Recovery Fund europeo: piano da 750 miliardi, 500 a fondo perduto

Italia e Spagna principali beneficiarie. Il nostro Paese otterrà 82 miliardi di aiuti e 91 miliardi in prestiti. L’Ue finanzierà il progetto Next Generation Eu con l’emissione di debito. Le Borse hanno accolto positivamente la proposta. Cala lo spread Btp/Bund ma Piazza Affari riduce i guadagni in chiusura.
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La proposta della Commissione Ue
Un Recovery Fund da 750 miliardi. È quanto proposto dalla Commissione europea per la ripresa dell’Unione dopo la crisi finanziaria del Coronavirus.
Ieri pomeriggio la presidente dell’esecutivo Ue, Ursula Von der Leyen, ha illustrato il progetto, denominato Next Generation Eu, alla plenaria del Parlamento Ue.
Il nuovo strumento sarà associato al bilancio comunitario e, secondo la proposta, si suddividerà in 500 miliardi di euro erogati a fondo perduto e 250 miliardi sotto forma di prestiti.
La cifra supera quella di 500 miliardi di euro, proposta dall’asse Francia-Germania, e si somma ai 1.100 miliardi del Quadro finanziario pluriennale, per un totale di 1.850 miliardi di euro.
Italia e Spagna le principali beneficiarie
Secondo quanto riportato da Reuters, al nostro Paese potrebbero andare 82 miliardi a fondo perduto e 91 miliardi in prestiti. A seguire, la Spagna otterrebbe 77 miliardi in sovvenzioni e 63 miliardi di prestiti.
Il totale delle risorse destinate ai due Stati europei più colpiti dalla pandemia di Covid-19 in termini sanitari ed economici ammonterebbe a 313 miIiardi di euro, ma la somma finale dipenderà dalla domanda.
Il prossimo passaggio per l’Ue è creare un consenso tra i 27 Stati membri.
Restano le resistenze dei Paesi cosiddetti “frugali” (Olanda, Austria, Danimarca, Svezia) che hanno espresso le loro riserve sul progetto e vogliono evitare il rischio politico derivante dal far ripagare ai loro contribuenti il debito dell'Unione emesso per finanziare le spese dei Paesi del Sud.
Da dove arrivano le risorse
Secondo quanto riportato da Il Sole 24Ore, il nuovo Fondo per la Ripresa verrà finanziato da obbligazioni della Commissione Ue. I titoli saranno rimborsati entro il 2058, e non prima del 2028.
Von der Leyen ha proposto anche nuove forme di recupero dei fondi. Le ipotesi al vaglio prevedono tasse sulle emissioni di CO2, sulla plastica o sul digitale. «Chi genera miliardi di utili dovrà versare un contributo per il bene comune», ha detto la presidente.
Cala lo spread e il mercato chiude in positivo
Lo spread Btp/Bund ha chiuso in netta contrazione a 191 punti base, in scia al miglioramento del sentiment dopo la proposta del Recovery Fund.
Piazza Affari ha chiuso a 17.910 punti (+ 0,28%) dopo i rialzi della prima parte di giornata. Milano ha reagito bene alle notizie sulla proposta Ue, ed è arrivata a sfiorare il 2%, ma le tensioni con i Paesi del Nord contrari al piano hanno determinato un’alta volatilità, portando il Ftse Mib ad azzerare i guadagni.
Nel resto d’Europa i rialzi hanno tenuto. Bene Madrid, dove l’Ibex 35 ha guadagnato il +2,3%. Chiusura in positivo anche per il Dax di Francoforte (+1,28%), il Ftse 100 di Londra (+1,29%) e il Cac 40 di Parigi (+1,79%).
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