Record su record in borsa, soffre il dollaro

01/07/2025 06:30
Record su record in borsa, soffre il dollaro

L’S&P500, ieri ancora da record, ha chiuso il miglior trimestre dal 2023.

Il dollar index' che misura il cambio del biglietto verde contro un paniere di sei valute principali chiudere i sei mesi peggiori dal 1973.

Il venir meno delle aspettative più estreme sull’inflazione ha portato giù i tassi di rendimento delle obbligazioni, soprattutto negli Stati Uniti. Il Treasury Note a dieci anni è a 4,21%, sui minimi da due mesi. In calo anche lo spread.

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Il passaggio dalla prima alla seconda parte dell’anno è avvenuto con le borse lanciate verso nuovi massimi storici. L’indice MSCI All Countries World è alla quarta seduta consecutiva di rialzo. Wall Street fa da battistrada, con l’S&P500 ieri ancora da record: a fine seduta la variazione positiva è stata dello 0,5%. Il benchmark della borsa degli Stati Uniti si è messo alle spalle il miglior trimestre dal 2023. Il semestre termina con un guadagno del 5%, abbastanza soddisfacente, se si tiene conto di quel che è successo nella parte centrale di questa prima parte dell’anno.

BOND

Il venir meno delle aspettative più estreme sull’inflazione ha portato giù i tassi di rendimento delle obbligazioni, soprattutto negli Stati Uniti. Il Treasury Note a dieci anni è a 4,21%, sui minimi da due mesi.

Goldman Sachs ha anticipato le sue previsioni sui tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e ora dice di aspettarsi una ripartenza dell’allentamento monetario a settembre anziché a dicembre: gli effetti inflazionistici dei dazi "sembrano un po' minori" del previsto. "Riteniamo che le probabilità di un taglio a settembre siano leggermente superiori al 50%, poiché vediamo diverse possibilità per arrivarci: effetti deludenti dei dazi, maggiori compensazioni disinflazionistiche e un reale indebolimento del mercato del lavoro", ha scritto il team economico della banca, guidato dal capo economista Jan Hatzius.

Sta bene anche il BTP, con lo spread a 86 punti base, su nuovi minimi da lungo periodo.

DOLLARO

Il 'Make America Great Again' per ora regala un semestre nero al dollaro: il 'dollar index' che misura il cambio del biglietto verde contro un paniere di sei valute principali chiudere i sei mesi peggiori dal 1973. Stamattina l’euro è a 1,178 su dollaro, massimi dal 2021. L'ipotesi di un sistema monetario dollaro-centrico che vacilla piomba sul forum dei banchieri centrali a Sintra, in Portogallo, con la Bce che annuncia cambiamenti tecnici, ma significativi, alle scelte su tassi d'interesse e futuri acquisti di debito di fronte alle scosse telluriche in atto nei mercati finanziari.

Un crollo - quello del dollaro index - di oltre il 10%: un primo semestre mai così drammatico dal 1973, un periodo segnato dalla crisi petrolifera e dal crollo del sistema monetario di Bretton Woods con la fine della convertibilità in oro del dollaro. Se non bastasse il confronto, il primo semestre 2025 del dollaro è il peggior semestre in generale dal 2009, piena crisi finanziaria.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, Future Dax di Francoforte +0,1%.

Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo dello 0,1%.

ULTIME SUI DAZI

Donald Trump ha lanciato un avvertimento a uno storico alleato, il Giappone, annunciando l'invio di una lettera per regolare i rapporti commerciali. "Per mostrare" ha scritto il presidente americano su Truth "quanto siano diventati viziati i Paesi nei confronti degli Stati Uniti, e ho grande rispetto per il Giappone, loro non vogliono accettare il nostro riso, eppure hanno una grave carenza di riso". "In altre parole" ha aggiunto "manderemo semplicemente una lettera, e ci fa piacere averli come partner commerciali anche per molti anni a venire".

GIAPPONE

La minaccia di dazi, insieme alla forza dello yen, zavorrano il Nikkei di Tokyo: -0,7%.

L'indice della Banca del Giappone che monitora la fiducia delle grandi imprese manifatturiere e' salito a 13 nel secondo trimestre del 2025 dal minimo di un anno di 12 nel periodo precedente, battendo le previsioni del mercato di 10, mentre l'economia sta affrontando l'aumento dei dazi statunitensi. Le grandi imprese hanno pianificato di aumentare la spesa in conto capitale dell'11,5% nel secondo trimestre, con una forte accelerazione rispetto alla crescita del 3,5% del primo trimestre e segnando la piu' rapida espansione in un anno e mezzo.

In Asia, scende la borsa di Hong Kong, in rialzo l’indice Kospi della Corea del Sud.

TITOLI

MEDIOBANCA. Banca Mediolanum ha avviato la vendita dell'intera quota, pari a circa 3,5%, detenuta in Mediobanca attraverso un accelerated bookbuilding. BPER. Le adesioni all'Opa di Bper su Banca Popolare di Sondrio sono balzate ieri al 19,98% del capitale oggetto dell'offerta dallo 0,16% di venerdì scorso. Unipol , primo azionista con il 19,7%, ha annunciato nei giorni scorsi che avrebbe aderito all'offerta

NEXI. Barclays taglia target price a 4,5 euro da 4,9 euro MONCLER. Rbc taglia target price a 60 euro da 64 euro

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