Prudenza alla Casa Bianca sui dazi

31/01/2025 06:30

Parlando ieri sera con alcuni giornalisti nello Studio Ovale della Casa Bianca, Trump ha detto che intende procedere con un incremento delle tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico a partire dal 1° febbraio. Il Wall Street Journal riporta che i consiglieri del presidente Trump stanno valutando diverse opzioni per evitare l'applicazione dei dazi universali su Messico e Canada promessi qualche ora fa.

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I risultati del trimestre di Apple e il possibile arrivo dei dazi si sono rubati la scena nelle ultime ore. Stamattina, dopo qualche esitazione del presidente Trump sull’argomento tariffe, sembrano essere i primi a guidare i mercati, ma come si è visto ieri, basta poco per provocare un’inversione di tendenza.

Grazie a un rimbalzo negli ultimi minuti, ieri l'S&P 500 è salito dello 0,5%, il Nasdaq Composite dello 0,3%. Parlando ieri sera con alcuni giornalisti nello Studio Ovale della Casa Bianca, Trump ha detto che intende procedere con un incremento delle tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico a partire dal 1° febbraio. Nel giro di pochi minuti Wall Street ha girato in negativo. Trump è poi tornato sull’argomento ed ha detto che la decisione non è ancora stata presa, ci penserà su nelle prossime ore.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire sulla parità Future Dax di Francoforte +0,1%. Oggi pomeriggio esce l’inflazione tedesca armonizzata UE. Ieri sera Angela Merkel ha attaccato il candidato CDU alla cancelleria, Friedrich Merz, per l’intesa con l’AFD sull’immigrazione, una presa di posizione forte che potrebbe cambiare i termini della campagna elettorale in corso.

ECONOMIA DEGLI STATI UNITI

La crescita del prodotto interno lordo è rallentata a un tasso annuo corretto per l'inflazione del 2,3% nel quarto trimestre, solo di poco inferiore alle aspettative del 2,4%, secondo FactSet.

Matt Peron, responsabile globale delle soluzioni di Janus Henderson Investors, ha sottolineato a Barron’s che i consumi personali sono stati forti, mentre il rallentamento rispetto al terzo trimestre è stato dovuto principalmente alle scorte. "

Correggendo per le scorte, è stato un risultato forte che indica che la crescita solida è continuata nel quarto trimestre", scrive Peron. "Se considerato insieme alla crescita degli utili per il quarto trimestre, questo rapporto dovrebbe essere di modesto supporto per le azioni, in quanto sostiene l'idea che la crescita degli utili dovrebbe continuare e forse ampliarsi”.

DAZI

Il Wall Street Journal riporta che i consiglieri del presidente Trump stanno valutando diverse opzioni per evitare l'applicazione dei dazi universali su Messico e Canada promessi qualche ora fa.

Secondo il quotidiano la situazione è fluida e Trump potrebbe ancora mantenere la sua promessa di imporre dazi del 25% su tutte le importazioni dai due maggiori partner commerciali degli Stati Uniti. La sua amministrazione vorrebbe invece procedere con misure più mirate.

Alla fine ne potrebbe uscire un provvedimento limitato a voci non decisive, come acciaio e alluminio, il petrolio potrebbe rimanere fuori. Inolte, i dazi potrebbero essere applicati utilizzando le autorità legali esistenti rinunciando agli approcci più innovativi che alcuni funzionari avevano precedentemente proposto.

Infine, per non perdere la faccia, Trump potrebbe annunciare con i dazi, un periodo di grazia prima della loro applicazione.

APPLE DA RECORD, MA NON PER L’IPHONE

Apple archivia il primo trimestre dell'esercizio fiscale con risultati sopra le attese degli analisti nonostante le vendite di iPhone siano risultate poco mosse rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e sotto le previsioni del mercato. Deludono anche le vendite in Cina, dove Cupertino risente della crescente concorrenza di Huawei e Xiaomi.

Gli ultimi tre mesi del 2024 si sono chiusi per Apple con ricavi in aumento del 4% a 124,30 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 124,1 miliardi.

L'utile è salito a 36,33 miliardi. I ricavi da iPhone sono risultati pari a 69,14 miliardi, meno dei 71,04 miliardi su cui scommetteva il mercato. In Cina i ricavi sono scesi dell'11% a 18,51 miliardi, sotto i 21,57 miliardi attesi dagli analisti. "Questo è il nostro trimestre migliore di sempre", ha detto l'amministratore delegato Tim Cook

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L'amministratore delegato di OpenAI Sam Altman ha minimizzato l'impatto del nuovo modello di IA di DeepSeek: "Hanno fatto un paio di cose buone, ma nel complesso è stata decisamente sopravvalutata.

Questo è un modello che ha un livello di capacità che avevamo tempo fa", ha detto esortando il Congresso e la Casa Bianca a continuare a investire nell'infrastruttura fisica necessaria per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.

OpenAI, intanto, sta lavorando a un nuovo round di raccolta fondi da 40 miliardi a una valutazione di 340 miliardi. Secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, Softbank potrebbe investire fra i 15 e i 25 miliardi. OpenAI era valutata 157 miliardi lo scorso ottobre quando ha raccolto 6,6 miliardi.

Le incertezze sui dazi hanno riportato su il petrolio e hanno spinto l’oro su nuovi massimi della storia.

TITOLI

Generali ha chiuso la seduta di Borsa in crescita dell'1,1% nel giorno in cui ha presentato il piano al 2027 che punta a un'ulteriore crescita degli utili e della generazione di cassa nei prossimi tre anni. Stimato anche un aumento a doppia cifra del dividendo per azione e una distribuzione complessiva agli azionisti di oltre 8,5 miliardi di euro.

Brembo strappa in Borsa chiudendo a +7% circa dopo aver annunciato per il 2024 ricavi preliminari pari a 3,84 miliardi di euro, stabili rispetto al 2023. Anche l'Ebitda margin preliminare, che ammonta a 661,6 milioni, è in linea con quello dell'anno precedente e con la guidance dichiarata al mercato, rappresentando il 17,2% dei ricavi.

Banco BPM ha annunciato che il Cda dell'11 febbraio sui conti approverà anche un aggiornamento del piano strategico.

Ferragamo. I ricavi preliminari del quarto trimestre hanno evidenziato un calo del 4%, mentre complessivamente l'anno si è chiuso a 1.035 miliardi, sostanzialmente in linea con il consensus degli analisti, secondo i dati LSEG.

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