Prezzi alla produzione USA più alti del previsto, Trump annuncia nuovi dazi

Prezzi alla produzione USA più alti del previsto, Trump annuncia nuovi dazi

Oggi il Presidente degli Stati Uniti potrebbe firmare l'ordine di nuove tariffe verso i suoi partner commerciali e i suoi continui annunci continuano a muovere i mercati.

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Wall Street oggi

Dati macro ancora al centro dell’attenzione di Wall Street dopo il segnale di un’inflazione ancora resiliente arrivato ieri confermato dalla lettura di oggi sui prezzi alla produzione mentre Donald Trump annuncia dazi e un possibile avvio dei colloqui di pace in Ucraina.

Il dato sui prezzi alla produzione di gennaio, è risultato in crescita su base mensile dello 0,4%, oltre lo 0,3% previsto, anche se meno del dato precedente (+0,5%, mentre annualmente è aumentato a +3,5%, superando le attese (+3,2%) e quello anteriore (+3,3%).

Attesi oggi anche i dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione per la settimana terminata l’8 febbraio, con 213 mila domande, meno delle 217 mila previste e delle 220 mila precedenti.

Alla Borsa di New York i future sul Nasdaq guadagnano lo 0,40%, mentre i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones salgono dello 0,30% quando manca meno di un’ora all’avvio delle contrattazioni.

Il dollaro resta debole verso la moneta unica, con il cross EUR/USD a 1,0396. Bitcoin debole, a 96 mila dollari, oro in crescita, scambiato a 2.940 dollari (future) e 2.913 dollari l’oncia (prezzo spot).

I prezzi del petrolio cedono oltre l’1%: Brent a 74 dollari e greggio WTI a 70,30 dollari al barile.

Nuovi dazi da Trump

Il Presidente Donald Trump resta protagonista condizionando l’andamento dei mercati. Il tycoon ha annunciato che oggi verranno comunicati nuovi dazi reciproci per i partner commerciali, facendo recuperare il dollaro nei confronti dell’euro, in forte calo nel corso della mattinata a seguito delle notizie provenienti dal fronte ucraino.

Il Presidente ha annunciato la mossa sul suo social Truth Social ma non ha fornito dettagli sui quali potrebbero essere queste tariffe, come saranno strutturate e quando entreranno in vigore.

Secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca, l’ordine di nuove tariffe dovrebbe arrivare alle ore 13 di Washington, quando in Italia saranno le 19.

Schiarite in Ucraina?

Sempre Trump aveva rivelato che il presidente russo Vladimir Putin e il leader ucraino Volodymyr Zelensky ieri hanno espresso il desiderio di pace. Il presidente ha concordato in una telefonata con Putin per iniziare a negoziare la fine della guerra in Ucraina: per Trump si tratta del suo primo contatto annunciato pubblicamente con Putin da quando è tornato alla presidenza degli USA. Dopo l’annuncio, il Moex, il principale indice del mercato azionario russo dei titoli denominati in rubli, balzava di oltre 6%.

"Nessun annuncio concreto, ma il mercato ha reagito al fatto che le discussioni stanno iniziando", ha affermato Georgios Leontaris, responsabile degli investimenti per EMEA di HSBC Private Bank. "C'è ancora molta strada da fare, c'è molto di cui parlare. Ma il fatto che le discussioni siano iniziate si è riflesso nel prezzo degli asset europei” che scambiano ancora in positivo, in particolare il Dax e il Cac 40.

La pace nel conflitto Russia-Ucraina "potrebbe eliminare i costi legati alla guerra, in particolare nell'energia, ridurre l'incertezza e potenzialmente aumentare la fiducia e gli investimenti aziendali, cruciali per le maggiori economie europee", prevede Susana Cruz, stratega presso Panmure Liberum. "Mentre settori come la difesa potrebbero affrontare una svendita temporanea, è probabile che ciò si corregga nel tempo, poiché i recenti conflitti hanno sottolineato la necessità di una maggiore spesa per la difesa”, ha aggiunto.

Gli analisti ritengono che non sarà un processo facile, con i Paesi donatori di aiuti, tra cui Gran Bretagna, Francia e Germania, che hanno dichiarato di dover partecipare a qualsiasi negoziato sul destino del Paese.

Fed e tagli dei tassi

Ieri una lettura dell'indice dei prezzi al consumo ha mostrato il più alto aumento dei prezzi in quasi un anno e mezzo a gennaio, dando forza al messaggio della Federal Reserve di non aver fretta di riprendere a tagliare i tassi di interesse a breve. Anche il dato di oggi ha confermato le previsioni di una riduzione del costo del denaro non imminente.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, nel suo secondo giorno di testimonianza al Congresso, ha affermato che i dati erano un'ulteriore prova che la battaglia della banca centrale contro l'aumento dei prezzi non era finita.

"Mentre la Fed è consapevole del modello di forza dell'inflazione di inizio anno, il dato farà poco per alleviare le ansie inflazionistiche dell’istituto centrale, in particolare dato il contesto di accelerazione della domanda di lavoro, maggiori aspettative di inflazione ed effetti tariffari in arrivo", spiegano Paribas in una nota gli economisti di BNP.

I trader attualmente si aspettano solo un taglio di 25 punti base dei tassi di interesse dalla Fed quest'anno, secondo i dati compilati da LSEG.

Notizie societarie e pre market USA

Reddit (-13%): i visitatori unici attivi giornalieri sono aumentati del 39% a 101,7 milioni nel quarto trimestre, ma hanno mancato la stima media degli analisti di 103,3 milioni (dati LSEG).

Robinhood (+11%): registra ricavi da transazioni derivanti dal trading di criptovalute aumentati di oltre il 700% nel quarto trimestre, raggiungendo i 358 milioni di dollari.

GE HealthCare (+1%): prevede nel 2025 un utile compreso tra 4,61 e 4,75 dollari per azione , superiore alla stima degli analisti di 4,66 dollari (dati LSEG).

AppLovin (+30%): ha previsto per il primo trimestre ricavi compresi tra 1,36 e 1,39 miliardi di dollari, superiori ai 1,35 miliardi previsti (dati LSEG).

10x Genomics (-2%): prevede ricavi 2025 nell'intervallo tra 610 e 630 milioni di dollari, il cui punto medio risulta inferiore alla media delle stime degli analisti di 622 milioni (dati LSEG).

Deere & Co (-8%): utile netto del primo trimestre 2025 sceso del 50% a 869 milioni di dollari (3,19 dollari per azione), rispetto a 1,75 miliardi (6,23 dollari per azione), di un anno fa.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 550 dollari.

Walmart

Morgan Stanley: ‘buy’ e target price alzato da 106 a 115 dollari.

PayPal

President Capital Management: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato da 77,80 a 92 dollari.

McDonald’s

Daiwa Securities: ‘buy’ e target price alzato da 311 a 326 dollari.

The Coca-Cola Company

Daiwa Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 72 a 71 dollari.

AMD

Arete: ‘buy’ e target price diminuito da 190 a 203 dollari.

Eli Lily

CICC Research: ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato da 832 a 874 dollari.

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