Il certificate per cavalcare il nuovo maxi piano tedesco

Rendimento elevato, sottostanti solidi sopra il livello iniziale e prezzo sulla parità. Il certificate con ISIN DE000VG7WXF6 di Vontobel su Commerzbank, Heidelberg Materials e SAP stacca un premio mensile con memoria di 1 euro (12,29% annuo), se il peggiore dei tre sottostanti non sarà sceso del 40% dal livello iniziale. In caso di scadenza anticipata, già a dicembre, il rendimento annualizzato sale al 13,13%. Durata biennale, con barriera a protezione del capitale al 60% del valore iniziale dei sottostanti.
Indice dei contenuti
- 1. Sottostanti oltre il livello iniziale e prezzo sulla pari
- 2. Premi mensili con memoria di 1 euro
- 3. Possibilità di rimborso anticipato a partire da dicembre
- 4. Gli scenari possibili alla scadenza naturale (marzo 2027)
- 5. Via libera al bazooka tedesco del nuovo governo
- 6. L’impatto del nuovo piano sui tre sottostanti
- 7. Il parere degli analisti sui tre titoli tedeschi
Sottostanti oltre il livello iniziale e prezzo sulla pari
L’idea di investimento offerta da questo certificate è quella di cavalcare il nuovo maxi piano da 1.000 miliardi di investimenti del governo tedesco destinato ad aumentare la spesa per la difesa e le infrastrutture. Ecco che i sottostanti del certificate emesso da Vontobel con ISIN DE000VG7WXF6 cadono a fagiolo perché sono tre aziende tedesche che sono salite dal livello iniziale: SAP +10,4%, Commerzbank +10,4% e Heidelberg Materials +0,3%.
In breve, i tre gruppi tedeschi, forse meno conosciuti in Italia, godono di una notorietà mondiale di tutto rispetto. SAP, la più grande società tedesca quotata, è tra i leader globali per i software aziendali, Commerzbank è da poco tornata sotto i riflettori per l'interesse di UniCredit salita al 29% della banca tedesca, e infine Heidelberg Materials, colosso da 32 miliardi di euro, produce e vende in tutto il mondo materiali per edilizia, qualcuno la ricorderà per l'Opa lanciata sulla "nostra" Italcementi. Sono titoli caratterizzati da business solidi che beneficeranno del maxi piano tedesco.
Queste in breve, le approfondiremo dopo, sono le caratteristiche dei sottostanti, quelle del certificate sono: durata due anni, premi mensili con memoria di 1 euro per un rendimento potenziale annuo del 12,29% (calcolato sulla restante vita del prodotto). La barriera cedolare è particolarmente profonda e consente di incassare i premi anche con ribassi del peggiore dei sottostanti fino a -40% dal livello iniziale. Il certificate è oggi acquistabile sul mercato secondario a un prezzo sulla pari intorno a 100 euro.
Il prodotto può essere rimborsato in anticipo dal mese di dicembre con barriere autocall discendenti (dal 100% iniziale al 72% del valore iniziale) in modo da aumentare le probabilità di restituire il nominale e pagare anche tutte le cedole con memoria. A scadenza, a marzo 2027, il capitale è protetto da una barriera al 60% del valore iniziale del sottostante con la performance peggiore.
Di seguito una tabellina che mostra i livelli di riferimento:
L'idea di investimento è quella di esporsi a un certificate che non promette guadagni stratosferici, ma un rendimento comunque elevato, con sottostanti che non sono caratterizzati da una forte volatilità e quindi rischio ma che sono esposti a un'economia che dovrebbe beneficiare del maxi piano tedesco. Sottostanti solidi per un rendimento interessante.
Premi mensili con memoria di 1 euro
Il certificate prevede il pagamento di premi mensili con memoria di 1 euro (1% sul nominale di 100 euro). Il potenziale rendimento annuo può raggiungere il 12,29%, calcolato sulla restante vita del certificate (circa 1 anno e 9 mesi e mezzo) e tenendo conto dell'attuale prezzo di acquisto (100 euro).
I premi sono condizionati al rispetto di una barriera posta al 60% del valore iniziale dei sottostanti. Le cedole verranno quindi pagate anche in caso di netti ribassi dei sottostanti, basta che alle date di osservazione mensili il calo dal valore iniziale del titolo peggiore del paniere non superi il livello barriera (quindi non dovrà scendere oltre il 40% dal valore iniziale).
Molto importante la presenza dell’effetto memoria. Questo meccanismo permette che una cedola non pagata non è definitivamente perduta ma rimane in pancia al prodotto e, nelle successive date di osservazione, qualora si verifichino le condizioni che danno diritto al pagamento, le cedole non pagate in precedenza vengono distribuite tutte insieme compresa quella di pertinenza del periodo.
Va sottolineato che i premi del certificate sono considerati dal Fisco “redditi diversi”, e in quanto tali possono compensare le eventuali minusvalenze presenti nello zainetto fiscale dell’investitore. Con questo sistema è possibile recuperare il credito fiscale derivante dalle perdite registrate entro i successivi quattro anni dalla loro realizzazione.
Possibilità di rimborso anticipato a partire da dicembre
Il certificate offre la possibilità di non arrivare alla scadenza finale, perché dal nono mese di vita può essere ritirato in anticipo (autocallability) al valore nominale. A partire dalla data di osservazione del 15 dicembre 2025, e poi in una qualsiasi delle date mensili successive, il prodotto verrà rimborsato in anticipo se i tre sottostanti avranno un valore pari o superiore al livello autocall.
In particolare, tale soglia è decrescente nel tempo: parte dal 100% del valore iniziale e poi decresce del 2% ogni mese fino al 72% del valore iniziale. Un meccanismo che viene incontro all’investitore incrementando le probabilità di restituzione del valore nominale (100 euro), più il pagamento dell’ultima cedola (1 euro) e dei premi eventualmente non distribuiti.
Ad esempio, se alla prima finestra di autocall (15 dicembre 2025) tutti i sottostanti saranno al di sopra del livello iniziale (come accade oggi), il prodotto verrà rimborsato a 100 euro, ai quali si sommeranno sette cedole (le prime due cedole sono già state pagate), per un incasso complessivo di 107 euro. Acquistando oggi il certificate a 100 euro, il rendimento sarebbe pari al 7% in sei mesi e mezzo, che corrisponde a un ritorno annualizzato del 13,13%.
Le barriere di autocall discendenti fino al 72% del livello iniziale hanno la funzione di difendere il prezzo del prodotto che, durante il suo arco di vita potrebbe trovarsi ad avere cedole in memoria e la possibilità di richiamo anticipato al valore nominale di 100 euro non troppo remota.
Gli scenari possibili alla scadenza naturale (marzo 2027)
La barriera a capitale, osservata solo alla scadenza (15 marzo 2027), è posta al 60% e protegge da discese fino a -40% dal valore iniziale dei sottostanti. Se il certificate non verrà rimborsato anticipatamente, alla scadenza naturale del 15 marzo 2027 saranno due i possibili scenari:
- Se il peggiore dei sottostanti quoterà sopra la barriera, o allo stesso livello, il certificate verrà rimborsato al valore d’emissione di 100 euro a cui vanno aggiunti 22 euro di premi. Oltre al nominale, l’investitore riceverà quindi anche l’ultima cedola (1 euro) e i premi eventualmente non pagati trattenuti in memoria. Considerando il prezzo d’acquisto attuale di 100 euro, il rendimento complessivo in questo caso raggiungerebbe un interessante +22% in un anno e nove mesi e mezzo (12,29% annualizzato).
- Se invece alla scadenza finale anche solo uno dei sottostanti dovesse quotare sotto la barriera, il certificate verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore tra Commerzbank, Heidelberg Materials e SAP. Ipotizziamo che il worst of accusi un ribasso del 50% dal valore iniziale: il certificate verrà rimborsato a 50 euro (50% del livello iniziale) con una perdita sul capitale mitigata solo dalle eventuali cedole incassate durante la vita del prodotto.
La buona performance dei sottostanti dal livello iniziale ha aumentato la distanza dalla barriera sul capitale pari oggi a +45,7% per SAP e per Commerzbank, e +40,2% per Heidelberg Materials, rafforzando le probabilità di uno scenario favorevole a scadenza.
Via libera al bazooka tedesco del nuovo governo
Il governo tedesco ha approvato un ambizioso piano economico, segnando una svolta storica nella politica fiscale del Paese. Dopo l'approvazione del Bundestag, anche il Bundesrat ha dato il via libera alla riforma che modifica il "freno al debito" (Schuldenbremse), consentendo un significativo aumento della spesa pubblica per difesa e infrastrutture. Questo cambiamento mira a rafforzare la sicurezza nazionale e a modernizzare le infrastrutture della Germania, la più grande economia d'Europa.
Il piano complessivo prevede investimenti per circa 1.000 miliardi di euro: metà della somma, 500 miliardi, sarà destinata a un fondo straordinario per la difesa, esente dalle restrizioni sul debito pubblico, permettendo di portare la spesa militare fino al 5% del Pil. L’altra metà finanzierà un fondo infrastrutturale pluriennale, separato dal bilancio ordinario, da utilizzare nei prossimi 10-12 anni. Di questi, 100 miliardi saranno vincolati alla transizione climatica, mentre i restanti 400 miliardi saranno distribuiti tra governo federale e governi statali per interventi su reti energetiche, digitalizzazione, trasporti e mobilità sostenibile.
Il nuovo cancelliere tedesco ha sottolineato l'importanza strategica del piano, evidenziando come la Germania sia pronta a superare gli attuali limiti Nato del 2% del Pil per la difesa, con un impegno che potrebbe raggiungere anche il 5% nei prossimi anni. La decisione arriva in risposta alle crescenti minacce alla sicurezza europea, in particolare a seguito della guerra in Ucraina.
Secondo gli economisti, l'accento sugli investimenti infrastrutturali e sulla spesa per la difesa rappresenta una svolta radicale per la politica fiscale tedesca, con potenziali effetti positivi sull'economia e sui mercati europei. Tuttavia, alcuni esperti avvertono che l'aumento del debito pubblico potrebbe comportare rischi, come l'inflazione e l'aumento degli interessi sul debito. Gli esperti stimano che la Germania potrebbe pagare circa 71 miliardi di euro in interessi annuali entro il 2035. Nonostante ciò, il governo ritiene che i benefici a lungo termine superino i potenziali costi.
L’impatto del nuovo piano sui tre sottostanti
Da un piano così vasto l'intera economia tedesca trarrà beneficio. Alcune società avranno benefici diretti vedi Heidelberg Materials, che opera nel settore dei materiali da costruzione, altre indiretti ma non meno importanti come Commerzbank e Sap.
Heidelberg Materials beneficerà dell'espansione e modernizzazione delle infrastrutture, un processo che richiederà una grande quantità di materiali da costruzione. Il gruppo potrebbe essere coinvolto in progetti di costruzione e ristrutturazione di grande portata, partecipando a consorzi o collaborando con enti pubblici e privati.
SAP, la più grande società tedesca quotata per capitalizzazione e leader nel settore del software aziendale, è esposta su tutta l'economia del Paese. I suoi software di amministrazione e controllo sono tra i più utilizzati da parte del sistema produttivo tedesco. Il gruppo potrebbe trarre benefici dall'aumento della spesa pubblica. Con l'espansione della digitalizzazione e l'ottimizzazione dei processi nel settore pubblico e dell’esercito, ci sarebbe una crescente domanda di software gestionali avanzati, come quelli offerti da SAP. Inoltre, gli investimenti in infrastrutture tecnologiche potrebbero aprire opportunità di collaborazione per progetti di trasformazione digitale, nei quali le soluzioni SAP giocherebbero un ruolo fondamentale. A questo si aggiungono il boom dell'AI e un nuovo trend, quello delle società europee che iniziano a voler diminuire la loro esposizione ai software americani con cui condividono dati sensibili.
Commerzbank, come tutto il settore bancario, sta approfittando di una curva dei tassi sempre più ripida. Il piano tedesco e il maggiore debito hanno fatto schizzare i rendimenti del Bund a lunga scadenza mentre quelli di breve sono rimasti invariati. Le banche in genere si finanziano a breve termine e prestano a lungo, il differenziale dei due tassi rappresenta il margine che gli rimane in pancia. Finanziando le aziende esposte sia al settore costruzioni che a quelle della difesa, Commerzbank potrebbe spuntare tassi interessanti.
Il parere degli analisti sui tre titoli tedeschi
Il consensus raccolto da Bloomberg sui tre titoli del paniere, che riportiamo nella tabella sottostante, si conferma complessivamente positivo, rafforzando ulteriormente le prospettive favorevoli per il prodotto.
Nel dettaglio, Bloomberg censisce 21 analisti che coprono Commerzbank. Di questi, 12 raccomandano l’acquisto (Buy), 8 suggeriscono di mantenere la azioni in portafoglio (Hold) e solo 1 dice di vendere (Sell). La media dei target price è 27 euro, che implica un upside potenziale del 3% rispetto alla quotazione attuale a Francoforte.
Anche per SAP la maggior parte degli analisti ha raccomandazioni positive. Su 34 esperti che coprono il titolo, 26 raccomandano Buy, 5 hanno un giudizio Hold e 3 dicono Sell. Il target price medio è 282,9 euro, con un upside potenziale del 7% rispetto al prezzo attuale a Francoforte.
Su Heidelberg Materials, 12 analisti raccomandano Buy, 9 hanno giudizio Hold e 4 hanno una raccomandazione negativa (Sell). La media dei target price è 182,7 euro, che implica un upside potenziale del 6% rispetto alla quotazione attuale a Francoforte.
Attenzione: Il Certificate DE000VG7WXF6 è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.
Ricordiamo che investire in certificati espone l’investitore al rischio fallimento dell’emittente e a quello di azzeramento di un sottostante, casi che possono comportare la perdita dell’intero investimento.
Vontobel gode di un buon rating:
- Aa3 da parte di Moody's
I potenziali rendimenti indicati sono sempre al lordo della tassazione.
Prima di ogni investimento leggere sempre tutti i documenti scaricabili dalla pagina del prodotto dell’emittente.
Questo articolo è stato scritto grazie alla sponsorizzazione di un emittente o di un intermediario. Le informazioni in esso contenute non devono essere considerate né interpretate come consulenza in materia di investimenti. Eventuali punti di vista e/o opinioni espressi non sono intesi e non devono essere interpretate come raccomandazioni o consigli di investimento, fiscali e/o legali. Orafinanza.it non si assume alcuna responsabilità per azioni, costi, spese, danni e perdite subiti a seguito di informazioni, punti di vista o opinioni presenti su questo sito. Prima di intraprendere decisioni di investimento, invitiamo gli utenti a leggere la documentazione regolamentare sempre disponibile per legge sul sito dell'emittente ed ottenere una consulenza professionale.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
