Renault, Nissan e Mitsubishi: nessuna fusione ma ok al rilancio

Le tre case automobilistiche mirano a salvare l’alleanza e abbandonano l’idea di una fusione. Entro il 2025, circa il 50% dei modelli sarà sviluppato e prodotto nell'ambito dello schema leader-follower
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Maggiore cooperazione e sviluppo
Renault, Nissan e Mitsubishi abbandonano l’idea di una fusione. Ieri le tre case automobilistiche hanno annunciato che intensificheranno la cooperazione nello sviluppo e nella produzione di auto per ridurre i costi. In vista c’è un forte ridimensionamento di modelli e volumi.
La mossa è finalizzata a salvare l’alleanza fra le tre case produttrici, colpite dalla pandemia di Coronavirus in una situazione di debolezza seguita all'arresto, nel 2018, e la rimozione dall'incarico, dell’a.d. Carlos Ghosn.
Ghosn era il principale sostenitore della fusione volta alla crescita e al volume ma i dirigenti di Nissan si sono sempre opposti.
Renault detiene una quota del 43% in Nissan e Nissan ha il 15% della casa automobilistica francese, ma nessun diritto di voto. «Non è previsto un progetto di fusione tra le nostre società», ha dichiarato il presidente della Renault, Jean-Dominique Senard, in una conferenza stampa.
Chiusura in netto rialzo per il titolo
Ieri il titolo della casa automobilistica francese ha guadagnato il 17,47%, chiudendo a 22,50 euro.
I guadagni sono legati alla notizia dell’accordo con Nissan e Mitsubishi, ma influiscono anche le attese sul maxi prestito di 5 miliardi garantito dallo Stato. Martedì la Francia ha varato un piano di aiuti per il comparto automobilistico da 8 miliardi di euro, e questo ha contribuito a galvanizzare le attese su Renault.
Chiusure positive anche per il titolo Nissan (+5,51%) e Mitsubishi (+5,37%).
Il piano leader-follower
La novità principale dell’accordo arriverà dal piano leader-follower per i veicoli.
Uno schema – spiega una nota – in cui ogni marchio sviluppa e produce un singolo modello, utilizzato poi dagli altri costruttori, come già avviene con i veicoli commerciali.
Questa strategia porterà a una riduzione degli investimenti fino al 40% per i veicoli che rientrano nel modello.
Entro il 2025, circa il 50% dei modelli dell'alleanza sarà sviluppato e prodotto nell'ambito del modello leader-follower con i brand che punteranno a «condividere gli investimenti su piattaforme, gruppi motopropulsori e tecnologie».
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