Renault: la Borsa promuove De Meo che punta spedito sull’utile


Il nuovo Ceo della Casa francese ha presentato un piano industriale che prevede riduzione dei costi e degli investimenti. Ma arrivano anche i nuovi prodotti: 24 lanci entro il 2025 con almeno 10 veicoli elettrici. Previsto nel 2022 un dividendo del 3,2%. Fra gli analisti la raccomandazione più diffusa è Neutral, la media dei target price è 36,3 euro.


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Titolo in rialzo, torna sui livelli di gennaio 2020

Reagisce bene Renault in Borsa all’annuncio del nuovo piano industriale presentato giovedì scorso 14 gennaio dal nuovo Ceo Luca De Meo. In una giornata di generale debolezza per l’intero settore europeo dell’auto, il titolo della Casa automobilistica francese sale dell’1,9% a 34,7 euro riportandosi vicino ai livelli di un anno fa, prima della grande crisi da Covid. Il piano di De Meo è un mix di ristrutturazione con drastici tagli, necessari per riportare il più velocemente possibile il gruppo alla redditività dopo il profondo rosso del primo semestre 2020, e di progetti innovativi per il futuro di un gruppo che punta molto sulla tecnologia.

Il business plan, dal titolo emblematico ("Renaulution"), punta in sostanza a chiudere l'era del precedente Ceo Carl Ghosn e la sua "grandeur", incentrata sulla crescita dei volumi e su una continua espansione geografica, per privilegiare una maggior efficienza operativa.

Piano in tre fasi: dopo i tagli arriverà la “Rivoluzione”

Come ha ben sintetizzato il sito Quattroruote, il piano si articola in tre fasi ben distinte: la prima, la "Resurrezione", prevede che fino al 2023 il focus sia sul recupero dei margini e della generazione di cassa; la seconda è la "Ristrutturazione", che arriverà fino al 2025 e sarà incentrata su un rinnovo e un arricchimento della gamma per migliorare la redditività; la terza, "Rivoluzione", riguarderà gli anni successivi al 2025 e imposterà un modello di business incentrato su tecnologie innovative e nuove forme di mobilità.

Per il 2023, il gruppo punta a raggiungere un margine operativo superiore al 3%, flussi di cassa per circa 3 miliardi di euro e la riduzione degli investimenti all'8% circa dei ricavi. Per il 2025 il margine dovrà salire ad almeno il 5% e i flussi a 6 miliardi. Il miglioramento della redditività sarà raggiunto tramite una maggiore efficienza delle funzioni aziendali, una minor complessità e una crescente rapidità decisionale. Le piattaforme saranno ridotte da sei a tre e le famiglie dei motori si ridurranno da otto a quattro (una per i diesel dei veicoli commerciali, una per le auto ibride a benzina, una per elettriche e una per le fuel cell).

Sempre Quattroruote sottolinea che la capacità produttiva sarà tagliata da 4 milioni di unità l'anno a 3,1 milioni e il tasso di utilizzo degli impianti aumentato dal 70% al 120%; la presenza internazionale si sposterà verso attività ad alto margine; i costi fissi saranno ridotti di 2,5 miliardi entro il 2023 e di 3 miliardi entro il 2025. Gli investimenti saranno tagliati dal 10% circa dei ricavi 2019 all'8% per il 2025.

Torna la mitica R5, nuovi sviluppi per il marchio Alpine

Contemporaneamente ai tagli, il piano prevede una rinnovata offensiva di prodotto, in particolare in fasce di mercato a maggior redditività e con modelli dal miglior mix di prezzo. Renault ha in programma 24 lanci entro il 2025, per la metà nei segmenti C e D, e almeno dieci veicoli elettrici.

Fra le novità, il ritorno della mitica R5 sotto forma di un prototipo elettrico. Per i marchi Dacia e Lada la parola d'ordine sarà "semplicità". Infine, è previsto lo sviluppo del marchio sportivo Alpine con auto sportive esclusive, innovative ed elettriche.

Gli analisti puntano a ricavi 2021 vicini a 50 miliardi

Le stime degli analisti, raccolte da FactSet, prevedono per il 2021 ricavi a 49,4 miliardi di euro e un utile di 477 milioni. Nel 2022 i ricavi dovrebbero salire a 51,8 miliardi di euro e l’utile a 1,7 miliardi con anche un dividendo di 1,08 euro, che rispetto al prezzo attuale rappresenta un rendimento del 3,18%.
Sui dati previsti per il 2021 l’azione Renault è scambiata oggi in Borsa a un P/E di 15,6. Impressionante il divario fra il prezzo di Borsa e l’altissimo valore patrimoniale dell’azienda: il book value per azione è di 105 euro.

Fra gli analisti che seguono il titolo la raccomandazione più diffusa è Neutral, sono di questo parere, ad esempio, Goldman Sachs e Ubs. La media dei target price è 36,3 euro.

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