Quantitative Easing: cos'è e come influenza l'economia

24/05/2023 14:30

Il Quantitative Easing (QE) è uno strumento di politica monetaria non convenzionale usato dalle banche centrali per stimolare la crescita economica e sostenere il debito pubblico quando gli strumenti tradizionali non sono più efficaci.

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Nel mondo complesso della finanza, emergono termini che acquisiscono rilevanza e si radicano nel linguaggio comune, alimentando dibattiti e discussioni. Uno di questi è sicuramente il Quantitative Easing (QE), un termine inglese che si è imposto nel vocabolario della finanza negli ultimi decenni, dominando l'agenda economica.

Ma che cos'è esattamente il QE? Come funziona? E quali sono i suoi effetti sulla nostra economia?

Che cos'è il Quantitative Easing?

Il Quantitative Easing, spesso abbreviato come QE, è un particolare strumento di politica monetaria non convenzionale. Utilizzato non solo dalla Banca Centrale Europea, ma da quelle di tutto il mondo, il suo obiettivo è stimolare la crescita economica e occupazionale, sostenere la produzione e moderare l'inflazione. Il QE diventa particolarmente utile quando gli strumenti tradizionali di politica economica, come l'alterazione dei tassi di interesse, non sono più efficaci. Inoltre, questo strumento può essere impiegato per sostenere il debito pubblico dei paesi, fornendo un ulteriore livello di supporto economico."

Questa strategia fu adottata per la prima volta dalla banca centrale del Giappone fra il 2001 e il 2006 per combattere la deflazione persistente. Successivamente, è diventata famosa a livello globale durante la Grande Crisi finanziaria del 2008, cominciata con la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti e proseguita con quella del debito sovrano in Europa. In quell’occasione le maggiori banche centrali del mondo misero in atto interventi oltre le politiche monetarie convenzionali per risollevare le economie.

Il funzionamento del Quantitative Easing

Al cuore del QE c'è un concetto molto semplice: una banca centrale, come la Banca Centrale Europea (BCE), crea "nuova moneta" e la inietta nel sistema finanziario ed economico tramite l'acquisto di titoli di stato o altri attivi finanziari da banche e altre istituzioni finanziarie. Queste operazioni avvengono nel cosiddetto "mercato aperto", dove la BCE interagisce con vari operatori di mercato per comprare i loro titoli.

Questo acquisto massiccio di titoli di stato porta a un aumento della domanda, che a sua volta fa diminuire il rendimento dei titoli stessi. In altre parole, diventa più conveniente per i governi prendere in prestito denaro. Inoltre, l'acquisto di questi titoli mette più liquidità nelle mani delle banche, che dovrebbero quindi essere incentivate a erogare più prestiti alle imprese e ai privati, stimolando l'economia.

Il QE non è una decisione presa a cuor leggero: il Consiglio Direttivo della BCE, che include i governatori delle banche centrali nazionali dei paesi dell'Unione Europea, deve decidere quando e quanto QE attuare.

Un esempio: il Quantitative Easing alla Mario Draghi

Uno degli esempi più famosi di QE è quello messo in atto da Mario Draghi durante la sua presidenza della BCE. Durante la crisi del debito sovrano europeo Draghi lanciò un programma di QE per stabilizzare i mercati finanziari e promuovere la crescita economica nell'area dell'euro. Questa audace mossa politica economica, divenuta famosa come il “bazooka” che salvò l’Eurozona, ha comportato l'acquisto da parte della BCE di una vasta gamma di titoli.

L’ultimo in ordine di tempo è stato il maxi programma di acquisto di titoli del settore pubblico e privato da € 750 miliardi, il PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), lanciato per far fronte all’emergenza pandemia.

Gli effetti del Quantitative Easing sull'economia

Il QE può avere effetti rilevanti sull'economia di un paese o di un'intera area monetaria. Da un lato, può facilitare l'accesso al credito per governi, imprese e famiglie, sostenendo la spesa e l'investimento. Inoltre, può contribuire a rafforzare i mercati finanziari, aumentando la liquidità e riducendo la volatilità.

Tuttavia, il QE non è privo di rischi. Può alimentare bolle speculative, distorcendo i prezzi degli attivi finanziari. Può inoltre creare aspettative di inflazione se l'economia si riscalda troppo velocemente. Infine, può comportare il rischio che i governi si abituino a finanziarsi a basso costo, accumulando debito che potrebbe diventare insostenibile se i tassi di interesse dovessero aumentare.

Il Quantitative Easing è un potente strumento di politica monetaria, che ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione delle recenti crisi economiche. Ma come ogni strumento, deve essere utilizzato con cura, tenendo conto dei potenziali benefici e rischi.

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