Premi fino al 18,40% con il certificate sulle energie rinnovabili: Enel, E.ON e Sunrun

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Le rinnovabili si stanno facendo sempre più spazio tra le tradizionali fonti di energia grazie ad una domanda crescente, nuove tecnologie e incentivi pubblici. Il certificate di Vontobel con Isin DE000VM6Q805 su Enel, E.ON e Sunrun stacca premi trimestrali con memoria del 4,6% (18,40% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato alle date di valutazione del 55% dal livello iniziale.

Possibilità di rimborso anticipato dal nono mese e, a scadenza tra due anni, protezione del capitale fino a cali del 55% dei sottostanti dal livello iniziale. Il certificate quota sotto la pari a 942 euro.


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Sempre più energia rinnovabile

Dal report ‘Renewables 2023, Analysis and forecast to 2028’ realizzato dall’Agenzia internazionale dell'energia (IEA) emerge che nel 2023 la produzione di energia da fonti rinnovabili è aumentata del 50% in tutto il mondo rispetto all’anno precedente e l’obiettivo stabilito durante la COP28 di triplicare la potenza globale energica da fonti non fossili entro il 2030 sembra a portata di mano.

La crescita ha toccato i massimi storici in Europa, Stati Uniti e Brasile, anche se l’aumento maggiore si è verificato in Cina, dove è stata aggiunta una quantità di potenza solare pari a quella del mondo intero nel 2022 e l’eolico è cresciuto del 66% su base annuale.

Ma questo è solo l’inizio: il report prevede che le attuali politiche e condizioni di mercato potrebbero portare la potenza globale verde a proseguire la crescita fino a 7.300 GW nel periodo 2023-28, con le rinnovabili che sorpasseranno il carbone e diventeranno la principale fonte di produzione elettrica globale già prima dell’inizio del 2025. Gli analisti IEA si aspettano che la capacità produttiva globale raggiunga i 1.100 GW entro la fine del 2024.

L’Ente prevede che la diffusione del fotovoltaico e dell’eolico onshore fino al 2028 sarà più che raddoppiata negli Stati Uniti, nell’Unione europea, in India e in Brasile, rispetto agli ultimi cinque anni.  Si tratta di due settori “oggi più economici dei nuovi impianti a combustibile fossile quasi ovunque”, scrive il direttore esecutivo dell’IEA, Fatih Birol. Questo è accaduto anche grazie ai prezzi dei moduli solari fotovoltaici, che nel 2023 sono diminuiti di quasi il 50%, con il trend della riduzione dei costi e della rapida implementazione destinati a non esaurirsi.

Aumentano le opportunità di investimento

Le opportunità di investimento nel settore delle energie rinnovabili sembrano destinate ad aumentare nel corso di questo 2024 grazie anche ad altri due fattori che potrebbero sostenere i titoli del comparto: l’attesa di un calo dei tassi e incentivi pubblici.

Il settore, in Borsa, ha passato un 2023 volatile, colpito dal rialzo dei tassi che ha rallentato le stime sulle vendite. Molti impianti vengono acquistati con finanziamenti e quindi il loro costo è sensibile ai tassi di interesse. Il secondo aspetto che espone i titoli del comparto ai tassi è legato alla modalità di valutazione dei titoli growth, ovvero quelli ad alto tasso di crescita. Questi titoli sono valutati dagli analisti generalmente con il metodo Dcf (discount cash flow) che attualizza il valore dei flussi di cassa futuri a oggi per arrivare a una valutazione della società. Questo metodo di valutazione è molto sensibile ai tassi di interesse, più infatti salgono, minore sarà il valore attualizzato (portato ad oggi) dei futuri flussi di cassa. Nel 2023 i rialzi dei tassi hanno impattato negativamente sulle valutazioni di questi titoli, in un uno scenario come quello attuale di un calo dei tassi atteso dagli analisti per i prossimi anni, le valutazioni dei titoli del settore potranno approfittarne.

Secondo fattore che proseguirà anche quest’anno e i prossimi sono i piani previsti da moltissimi Paesi per incentivare la transizione ecologica.

Esporsi al comparto potrebbe essere conveniente ma quando si investe è sempre opportuno proteggersi con barriere profonde. Vontobel ha realizzato un certificate ad alto rendimento potenziale a cui si affianca una barriera protettiva elevata per difendersi dagli imprevisti.

Soluzione di investimento

Il certificate di Vontobel con Isin DE000VM6Q805con sottostanti tre dei principali protagonisti del settore delle energie rinnovabili come E.ON, Enel e Sunrun, stacca premi trimestrali con memoria del 4,6% (18,40% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato alle date di valutazione del 55% dal livello iniziale.

Le cedole godono dell’Effetto memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Dal nono mese si aprirà la possibilità di rimborso anticipato che si riproporrà ogni trimestre se i tre sottostanti saranno sopra il livello iniziale. A scadenza tra due anni è prevista una, protezione del capitale fino a cali del 55% dei sottostanti dal livello iniziale.

La tabella di seguito mostra i livelli di riferimento del certificato

Oggi il certificate passa di mano sotto la parità, a 942 euro, e vede due sottostanti di poco sopra il loro livello iniziale (Enel ed E.ON), mentre l’altro (Sunrun) scambia a -19,6%ma ancora lontano dalla barriera che rimane profonda.

Tra i punti di forza ci sono la forte espansione del settore delle energie rinnovabili, comune a tutti i sottostanti, e una barriera profonda unita ad un ricco flusso cedolare.

Rimborso anticipato

A partire dal 16 settembre, e così a ogni data di valutazione trimestrale successiva, si apre la possibilità di un rimborso anticipato del prodotto 1000 euro (più tutti i bonus non staccati precedentemente sommato a quello del trimestre in corso), se tutti i titoli sottostanti quoteranno a un livello pari o superiore a quello iniziale.

L’investimento si chiude e l’investitore non avrà diritto a nessun altro premio.

Attualmente il certificate prezza 942 euro e, in caso di rimborso anticipato già alla prima finestra, l’investitore incasserebbe la prima cedola di 46 euro a cui vanno aggiunti 58 euro di differenza tra il prezzo nominale e la quotazione attuale, per un totale di 104 euro, l’11,04% in tre mesi che annualizzato significa un rendimento del 44,16% al lordo delle imposte. Certo è un’assunzione molto forte perché Sunrun dovrebbe recuperare il terreno perso e gli altri titoli rimanere sopra il livello iniziale, ma l’esempio serve a evidenziare che oltre ai premi, in caso di rimborso a 1.000 euro (anche alla scadenza) si aggiunge un capital gain legato al fatto di aver acquistato il certificate sotto i 1000 euro.

Senza autocall, il certificate continuerà a quotare staccando i ricchi premi e la finestra del rimborso anticipato si riaprirà alla data di valutazione trimestrale successiva.

Gli scenari alla scadenza

Se, alla scadenza del prodotto, ovvero alla data di valutazione finale del 15 dicembre 2025, il certificate non dovesse essere ancora stato ritirato, occorrerà guardare al valore dei sottostanti, per calcolare il prezzo di rimborso e capire se l'investimento sia stato positivo o meno. In particolare, l'investitore avrà davanti a sé due scenari:

Scenario positivo. Alla data di valutazione finale, il 15 dicembre 2025, tutti i sottostanti quotano ad un valore maggiore o uguale al 45% del valore iniziale:

  • il certificate verrà rimborsato a €1.000;
  • verranno incassati tutti i premi trimestrali non incassati precedentemente.

In totale l'investitore incasserà il 18,4% di cedole (sul valore nominale 1.000) moltiplicato per due anni e altri 58 euro di capital gain perché oggi acquista il prodotto sotto la pari. In due anni si avrebbero 368 euro di premi più 58 di capital gain, ovvero 426 euro su 942 euro pari al 45% annualizzato è il 22,5%, al lordo della tassazione.

Scenario negativo. Per quanto riguarda il capitale, il rischio maggiore si ha se, in data 15 dicembre 2025, si verificheranno le seguenti condizioni:

  • il certificate non sarà ancora stato ritirato;
  • uno tra i sottostanti avrà perso un importo superiore al 55% rispetto al valore iniziale.

In questo caso per l’investitore sarebbe come aver puntato sul titolo peggiore senza lo stacco dei dividendi, ma con eventuali premi incassati.

Se ad esempio Sunrun Inc dovesse perdere il 60% rispetto al livello iniziale, il certificate verrebbe ritirato a 400 euro, se dovesse perdere il 70%, il certificate verrebbe ritirato a 300 euro e così via. Il conto finale dipenderà dal numero di premi incassati.

Enel protagonista

Tra i protagonisti della transizione energetica c’è sicuramente Enel, una delle utility al mondo con la maggiore quota di energia da fonti rinnovabili. La società continuerà ad investire un fiume di denaro in rinnovabili, batterie e reti, con un focus principale sull’Italia ma guardando anche all’estero (Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti).

Il nuovo piano triennale della società annunciato a novembre 2023 prevede 35,8 miliardi di euro di investimenti concentrati sul business delle reti (18,6 miliardi, 15,2 al netto dei previsti finanziamenti europei) e in quello delle fonti rinnovabili, compresi gli accumuli (12,1 miliardi). “Ci concentreremo sui nostri Paesi core implementando strategie integrate, puntando sulle reti, le energie rinnovabili e la creazione di valore nel segmento clienti”, in particolare sull’eolico a terra, il fotovoltaico e le batterie di accumulo, spiegava l’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo.

Alle rinnovabili in Europa saranno destinati circa 7,2 miliardi di euro, con una generazione da Fer (Fonti energetiche rinnovabili) sostenuta da un’ampia base di clienti, grazie alla quale il Gruppo potrà coprire la produzione e stabilizzare i rendimenti.

L’obiettivo è quello di realizzare circa 13,4 GW di nuova capacità rinnovabile tra 2024 e 2026 a livello globale, grazie a una solida pipeline di circa 450 GW, di cui circa 160 GW in fase avanzata. Nel 2026 si prevede quindi che questa capacità del Gruppo possa arrivare a circa 73 GW, dai circa 63 GW stimati per il 2023, con la quota di generazione elettrica a zero emissioni che raggiungerà circa l’86% del totale, rispetto al 74% atteso per quest’anno.

Un altro punto di forza del titolo per quest’anno sarà, come indicano gli analisti, il possibile calo dei tassi di interessi. Per una società che ha un debito vicino ai 62 miliardi di euro, la riduzione dei tassi significa importanti risparmi sugli oneri finanziari. Il debito si sta riducendo in maniera molto veloce, grazie ai piani di dismissione e ad oggi è ampiamente sostenibile (il rapporto debito netto su EBITDA stimato per fine anno è pari a 2,8 volte, dati Refinitiv, quando la soglia di attenzione è circa 3,5 /4 volte).

Un piano, quello di Enel, che convince sia gli analisti di Equita Sim, che raccomandano l’acquisto del titolo, con prezzo obiettivo di 7,60 euro, sia che gli esperti di Intesa Sanpaolo (‘buy con target price di 7,50 euro). Goldman Sachs ha appena alzato il suo tp da 8,45 a 8,80 euro, confermando il ‘buy’. Il consensus Bloomberg sul titolo vede 22 buy (consiglio di acquistare il titolo), 4 hold (tenerlo in portafoglio) e nessun sell con un prezzo obiettivo a 7,68 euro, ovvero sopra il livello iniziale fissato dal certificate.

Buone prospettive per Sunrun

Negli Stati Uniti, Sunrun è tra i leader retail nel mercato dell’energia solare residenziale e opera come fornitore di servizi completi, con un'attenzione particolare alle installazioni solari su ordinazione per le case monofamiliari.

Il suo modello di business prevede la progettazione, la costruzione e l’installazione di pacchetti solari di alto livello su misura per ogni casa di cui la società resta proprietaria mentre i clienti si impegnano ad acquistare per 20 o 25 anni l’energia prodotta sul loro tetto a un prezzo prestabilito. Si tratta di un modello profittevole nel lungo periodo, costringendo l’azienda a importanti sforzi finanziari per realizzare gli investimenti in pannelli, ma la Ceo Mary Powell ha spiegato che “la società lavora per rafforzare la sua attenzione alla generazione di cassa, continuando ad attuare una crescita sostenibile che non richiede finanziamenti azionario”.

Nonostante i suoi ultimi conti trimestrali siano stati deludenti, con fatturato in calo dai 631,9 milioni del 2022 agli attuali 563 milioni, il dato positivo riguarda la base abbonati, cresciuta del 19% rispetto all’anno precedente. A deprimere la domanda nel 2023 come per tutto il settore, è stato il forte rialzo dei tassi che ha impattato sulla struttura finanziaria. Il contesto difficile fatto da un’inflazione alta dovrebbe migliorare nel corso del 2024, grazie ad un tasso di crescita dei prezzi più basso e alla probabile riduzione dei tassi di interesse, che insieme potrebbero stimolare la fiducia dei consumatori e sostenere la domanda. Ne è convinto Maheep Mandloi, analista di Mizuho Securities, che a novembre ha avviato la copertura di Sunrun con giudizio Buy e target price a 23 dollari.

Positivi sul titolo anche Goldman Sachs, con raccomandazione ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 17 USD a 20 dollari, e Morgan Stanley che ne consigli l’acquisto con prezzo obiettivo di 24 dollari. Il consensus Bloomberg sul titolo si divide in 20 buy, 10 hold e un sell con un prezzo obiettivo medio di 20,82 dollari decisamente sopra il livello iniziale fissato dal certificate.

Nuovi investimenti per E.ON

La tedesca E.ON, maggior operatore europeo di reti energetiche, si propone come fornitore di energia pulita e sostenibile al 100%, e continua ad investire nella mobilità elettrica. L’ultima mossa è stata la realizzazione di un nuovo centro per test all’avanguardia e per l’innovazione inaugurato recentemente ad Essen (Germania) nell’ambito delle tecnologie di ricarica e delle soluzioni energetiche sostenibili, in particolare per quanto riguarda l’elettrificazione dei veicoli pesanti.

La società sta “testando e sviluppando tecnologie di ricarica progettate per soddisfare i requisiti speciali di camion e autobus elettrici”, spiegava Davide Villa, CEO di E.ON Drive in occasione dell’inaugurazione del centro, definito come “l’unica struttura in Europa in cui è possibile testare la ricarica rapida dei veicoli pesanti con una potenza fino a tre megawatt, fondamentale per elettrificare il trasporto merci su strada e renderlo neutrale dal punto di vista climatico”, pertanto il gruppo è “ben preparato per sviluppi futuri con capacità di ricarica sempre più elevate”.

Nei primi tre trimestri 2023 l’EBITDA rettificato del gruppo è arrivato a circa 1,7 miliardi di euro, superando i livelli dell’anno precedente, e l’utile rettificato netto è aumentato di oltre 800 milioni, arrivando a 2,9 miliardi. Un vantaggio importante è arrivato da prezzi più bassi per le materie prime, riducendo così i costi di approvvigionamento

A novembre 2023 il management ha previsto un aumento degli investimenti a 6,1 miliardi di euro per l’intero anno, 300 milioni in più rispetto a quanto atteso precedentemente, dopo che nei primi nove mesi dell'anno si sono attestati a 3,9 miliardi di euro. Il consensus Bloomberg sul titolo si divide in 16 buy, 6 hold e 2 sell con un target price a 13,3 euro, sopra il livello iniziale fissato dal certificate.

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Idea di investimento
Possibile premio del 18,40% annuo con il certificate su E.ON, Enel e Sunrun
Sottostanti:
Enel SpASunrun IncE.ON SE
Rendimento p.a.
18,4%
Cedole
4,6% - €46,00
Memoria
si
Barriera Cedole
45%
ISIN
DE000VM6Q805
Emittente
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