Prysmian vince causa su violazione di segreti commerciali

Il gruppo italiano ottiene 96,5 milioni di euro dopo aver dimostrato che un suo ex dipendente aveva passato alla sua nuova società informazioni su clienti, impianti produttivi e prodotti.
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Prysmian e la causa negli USA
Ci sono voluti tre anni ma alla fine Prysmian vince la causa contro un ex dirigente accusato di violazione di segreto commerciale, incassando così 96,5 milioni di dollari.
La vicenda era iniziata nel 2021 quando un ex manager del gruppo italiano, Stephen Szymanski, era stato accusato di aver rivelato segreti commerciali alla sua nuova società, la Sterlite, in particolare informazioni sui clienti e sui piani di espansione dei suoi stabilimenti produttivi, oltre che su vari prodotti.
La decisione è stata presa venerdì 9 agosto da una giuria della Carolina del Sud alla fine di tre settimane di processo, stabilendo la multa per Sterlite in quanto si era arricchita ingiustamente sottraendo i segreti commerciali di Prysmian, mentre a Szymanski gli sono stati inflitti 200 mila dollari di multa.
Notizia positiva secondo analisti
A questo punto “è ipotizzabile che Sterlite presenti ricorso”, prevedono gli analisti di Equita Sim, secondo i quali comunque si tratta di “una notizia positiva” visto “l’impatto sulla market cap”. Dalla sim confermano la raccomandazione ‘hold’ sul titolo Prysmian, con target price di 65 euro rispetto 59,78 euro di questa mattina (+1,20%).
Notizia “positiva” anche secondo WebSim Intermonte, in quanto “conferma come la protezione dei segreti commerciali sia tutelata sul maggiore mercato in cui opera la società”.
Da Intermonte calcolano che il risarcimento risulta “pari a circa lo 0,5% della market cap di Prysmian”, e confermano il giudizio ‘neutrale’ sul titolo, con prezzo obiettivo di 58 euro.
Le ultime sul capitale
Intanto, nelle scorse ore sono arrivate ulteriori novità per quanto riguarda il capitale di Prysmian avvenute in questi giorni di agosto.
La società ha acquistato tra il 5 e il 9 di questo mese 226.392 azioni ordinarie proprie, operazione rientrante nell’ambito del programma di acquisto di azioni ordinarie. Al 9 agosto, la società ha acquistato complessive 1.818.687 azioni proprie per un controvalore pari a 107.269.511,47 euro e pertanto, tenuto conto delle azioni proprie già detenute direttamente e indirettamente dalla Società, è titolare di un totale di 5.456.878 azioni proprie, rappresentative di circa l'1,85% del capitale sociale.
Aumenta la propria partecipazione in Prysmian anche FMR LLC, la finanziaria di Fidelity Management & Research Comoany L, salita al 4,779%. La nuova quota, classificata come "indiretta gestione non discrezionale del risparmio", è stata raggiunta dopo l’acquisto di titoli risalente al 6 agosto, mentre il 17 novembre 2023 questa era ferma al 3,02%.
Tra gli altri soci troviamo (fonte sito web Prysmian) BlackRock (6,8%), USB AG (2,9%), T.Rowe Price Group Inc. (4%), Crédit Agricole S.A. (3,8%), Sun Life Financial Inc. (3,4%), Norges Bank (2%) e The Vanguard Group (2,9%).
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