Rally Nexi dopo il passo indietro del governo sul Pos

Rally Nexi dopo il passo indietro del governo sul Pos

Il governo rinuncia alla soglia minima di 60 euro per i pagamenti digitali che secondo gli analisti avrebbe potuto rallentare la crescita osservata negli ultimi anni nel tasso della loro adozione.

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Rally di Nexi

Balzo di Nexi a Piazza Affari dopo il dietrofront del governo sul Pos (Point of sale), il terminale di pagamento elettronico degli esercizi commerciali.

Le azioni della pay tech attiva nei pagamenti digitali arrivano a guadagnare oltre il 4% dopo pochi minuti di contrattazioni, con un massimo di 7,67 euro e oltre 1,8 milioni di pezzi scambiati rispetto ad una media a 30 giorni di circa 5 milioni di un’intera seduta.

“La notizia della marcia indietro sul Pos aiuta il titolo”, sottolinea un trader alla Reuters, “anche se oggi risente anche di aggiustamenti nei portafogli sugli indici dopo il forte calo delle ultime sedute legato a scadenze tecniche”.Resta fortemente negativo, però, l’andamento del titolo Nexi nel 2022, oggi ai minimi di metà giugno, avviandosi a chiudere l’anno con una flessione superiore al 40%.

L’eliminazione della soglia

Nella giornata di ieri il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti illustrata il terzo pacchetto di emendamenti del governo alla finanziaria.

Tra le novità annunciate è compresa l’eliminazione della normativa relativa al Pos che eliminava dal primo gennaio la soglia di 60 euro sotto la quale non sarebbe scattata alcuna sanzione in caso di rifiuto dell’utilizzo da parte dell’esercente o del professionista.

Resta, dunque, inalterata la normativa attuale comprendente una multa di 30 euro a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione per chi non accetta pagamenti digitali, senza nessuna soglia.

La norma era stata bocciata dalla Commissione europea in quanto contraria agli impegni di diffusione di forme di pagamento digitali legati agli obiettivi del PNRR.

A questo punto, secondo La Repubblica il governo proporrà un meccanismo di crediti di imposta, al pari di quanto già fatto dai precedenti governi per ridurre il costo delle commissioni pagate dagli esercenti sui piccoli importi.

Notizia positiva per analisti

“Considerando che la penetrazione dei pagamenti digitali sui consumi era già in forte crescita prima dell’introduzione della norma sulle multe ai commercianti (giugno 2022)”, sottolineano da Equita Sim, la notizia ha “un impatto qualitativo positivo ma nei fatti non cambia in modo sostanziale i trend strutturali di crescita del mercato”.

Gli analisti della sim mantengono la loro raccomandazione ‘buy’ sul titolo Nexi, con target price di 14 euro, mentre da WebSim confermano la raccomandazione ‘interessante’, con prezzo obiettivo di 11,40 euro.

“L’introduzione di una soglia di 60 euro potrebbe avere effetti negativi sul tasso di penetrazione dei pagamenti digitali, rallentando la crescita osservata negli ultimi anni nel tasso di adozione di tali forme di pagamento”, sottolineavano da WebSim.

Il refuso

L’emendamento del governo per l’eliminazione della norma sul Pos conteneva un refuso, da sopprimere.

In particolare, nel testo è prevista la soppressione dell’intero articolo 69 della manovra, comprendente un innalzamento del tetto al contante a 5 mila euro.

“Mi assumo la responsabilità di un errore della Ragioneria”, dichiarava il Ministro Giorgetti, pertanto resterà immutato il nuovo limite all’uso del contante di 5 mila euro.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: NEXI
Isin: IT0005366767
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