Renault, confermata la guidance 2022 e ricavi in aumento


Il gruppo francese ha visto il suo fatturato del terzo trimestre crescere del 20,5% rispetto al 2021 ma le vendite restano ancora fortemente condizionate dalla crisi dovuta alla carenza di semiconduttori.


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La trimestrale di Renault

Fatturato in aumento nel terzo trimestre 2022 per Renault grazie alle positive vendite di veicoli ibridi ed elettrici.

I ricavi sono arrivati a 9,8 miliardi di euro nel periodo, segnando un balzo del 20,5% rispetto allo stesso trimestre del 2021 e in linea con il consenso degli analisti fornito dall’azienda, mentre a cambi costanti il rialzo è stato del 19,4%.

Il risultato è arrivato grazie ad un effetto volume di 12,5 punti, essenzialmente dovuto ad un minore destocking della rete dei concessionari, e ad un effetto prezzi positivo di 12,8 punti dovuto agli sconti commerciali e agli incrementi di prezzo decisi per compensare l’inflazione da costi e da valuta.

La crescita dell’attività arrivata nel terzo trimestre “continua a riflettere la politica commerciale centrata sul valore, attuata 2 anni fa: miglioramento della politica dei prezzi, ottimizzazione degli sconti commerciali e priorità al massimo dei canali di distribuzione redditizi”, spiega Thierry Pieton, direttore finanziario del gruppo.

A Parigi, intanto, il titolo Renault resta sullo stesso trend odierno del principale indice francese (+1,30%) e cede l’1,50% a 32,10 euro quando è passata circa un’ora dall’avvio degli scambi.

Le vendite

Se i ricavi del settore automobilistico hanno raggiunto i 9 miliardi di euro (+21,7%) nel trimestre, il portafoglio ordini resta a circa 3,5 mesi, con consegne ancora ostacolate dalla carenza di semiconduttori, spiegano dalla società.

In questo contesto ancora fortemente condizionato dalla crisi dei chip, le vendite di Renault si sono fermate a 481 mila veicoli nel terzo trimestre 2022, in calo del 2,4% se paragonate con lo stesso periodo del 2021.

Il gruppo inizia anche a “beneficiare del rinnovo della gamma con il promettente debutto di Renault Megane E-tech Electric, Renault Austral, la cui start-up è in corso, che rafforza il ritorno del Gruppo nel segmento C”, sottolineava Pieton.

Inoltre, le vendite sono condizionate dalla politica commerciale orientata al valore decisa dal gruppo, caratterizzata da un aumento del mix delle sue vendite nei canali più redditizi.

Avviata da due anni, questa politica prevede il “miglioramento della politica dei prezzi, ottimizzazione degli sconti commerciali e priorità al massimo canali redditizi”, aggiunge il Cfo del gruppo.

Nei cinque principali paesi europei (Francia, Germania, Spagna, Italia, Regno Unito), inoltre, la quota delle vendite ai clienti retail ha rappresentato il 70% nel 3° trimestre 2022, rispetto al 64% del 2021.

Effetto Russia

I numeri diffusi questa mattina non includono più le attività del gruppo in Russia, dove Renault non è più presente.

Se le attività nel paese avevano visto una perdita di 2,3 miliardi di euro nel secondo trimestre, nel terzo il gruppo ha visto con un decremento del fatturato pari a 867 milioni di euro rispetto ad un guadagno di 9 miliardi di euro arrivato nel terzo trimestre 2021, quando il business locava soffriva della carenza di semiconduttori.

Prospettive 2022 e strategie

Confermate le prospettive finanziarie per il 2022 di Renault, con un margine operativo superiore al 5% e flussi finanziari liberi nel settore automobilistico superiori a 1,5 miliardi di euro.

Maggiori informazioni sulla strategia del gruppo potrebbero arrivare l’8 novembre prossimo nel corso del Capital Market Day, quando verrà presentato il capitolo 2 della sua strategia di ‘Renaulution’, oltre all’aggiornamento delle prospettive finanziarie a medio termine.

Infine, il gruppo sta attualmente negoziando un ribilanciamento delle sue partecipazioni incrociate con il partner Nissan e ulteriori novità potrebbero essere annunciate il 15 novembre, secondo fonti della Reuters.

L’obiettivo sarebbe quello di arrivare a partecipazioni incrociate del 15%, ottenendo da Nissan un investimento fino al 15% nella nuova entità elettrica.

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