Recordati conferma la guidance dopo aumento dell’utile netto rettificato

I risultati della società italiana attiva nel settore farmaceutico sono risultati superiori alle stime degli analisti e il gruppo ha ribadito le sue previsioni fino al 2027.
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I conti di Recordati
Arrivati ieri sera a mercato chiuso i conti di Recordati dei primi nove mesi del 2025, con la conferma della guidance per i prossimi tre anni. La società italiana specializzata in prodotti farmaceutici ha chiuso il periodo gennaio-settembre con un aumento dell’utile netto rettificato (+10,7%) a 493,1 milioni, mentre ha registrato un calo dell’utile netto (-3,6%), sceso a 326,3 milioni, dovuto ad un accantonamento non ricorrente di 14,1 milioni.
Salgono di 1,95 miliardi i ricavi netti consolidati (+12,2% o +8,1% a perimetro omogeneo), con un Ebitda di 743,9 milioni (+11,8%), con un’incidenza sui ricavi pari al 38%.
Il free cash flow è stato pari a 396,8 milioni, in calo di 37,5 milioni principalmente per via dell'incremento delle scorte negli Stati Uniti, mentre il debito netto è pari a 2,032 miliardi, pari a 2,1 volte l'Ebitda pro-forma.
Risultati accolti tra gli applausi a Piazza Affari, dove le azioni Recordati aprono la seduta con un guadagno che arriva al 4% e salendo così fino ai 54,45 euro, ai massimi di un mese.
“Siamo molto soddisfatti degli eccellenti progressi compiuti nei primi nove mesi dell’anno in tutto il business, specialmente nel settore Rare Diseases, e del forte slancio di Isturisa® grazie all’estensione dell’indicazione”, sottolineava nella nota Rob Koremans, Amministratore delegato di Recordati.
Previsioni 2025-2027
Recordati prevede che la “solida performance dell’intero business consenta di raggiungere i risultati dell’esercizio 2025 in linea con la guidance originaria (nella metà bassa dell’intervallo), nonostante un contesto macroeconomico sfidante (impatto dei cambi di circa -3%, che è previsto proseguire nel 2026)”.
Per quanto riguarda il 2026, il gruppo prevede che il segmento Rare Diseases si avvicinerà al 50% dei ricavi totali, con una crescita 'high double-digit' a cambi costanti, con accelerazione dell'adozione di Isturisa (grazie all'estensione dell'indicazione e ad attività mirate sulla popolazione di pazienti 'non-overt') e forte momentum delle altre piattaforme di crescita.
Per il segmento Specialty Primary Care è prevista una crescita 'low single-digit' a cambi costanti (con ritorno a una crescita 'mid single-digit' nel 2027), riflettendo anche la perdita della licenza di Cardicor (circa 35 milioni di euro all'anno). I margini dell'esercizio 2026 “rifletteranno gli investimenti aggiuntivi per Isturisa e l'impatto negativo dei cambi”.
Gli obiettivi per il 2027 restano invariati: forte crescita organica accompagnata da operazioni di business development mirate e attivita' di M&A. Le stime aggiornate per le peak year sales di Isturisa® sono raddoppiate a più di 1,2 miliardi rispetto ai 550-650 milioni precedenti.
“In seguito ad un’attenta analisi del mercato della sindrome di Cushing, siamo ora fiduciosi di poter raddoppiare le nostre stime di peak year sales di Isturisa® a più di 1,2 miliardi mentre investiamo e perseguiamo attivamente la popolazione di pazienti non-overt, sbloccando così un potenziale aggiuntivo enorme. Siamo entusiasti per le opportunità che ci attendono e fiduciosi nella nostra capacità di continuare ad attuare la nostra strategia e creare sempre più valore per tutti gli stakeholder”, concludeva Koremans.
Dividendo Interim 2025
Il Consiglio di amministrazione di Recordati ha deliberato inoltre la distribuzione di un dividendo interim per l’anno 2025 pari a 0,63 euro per azione (al lordo delle ritenute fiscali applicabili), da corrispondere agli azionisti titolari di azioni alla data di stacco del dividendo.
Le azioni proprie detenute dalla società alla medesima data sono escluse dalla distribuzione. Il dividendo interim sarà pagato a partire dal 26 novembre 2025, con record date il 25 novembre 2025 e stacco della cedola n. 36. Gli azionisti devono risultare registrati al 24 novembre 2025 per avere diritto al dividendo
La lente degli analisti
Banca Akros conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 67 euro sulle azioni Recordati dopo i conti dei primi nove mesi dell'anno. "Ricavi in linea e profittabilità migliore del previsto", commentano gli analisti.
Jefferies ribadisce la raccomandazione buy e il target price a 61,5 euro sul titolo del gruppo. I conti del terzo trimestre sono stati dell'1% oltre le stime, l'Ebitda adjusted del 4% e l'utile netto adjusted del 5%, segnalano gli analisti. Ribadito l'outlook sul 2025, aggiungono gli esperti.
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