Prysmian in luce tra ‘bazooka tedesco’ e accordo con Statnett

Con Piazza Affari che cerca il rimbalzo dopo i cali di ieri, la società produttrice di cavi è la migliore tra le componenti del FTSE MIB di questa mattina sostenuta da una serie di notizie positive anche per l’intero settore industriale.
Azioni Prysmian protagoniste
Rimbalzo dei titoli industriali in questa mattinata dopo i forti cali di ieri dovuti all’escalation della guerra dei dazi iniziata da Donald Trump.
A Milano si mette in luce Prysmian, in crescita fino a +7%, arrivando così a 57,10 euro e posizionandosi in testa tra le migliori componenti del FTSE MIB (+2,40%) di oggi seguita da Stmicroelectronics e Campari.
Ma è tutto il settore industriale a cercare il rimbalzo, in particolare Buzzi (+6%), Iveco (+4%), Stm (+4%), e Stellantis (+3%).
Perché gli acquisti su Prysmian
Diverse le ragioni alla base del balzo della società italiana produttrice di cavi per l’energia. La società ha annunciato oggi di essersi aggiudicata un accordo quadriennale, più due periodi opzionali di estensione di due anni ciascuno, per la fornitura di sistemi in cavo interrato ad altissima tensione con Statnett, operatore del sistema di trasmissione in Norvegia e attore chiave all’interno del sistema elettrico in Nord Europa.
“L’accordo conferma la posizione di leader di Prysmian nel segmento e sottolinea la partnership tra Statnett e Prysmian”, spiega la nota della società, aggiungendo che “i criteri di assegnazione erano legati all’impatto climatico e ambientale della proposta, insieme alla qualità, criteri per i quali Prysmian che ha ottenuto il punteggio massimo”.
Il contratto prevede la fornitura e l’installazione chiavi in mano di cavi e accessori a 420 kV, che saranno prodotti nello stabilimento Prysmian di Delft in Olanda.
Schiarita sui dazi e bazooka tedesco
Oltre al newsflow su Prysmian, il settore è sostenuto anche dalle parole pronunciate ieri dal segretario al commercio USA, Howard Lutnick, il quale ha dichiarato che l'amministrazione Trump potrebbe frenare su alcuni dazi se ci saranno le condizioni.
Inoltre, evidenziano gli analisti di EQUITA, "il prossimo Governo tedesco ha annunciato un pacchetto fiscale che potrebbe cambiare radicalmente le prospettive economiche del Paese”.
Le misure principali includono: riforma della regola fiscale, escludendo la spesa per la Difesa dal calcolo del deficit; creazione di un fondo speciale da 500 miliardi di euro per investimenti infrastrutturali nel prossimo decennio, con impatti attesi dal 2026 e maggiore flessibilità fiscale per i governi locali attraverso la riforma del freno al debito. Queste misure necessitano di una modifica costituzionale.
In caso di esecuzione del piano, “l'impatto sarà importante soprattutto nel medio termine”, sottolineano dalla sim: “la Germania, che viene da una stagnazione dell'economia negli ultimi anni, potrebbe vedere le prospettive migliorare fino all'1,5-2% annuo dal 2026, soprattutto se la spesa pubblica verrà utilizzata in modo efficiente. A livello macro, questa manovra riduce il rischio di peggioramento dell'economia e potrebbe limitare la necessità di tagli profondi da parte della BCE, con effetti positivi per le banche italiane ed europee. La Germania dispone di un ampio margine fiscale per rilanciare l'economia (debito pubblico al 62% del Pil), rappresentando un catalizzatore positivo per gli investitori. Questo effetto sarebbe amplificato se si concretizzassero le prospettive di una tregua nel conflitto in Ucraina".
La lente degli analisti sui conti
A fine febbraio Prysmian ha comunicato i suoi risultati del 2024, evidenziando una “eccellente” generazione di cassa con free cash flow a 1.011 milioni di euro (+39,6%) e un free cash flow yield al 6,3%. L’Ebitda adjusted è arrivato a 1.927 milioni (+18,4%), con un “ottimo” margine all’11,3% e un miglioramento della crescita organica nel quarto trimestre (+6,9%).
“Eccellenti” la crescita (+33,7%) e la redditività (15% del margine adjusted ebitda) in transmission nell’ultimo periodo dell’anno, mentre il power grid ha raggiunto una “buona” crescita organica (+7,4%) e un “ottimo margine” (13,5%) nel trimestre.
Focus sulla remunerazione degli azionisti: proposta di dividendo in aumento, pari a 0,80 euro (+14,3% rispetto al 2023).
Per l’intero 2025 Prysmian prevede un Ebitda adjusted nell’intervallo compreso tra 2.250 e 2.350 milioni di euro, un free cash flow nel range 950–1.050 milioni e la riduzione delle emissioni ghg scopo 1&2 nell’intervallo di -38% e -40% rispetto al 2019.
Oggi gli analisti di AlphaValue hanno confermato la raccomandazione reduce e il prezzo obiettivo a 59,5 euro sulle azioni Prysmian. "Forti risultati 2024 messi in ombra dalla guidance cauta sul 2025", spiegano gli analisti, che ricordano come il gruppo presenterà la strategia di medio termine al Capital Markets Day del 26 marzo.
Ieri, invece, Jefferies aveva limato da 80 a 75 euro il target price, confermando la raccomandazione buy. Il broker vede segnali di una pressione crescente sui prezzi nel settore europeo dei cavi a bassa tensione (Lv), principalmente a causa della debolezza dei volumi, ma sostiene che le tendenze per il settore rimangono solide, con una forte domanda.
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