Scatto di Rai Way: il governo apre alla possibilità di cedere la quota di maggioranza Rai
Il decreto del governo Draghi permetterà alla Rai di scendere sotto il 51% del capitale della società proprietaria del segnale televisivo, superando così quanto deciso da Renzi nel 2014.
Rally di Rai Way
Le decisioni del governo sulla possibilità per la Rai di abbandonare la sua posizione di azionista di maggioranza di Rai Way mettono le ali al titolo della società detentrice del segnale radiotelevisivo della televisione pubblica.
Le azioni di Rai Way quotate nel Ftse Italia Mid Cap dal 2014, infatti, arrivano a guadagnare oltre il 6% nelle prime due ore di scambi a 5,10 euro, dopo essere state fermate in asta di volatilità a +9%, e raddoppiando la performance del suo indice di riferimento.
Con un massimo di giornata toccato a 5,31 euro, i prezzi del titolo tornavano così ai livelli di metà gennaio scorso.
Il decreto del governo Draghi
La serata di ieri ha visto l’approvazione del decreto del governo guidato da Mario Draghi che autorizzava la Rai a scendere sotto il 51% nell’assetto proprietario di Rai Way, mentre attualmente la televisione nazionale ne detiene il 65%.
Introdotta nel 2014 dal governo Renzi, la norma aveva bloccato l’offerta pubblica di acquisizione e scambio lanciata da Ei Towers nel 2015.
Secondo il Sole 24 Ore, l’obiettivo del governo sarebbe quello di creare le condizioni per il consolidamento nel settore delle torri broadcasting, permettendo così l’integrazione con Ei Towers (F2i al 60% e Mef al 40%).
Si tratterebbe della stessa scelta già sperimentata con le reti energetiche da Terna e Snam, nella quale è prevista un’adeguata partecipazione pubblica nella società con eventuali meccanismi di governance a tutela della stabilità azionaria.
Dal quotidiano La Stampa prevedono che la Rai potrebbe incassare dall’operazione le risorse per un vero piano di digitalizzazione, anche se sono possibili delle opposizioni dal mondo politico, con il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi che avrebbe già presentato un'interrogazione parlamentare per bloccare il decreto.
L’analisi degli esperti
Si tratta di “una notizia positiva”, ritengono gli analisti di Intesa Sanpaolo, in quanto, se confermata, “il Dpcm spianerebbe la strada alla combinazione con Ei Towers, attesa da tempo”. A questo punto, sottolineano dalla banca, “la questione diventerebbe il come, non il sé”.
Di mossa “ampiamente attesa” parlano gli esperti di Banca Akros e si tratterebbe di “un passo chiave verso il consolidamento del settore, in particolare con la fusione tra Rai Way e Ei Towers”, sottolineando che la firma del Dpcm sarebbe “una notizia positiva, con potenziali implicazioni significative sulla remunerazione degli azionisti e un upside delle valutazioni derivato da eventuali sinergie”.
“Riteniamo che l'operazione Rai Way-Ei Towers avrebbe molto senso per le sinergie operative (15% degli opex, spese operative, della eventuale società combinata) e soprattutto per il potenziale re-leverage della società, realizzabile distribuendo un dividendo straordinario, che stimiamo potrebbe essere superiore a un euro per azione”, sottolineano gli analisti di Equita.
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