Quanto pesano gli ultimi dati economici sul greggio?

L'accumulo di scorte influenza i prezzi del petrolio, già penalizzati dalla prospettiva di un continuo rallentamento della crescita delle principali economie mondiali.

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L'EIA prevede un aumento di 1,0 milioni di barili al giorno nella produzione globale di combustibili liquidi nel 2024. I tagli alla produzione in atto da parte dell'OPEC+ dovrebbero compensare la crescita della produzione dei Paesi non OPEC e contribuire a mantenere un mercato petrolifero globale relativamente stabile l'anno prossimo. Mentre i recenti eventi geopolitici possono aumentare l'incertezza, per ora non hanno avuto un impatto significativo sull'offerta fisica di petrolio.

Nonostante un aumento della capacità produttiva di riserva dell'OPEC nel 2023 e nel 2024, ci sono però alcune problematiche. La stima della capacità di riserva dell'Iraq è stata leggermente rivista al ribasso, in quanto un oleodotto è fuori servizio dal marzo 2023.

Il sentiment del mercato è altamente influenzato dagli indicatori economici globali: i prezzi del petrolio hanno subito un ribasso, influenzati da dati economici deludenti in Cina che indicano una domanda più debole. Le importazioni di petrolio in Cina crescono, ma le esportazioni complessive del paese sono diminuite più del previsto, segnalando una debolezza della domanda globale. Inoltre, il rafforzamento del dollaro statunitense mette sotto pressione le valute non dollaro, complicando ulteriormente il quadro della domanda. Nonostante ciò, l'OPEC mantiene una prospettiva positiva e ritiene che la crescita economica globale sosterrà la domanda.

L'EIA ha anche ridimensionato le previsioni sulla produzione e il consumo degli Stati Uniti, ma prevede un aumento della produzione venezuelana a seguito dell'allentamento delle sanzioni, il che potrebbe contribuire a una leggera allentamento delle pressioni sulla domanda.

L'American Petroleum Institute (API) ha riportato un notevole aumento delle scorte di petrolio statunitensi per la settimana conclusasi il 3 novembre. Questo aumento delle scorte ha esercitato pressione sui prezzi del petrolio, già influenzati dalla prospettiva di un rallentamento della crescita economica globale.

Considerato l'attuale scenario di mercato, le prospettive per i prezzi del petrolio appaiono ribassiste nel breve termine.

Graficamente il Futures ritorna in area 78 USD, livello che aveva mantenuto il rialzo fino ai massimi annuali.

Solo il pronto recupero di quest’area (ora quota circa 76 USD) sarebbe un segnale di ripresa del trend almeno fino ad area 82 USD da cui i compratori potrebbero tentare l’attacco di area 87 USD.

La perdita definitiva di area 78 USD potrebbe portare il Futures verso area 74 USD che, se perso, alimenterebbe le vendite fino ad area 70 USD.

I prezzi, in TF giornaliero, sono sotto la EMA a 200 periodi.

Su timeframe giornaliero: 2 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 4 neutrali e 12 ribassisti.

L’accelerazione ribassista porta il Futures sotto il 50% di Fibonacci del rialzo dell’anno in corso

Nel brevissimo termine il trend è fortemente ribassista. La perdita di 78,40 USD sta portando i prezzi verso 73,64 USD (61,80% di Fibonacci del rialzo del 2023). La perdita dei minimi odierni porterebbe il Futures prima verso area 74,50 USD per poi, probabilmente, testare il supporto a 73,64 USD.

L’eventuale recupero di 77,47 USD ed il suo mantenimento, porterebbe l’Oil verso 80,20 USD con estensione a 81,42 USD, da cui i compratori potrebbero tentare il test della resistenza maggiore a 81,86 USD.

Su timeframe orario: 0 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 5 neutri e 13 ribassisti.

Su TF orario i 3 oscillatori utilizzati dal nostro sistema indicano la perdita del trend rialzista. I prezzi sono sotto la EMA a 200 periodi.

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