Renault punta ai 2 miliardi di fatturato per la sua entità focalizzata sull’economia circolare
La casa automobilistica francese sta lavorando alla creazione della nuova unità ‘The Future is Neutral’, con l’obiettivo di diventare leader su scala industriale ed europea del campo dell’economia circolare.
Il futuro è neutral per Renault
Obiettivi ambiziosi per Renault e il suo progetto tutto incentrato sulla sostenibilità.
‘The Future is Neutral’ non è soltanto un auspicio, ma è il nome dell’entità creata dalla casa automobilistica francese per operare sull’intera catena di valore dell’economia circolare automobilistica, puntando alla neutralità delle risorse per l’industria dell’auto.
Sostenibilità anche da un punto di vista di business, in quanto i francesi si attendono un fatturato di oltre 2,4 miliardi di euro e un margine operativo superiore al 10% entro il 2030.
Un passo avanti verso l’economia circolare
Renault non si ferma qui e punta a far diventare il nuovo soggetto “leader su scala industriale ed europea dell’economia circolare automobilistica a ciclo chiuso, al servizio delle case automobilistiche e dell’intero settore”.
‘The Future is Neutral’ rappresenta un “passo avanti nel suo storico impegno a favore dell’economia circolare”, dichiarava Luca de Meo, Direttore generale del gruppo Renault.
La missione del nuovo soggetto è quella di “far crescere il proprio business con piani strategici ambiziosi e nuovi sbocchi, offrendo all'industria automobilistica, alle prese con la sfida climatica, i nuovi requisiti normativi e la crescente pressione sulle risorse, soluzioni di riciclo a ciclo chiuso, cioè da auto a auto. La nostra ambizione è quella di portare il riciclo in una nuova era e di diventare il leader europeo dell'economia circolare dell’automotive”, aggiungeva il manager.
Nel dettaglio, l'unità offrirà una quota di minoranza a investitori esterni, inclusi tutti gli attori del settore automobilistico, al fine di Cofinanziare investimenti per circa 500 milioni di euro fino al 2030, secondo quanto specificato nella nota diffusa da Renault.
La view degli analisti
‘The Future is Neutral’ di Renault si troverà a rivaleggiare “con l'iniziativa di Stellantis, visto l’obiettivo di entrate molto simile al 2030 a 2,3 miliardi di euro rispetto agli oltre 2,0 miliardi di euro di Stellantis”.
“Sebbene la crescita del business dell'economia circolare possa migliorare il posizionamento ESG, la sua rilevanza finanziaria dovrebbe rimanere limitata, minore del 5% dei ricavi del gruppo”, calcolano dalla sim.
In questo senso, da WebSim ritengono “l’attività interessante nel caso di un’operazione di fusione e acquisizione come uno spin-off per cristallizzare il valore”.
Che cos’è l’economia circolare?
Si tratta di un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.
L’obiettivo è quello di estendere il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo, e una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile, nel ciclo economico.
In questo modo, si possono continuamente riutilizzare all’interno del ciclo produttivo generando ulteriore valore, contrapponendosi al tradizionale modello economico lineare, fondato sullo schema ‘estrarre, produrre, utilizzare e gettare’, basato sulla disponibilità di grandi quantità di materiali ed energia facilmente reperibili e a basso prezzo.
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