E se la recessione fosse evitabile? I mercati sembrano crederci


Mercati azionari che crescono, dollaro che scende: è lo scenario da soft landing che permetterà alla FED di tagliare i tassi in modo ordinato. L’economia USA continua a creare posti di lavoro e i mercati si interrogano se effettivamente l’economia entrerà in recessione o no. Per Tognoli il landing ci sarà, ma sarà soft e consentirà alla FED di tagliare i tassi in settembre/ottobre.

A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM


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Inflazione della Germania MoM di gennaio in uscita oggi alle 8:00 (stima 1,1% contro -0,8% di dicembre) e richiesta WoW dei sussidi alla disoccupazione USA alle 14:30 (stima 194k contro 183k della scorsa settimana).

Ieri le vendite al dettaglio MoM di dicembre dell’Italia sono risultate migliori delle stime (-0,2% contro -0,8% atteso) ma in flessione rispetto a novembre che aveva fatto registrare una variazione positiva dello 0,8%.

Tutti i principali mercati finanziari hanno iniziato il 2023 in buona salute. I mercati azionari sono saliti del 9-10% in Europa e in alcuni paesi emergenti. I ristretti spread non sembrano poter fermare l'enorme offerta e domanda di emissione di obbligazioni del settore privato, mentre il dollaro ha continuato a scendere sulla scia del calo dei tassi statunitensi.

Quello appena descritto è il tipico scenario che riflette atterraggio morbido. Scenario in cui l'attenuazione delle pressioni consente alla FED di tagliare i tassi in modo ordinato. Siamo ben lontani, almeno per il momento, da quello che era invece l’atterraggio duro, che animava le discussioni lo scorso mese di ottobre.

Sembrava allora che l'inflazione vischiosa avrebbe costretto FED (ma anche la BCE) ad entrare in recessione. Ma i dati USA che arrivano parlano di una crescita dei posti di lavoro che in gennaio rimane forte e di un miglioramento della fiducia nel settore dei servizi. La domanda dei mercati non è più se l’atterraggio sarà morbido o duro, ma se ci sarà un atterraggio. In altri termini se effettivamente l’economia entrerà in recessione o no.

La nostra visione è per un atterraggio morbido, ovvero che l’economia USA possa entrare in una veloce e contenuta recessione (il primo semestre del 2022 è stato così). Crediamo che l'inflazione core USA possa rallentare in modo significativo a cavallo tra il secondo e terzo trimestre e questo consenta alla FED di tagliare i tassi a partire da settembre/ottobre.

Anche la Cina e l’Europa sono messe meglio rispetto all’ottobre scorso, grazie alle riaperture dei mercati cinesi e la forte risposta fiscale dei governi unita ad una flessione dei prezzi del gas in Europa.

La migliore crescita globale e i più ristretti differenziali di rendimento tra i tassi ufficiali USA e quelli della zona euro è probabile che possano spingere il cambio Eur/Usd nell’intorno di 1,15 già nel secondo trimestre. Un Eur/Usd in rialzo dovrebbe trascinare al rialzo anche le altre valute europee (Gbp e Chf). Nello scenario ipotizzato i rischi potrebbero essere rappresentati dai problemi derivanti dal tetto del debito USA nel terzo trimestre.

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