sachs vede il titolo a 27 euro con raccomandazione di acquisto, Banca Akros assegna un ‘buy’ con target price di 25,50 euro e da Barclays confermano l’overweight con prezzo obiettivo di 22 euro.

Target al rialzo per Enel

Redditività in aumento nei primi nove mesi del 2023 per Enel, in attesa dei risultati definitivi che verranno comunicati il prossimo 21 marzo, con il margine operativo lordo ordinario salito da 12,67 miliardi a 16,39 miliardi (+29,4%), grazie ai risultati del business integrato, che ha beneficiato della normalizzazione dei margini rispetto all’analogo periodo del 2022 e al miglioramento dei risultati di Enel Grids. Aumento per l’utile netto ordinario (+65,2%), passando da 3,05 miliardi (dato rivisto) a 5,03 miliardi di euro.

Il gruppo ha registrato un calo dei ricavi (-34,1%), scesi a 69,53 miliardi (dai 105,52 miliardi) a causa dei minori volumi di energia prodotti, oltre al differente perimetro di consolidamento nei due periodi a confronto.

Sulla scia dei risultati ottenuti, il management ha rivisto al rialzo i target finanziari relativi al 2023, prevedendo di chiudere l’anno con un margine operativo lordo tra i 21,5 e i 22,5 miliardi, mentre l’utile netto ordinario dovrebbe collocarsi tra i 6,4 e i 6,7 miliardi di euro, con un target del target di Indebitamento finanziario netto/EBITDA pari a 2,4x-2,5x. Le stime di 22 analisti pubblicate sul sito della società parlando di un margine operativo lordo di 21,63 miliardi, con un intervallo compreso tra i 20,27 e i 22,52 miliardi.

Sempre parlando di futuro, nel nuovo piano industriale 2024-2026 presentato al Capital Markets Day di novembre Enel ha pianificato investimenti totali per circa 35,8 miliardi, puntando soprattutto su eolico onshore, solare e batterie di accumulo.

Con il titolo che scambi attualmente a 6,6 euro, gli analisti prevedono un prossimo rialzo. È il caso di Gonzalo Sanchez-Bordona di UBS, con raccomandazione di acquisto e un target price di 7,55 euro, recentemente aumentato dai precedenti 7 euro. Deutsche Bank resta ‘hold’ su Enel, con target price a 7 euro e Javier Garrido di JP Morgan ritiene che il titolo possa arrivare a 8,10 euro e conferma il ‘buy’.

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Idea di investimento
Possibile premio del 16,84% annuo con il certificate su Enel e Stellantis
Sottostanti:
Enel SpAStellantis NV
Rendimento p.a.
16,84%
Cedole
4,21% - €42,10
Memoria
si
Barriera Cedole
100%
ISIN
DE000VM79EE4
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
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