Prysmian tra le più esposte al dollaro debole secondo analisti

Prysmian tra le più esposte al dollaro debole secondo analisti

La società specializzata nella produzione di cavi diffonderà i risultati trimestrali a fine mese e gli esperti si attendono numeri “buoni” con uno slancio del business americano a basso voltaggio e con le Power Grid che offrono più soddisfazione sui margini che sul profilo di crescita.

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Peggior performance dagli anni ’70 per il dollaro

Un calo del dollaro che pesa sulle società più esposte alla valuta statunitense, in forte calo nel primo semestre 2025, con un deprezzamento di circa il 13% e segnando così la sua peggior performance dal 1973. Si tratta di “un andamento che implica un cambio di prospettiva, soprattutto per le società italiane attive negli States, sulla scia di un euro via via più forte”, sottolineano gli analisti di Mps.

A pesare sul dollaro sono le incertezze sulle prospettive delle finanze pubbliche, del commercio e dei tassi d'interesse hanno indotto gli investitori a fuggire dagli asset statunitensi e a cercare alternative.

Dopo aver superato nella notte quota 1,18, questa mattina la coppia EUR/USD si assesta a 1,1776, segnando un lieve calo (-0,20%).

Prysmian tra le più esposte per Banca Akros

La crisi del dollaro incide su quelle società con maggiore esposizione verso gli Stati Uniti che pertanto possono andare incontro ad un disallineamento tra ricavi in dollari e costi in altre valute.

Tra queste gli analisti di Banca Akros indentificano Brunello Cucinelli (buy), Campari (buy), Ferrari (neutral), Stm (neutral) e Stellantis (neutral).

Tra quelle, invece, con esposizione elevata agli USA in termini di effetto cambi (ricavi e costi in dollari), gli analisti includono Diasorin (buy), Tenaris (buy), Buzzi (neutral) e Prysmian (buy).

Numeri trimestrali buoni attesi da Jefferies

Per quanto riguarda Prysmian, gli esperti di Jefferies ritengono che l'Ebitda addizionale generato dall'inclusione in perimetro di Channell venga bruciato dall'effetto cambi sfavorevole, con il cambio euro/dollaro attualmente sopra 1,13 rispetto alla previsione di 1,06 e con Prysmian che genera oltre il 60% dell'Ebitda negli Stati Uniti.

Nonostante questa considerazione, le prospettive per l'azienda rimangono positiva. Per il 31 luglio, quando Prysmian diffonderà i numeri del trimestre, Jefferies si attende numeri "buoni", con uno slancio del business americano a basso voltaggio - in continuo miglioramento - e con le Power Grid che offrono più soddisfazione sui margini che sul profilo di crescita. L'andamento del business delle reti di trasmissioni, prosegue il broker, è atteso "in linea con le aspettative già rialzate" e le soluzioni digitali sono viste in ripresa.

Gli analisti hanno rivisto le stime sull'Ebitda per il 2025 al rialzo dell'1%, "guidate dalla resilienza del business dell'elettrificazione negli Usa e dal contributo di Channell", mentre il rialzo più contenuto per il periodo 2026-2028 è imputabile, a detta di Jefferies, più alle Power Grid.

Il broker si colloca tra l'1% e il 2% sopra le stime del consenso Visible Alpha in termini di Ebitda adjusted. Da qui la revisione al rialzo, da 68 euro a 72, del prezzo obiettivo sulle azioni Prysmian, con un upside di circa il 20%, considerando la chiusura di ieri a 59,42 euro (+1,03%) e i 58,88 euro di questa mattina (+0,77%).

Deutsche Bank alza il tp

Anche gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo Prysmian da 67 a 69 euro, confermando la raccomandazione buy.

Per la trimestrale della società, dalla banca si attendono "che la divisione Transmission abbia continuato a mostrare un forte slancio nel secondo trimestre, mentre la ripresa sequenziale del settore I&C negli Stati Uniti avrebbe dovuto proseguire dopo un aprile positivo. Tuttavia, i volumi nel settore Power Grid potrebbero non aver recuperato nella misura precedentemente sperata”.

Nel complesso, concludono da Deutsche Bank, “le nostre previsioni di Ebitda per gli anni 2025-2028 diminuiscono del 2%, dopo aver modificato le nostre ipotesi divisionali e tenuto conto di un impatto valutario più negativo. È probabile che il management alzi la sua guidance di Ebitda per l'anno fiscale 2025 verso la metà superiore dell'intervallo".

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: PRY
Isin: IT0004176001
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