Priorità a consumi, tecnologia e finanza nel nuovo modello di sviluppo economico cinese


Il governo ha rilasciato le linee guida generali per il 14° piano quinquennale del Paese (2021-2025). Consumi domestici e crescita tecnologica saranno considerati la priorità.

A cura di di Lynda Zhou, Equity Portfolio Manager, Alvin Cheng, Fixed Income Portfolio Manager, Yi Hu, Investment Writer presso Fidelity


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Nessuna indicazione sulla crescita del PIL

Per decenni, i responsabili politici cinesi hanno stabilito, e raggiunto in modo sistematico, l’indicatore più importante per i piani economici quinquennali del Paese: la crescita del prodotto interno lordo. Se l’obiettivo di crescita fosse stato difficile da raggiungere, il precedente programma avrebbe previsto un allentamento del credito e investimenti infrastrutturali per soddisfarlo.

Ma questa tradizione potrebbe essere destinata a cambiare. In mezzo alle crescenti tensioni con gli Stati Uniti e sulla scia della pandemia di Covid-19, i leader cinesi, per la prima volta da decenni, hanno omesso di inserire nelle linee guida di alto livello pubblicate settimana scorsa - linee guida che plasmeranno le politiche economiche della Cina fino al 2025 - l’obiettivo quinquennale sul PIL. Tale omissione non è però del tutto inaspettata: lo scorso maggio il premier Li Keqiang aveva già depositato un rapporto annuale del governo dove non veniva dato alcun obiettivo di PIL per quest'anno.

I dettagli completi del piano dovrebbero essere annunciati nel corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi. Ma in ogni caso, la non priorità sul PIL permetterà alla Cina di formulare politiche a lungo termine con maggiore coerenza e attenzione alla qualità della crescita. I consumi interni e lo sviluppo tecnologico sono destinati a dominare il disegno economico del governo, e l'apertura dei mercati finanziari probabilmente accelerare nei prossimi cinque anni.

China GDP growth and contribution of key components

Giocando un gioco di lungo periodo

La resistenza della Cina alla tentazione di stimoli aggressivi ha sorpreso molti analisti quest'anno, soprattutto quando i paesi occidentali hanno messo in campo tutta la loro potenza monetaria e fiscale nel tentativo di evitare una crisi prolungata. In risposta alle prospettive contrastanti di crescita globale, i responsabili politici cinesi sembrano tollerare una certa dose di sofferenza a breve termine per concentrarsi sul vantaggio di lungo termine.

Guardando al lungo termine, le nuove linee guida includono anche obiettivi generali fino al 2035, che stabiliscono che il PIL pro capite nei prossimi 15 anni dovrebbe raggiungere un livello in linea con le "nazioni moderatamente sviluppate". Anche se relativamente vago, questo suggerisce che la produzione pro capite della Cina dovrebbe più che raddoppiare o addirittura triplicare, dai circa 10.000 dollari registrati lo scorso anno.

Focus nazionale

Un tema chiave del nuovo piano quinquennale è la strategia della "doppia circolazione" approvata quest'anno dal presidente Xi Jinping. Gli analisti ritengono che la componente interna della strategia ("circolazione interna") sia il suo aspetto più importante. I responsabili politici cercheranno probabilmente di incentivare il consumo interno attraverso misure come tagli alle tasse e sussidi per istruzione, sanità ed edilizia abitativa.

La dipendenza della Cina dalle esportazioni è destinata ad attenuarsi ulteriormente con la “doppia circolazione”. Si è trattato di un obiettivo importante, ma in qualche modo insoddisfatto, del 13° piano quinquennale (dal 2016-2020) per riequilibrare l'economia dal settore manifatturiero a quello dei servizi.

Tecnologia e finanza sono alla guida

La tecnologia e l'innovazione saranno al centro del nuovo piano, con l'introduzione da parte del governo di ulteriori misure di sostegno per lo sviluppo delle scienze di base e la ricerca su componenti chiave come i chip per computer. Le linee guida richiedono sforzi per costruire una "nazione leader nella scienza e nella tecnologia" così come una "nazione leader nell'innovazione". Negli ultimi due anni, con Washington che ha fatto un passo indietro sulle esportazioni di tecnologia nel mezzo di una guerra commerciale, si è diffuso un senso di urgenza tra i responsabili politici di Pechino. Gli analisti ritengono che un'altra implicazione possa essere che la Cina adeguerà le sue politiche relative all’istruzione per aumentare l'importanza della scienza di base.

Si attende che il mercato dei capitali svolga un ruolo importante nel promuovere la crescita tecnologica in Cina. Le autorità di regolamentazione dei titoli stanno accelerando le riforme relative alle quotazioni su Shanghai Star e su Shenzhen ChiNext, entrambi destinati ad alimentare le aziende tecnologiche cinesi.

Maggiore liberalizzazione finanziaria

L'attrazione di capitali stranieri può essere vista come parte del piano “doppia circolazione”. Il mercato obbligazionario onshore ha visto quest'anno un afflusso costante, in quanto le autorità di regolamentazione hanno allentato le restrizioni agli investitori stranieri, che cercano di beneficiare dall’aumento dello spread tra titoli di stato cinesi e statunitensi. La ripresa della Cina "first in, first out" dalla pandemia ha anche contribuito ad aumentare l'attrattiva dei suoi titoli onshore.

Gli analisti ritengono siano in arrivo ulteriori misure di liberalizzazione del mercato e che il capitale straniero sarà incoraggiato a partecipare a una più ampia gamma di attività sia come investitori che come dealmaker. Attualmente, i titoli di stato cinesi hanno catturato la maggior parte dell'afflusso, ma i responsabili politici cercheranno di ampliare il mix di attività a disposizione degli investitori stranieri.

Sul fronte valutario, la People's Bank of China può temporaneamente allentare i controlli sui tassi di cambio e sul conto capitale del Paese, approfittando della debolezza del dollaro. Se i tempi verranno considerati maturi per la riforma valutaria, dei test potrebbero essere condotti, ad esempio all'interno di aree geografiche limitate come alcune zone di libero scambio.

Inoltre, si potrebbero vedere nuove riforme relative a sanità, imprese statali, proprietà di terreni e regole di registrazione delle famiglie (hukou). Facendo un passo indietro, gli effetti combinati della nuova agenda di crescita economica della Cina per i prossimi anni stanno dunque dando priorità a un'economia più orientata al mercato.

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