Prosegue la stagione degli utili a Wall Street mentre la Cina rallenta

Prosegue la stagione degli utili a Wall Street mentre la Cina rallenta

Oggi erano attesi i dati trimestrali di alcune grandi banche USA come Goldman Sachs e Morgan Stanley quali possibili indicatori dello stato di salute delle società nel mezzo dell’incertezza globale di questo periodo.

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Incertezza a Wall Street

Wall Street incerta quando manca poco meno di un’ora dalle contrattazioni ufficiali. I future sui principali indici di New York cedono circa mezzo punto, con il Nasdaq leggermente in ritardo (-0,40%) rispetto al Dow Jones (-0,30%) e allo S&P500 (-0,20%).

La coppia EUR/USD resta quasi piatta a 1,084, con il capo economista della BCE, Philip Lane che rilancia sull’aumento dei tassi di interesse, nonostante sia considerato una colomba all’interno del consiglio dell’istituto centrale.

Crescono i Treasury e il decennale sale al 3,577% (+1,80%) mentre più limitata resta la crescita (+0,5%) del biennale, arrivato al 4,2637%.

Market Mover

Temi della giornata restano le dichiarazioni dei banchieri centrali nel corso del World Economic Forum di Davos iniziato ieri e le trimestrali delle altre grandi banche americane come Goldman Sachs e Morgan Stanley dopo quelle diffuse a fine settimana scorsa.

L’entrata nel vivo della stagione degli utili verrà analizzata come ‘termometro’ dello stato di salute delle società statunitensi mentre si prevede l’avvicinarsi della ‘tempesta’ della recessione e la Cina mostra segnali di rallentamento economico.

La Cina rallenta

I dati macro diffusi dal gigante asiatico mostrano una crescita del 2,9% nel quarto trimestre dello scorso anno per la seconda economia mondiale, battendo le aspettative ma evidenziando il ‘tributo’ pagato alla politica ‘Covid-zero’ decisa da Pechino.

L’intero 2022, al contrario, ha visto una crescita del 3%, di gran lunga inferiore all’obiettivo ufficiale del 5,5% e risultando il peggior risultato da quasi mezzo secolo per la Cina, ad esclusione del +2,2% ‘pandemico’ arrivato nel 2020.

Ancora grande ‘player’ nel contesto mondiale, questa volta la Cina potrebbe abbandonare la sua funzione di stimolo all’economia globale, con la possibilità di essere ancora una spinta mondiale definita “improbabile” da Gaël Combes, responsabile della ricerca fondamentale di Unigestion.

Notizie societarie e pre-market USA

Microsoft (-1%): ha annunciato ieri l’ampliamento dell’accesso al popolarissimo software, ChatGPT, di proprietà di Open AI, aprendo così le porte all’aumento del suo utilizzo.

Tesla (+2,50%): oggi ci sarà il processo nel quale Elon Musk è stato accusato dagli azionisti Tesla di essere stati frodati dalle dichiarazioni del Ceo nel 2018, le quali avevano definitivo “assicurati” i finanziamenti per delistare la casa automobilistica da Wall Street.

Goldman Sachs (-2%): quarto trimestre con utili in calo del 69% (1,19 miliardi) a 3,32 dollari per azione rispetto a eps di 10,81 dollari (3,81 miliardi di dollari) dell’anno precedente, mentre il fatturato netto è sceso del 16% a 10,6 miliardi di dollari.

Morgan Stanley (+1%): battute le stime degli analisti sull’utile del quarto trimestre con 1,31 dollari per azione rispetto a 1,19 attese dai dati Refinitiv IBES.

Pfizer (-1,80%): ha annunciato che offrirà il suo intero portafoglio di farmaci (500 prodotti) su base no-profit a 45 paesi a basso reddito.

Travelers Companies (-0,5%): in attesa del 24 gennaio, quando diffonderà la sua trimestrale, si attende un utile nel quarto trimestre di 3,4 dollari per azione, inferiore ai 4,04 dollari attesi dagli analisti (dati IBES Refinitiv).

NI Corp (+8%): potrebbe essere rilevata da Emerson Electric vista l’offerta di 7 miliardi di dollari rivelata da Bloomberg.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 315 dollari.

Tesla

Goldman Sachs: ‘buy’ e target price ridotto a 200 USD dai precedenti 205 dollari.

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo tagliato da 350 USD a 180 dollari.

JP Morgan

Morningstar: da ‘buy’ a ‘neutral’

Bank of America

Morningstar: rivalutato da ‘neutral’ a ‘buy’.

Netflix

Wedbush Securities: alzato il target price a 400 USD da 325 dollari precedenti.

Truist Securities: incrementato il prezzo obiettivo da 210 USD a 339 dollari.

Nike

RBC: ‘buy’ e target price non si muove a 130 dollari.

Biontech

Goldman Sachs: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ancora a 177 dollari.

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