Rete unica. Attesa per i primi di settembre l’offerta di Macquarie su Open Fiber


Prende velocità la partita per la costituzione della rete unica con Tim, che sarebbe facilitata dall’uscita di Enel da Open Fiber. Rally di Tim in Borsa e analisti positivi sul futuro del deal.


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Fermento sul deal in attesa del cda di lunedì

Mancano pochi giorni al cda di Tim, previsto per il prossimo 31 agosto, ma gli aggiornamenti sul deal si susseguono a cadenza quotidiana. Secondo quanto riporta oggi Il Sole 24Ore, già ai primi di settembre il fondo infrastrutturale australiano Macquarie potrebbe presentare un’offerta vincolante per il 50% di Open Fiber. La valutazione è di 7,7 miliardi (6 miliardi di equity, il resto di debito). OF è un operatore wholesale only nel mercato italiano di infrastrutture di rete. Nasce per realizzare un’infrastruttura a banda ultra larga (Bul) interamente in fibra ottica Ftth (Fiber To The Home) in tutto il Paese e si configura come l’alternativa a Tim.

Le mire di Macquarie su OpenFiber risalgono a giugno e da allora ha preso velocità la partita per la costituzione della rete unica con Tim, che sarebbe facilitata dall’uscita di Enel da Open Fiber (di cui detiene il 50% mentre l’altro 50% è in mano a Cdp).

La conferma dell’offerta di Macquarie dunque rafforza la prospettiva di una rete in fibra ottica italiana con una governance adeguata e sotto la regia del ministero delle Finanze.

Cdp in FiberCop?

Ieri l’agenzia Reuters ha avanzato l’ipotesi di un ingresso di Cdp anche in FiberCop (la rete secondaria di Tim) rilevando fino al 19% della società che dovrebbe nascere dallo scorporo da Telecom. Secondo gli analisti, però, sarebbe poco plausibile un’esposizione di Cdp prima dello scorporo dal momento che detiene già il 50% di OpenFiber e il 10% di Tim.

Continua il rally di Tim a Piazza Affari

Le notizie di questi giorni mettono le ali al titolo Tim, anche oggi in rally a Piazza Affari dove segna +2,24% a metà mattina. In frazionale rialzo anche Enel (0,33%). In attesa di maggiori dettagli sul perimetro effettivo della rete unica, gli analisti di Equita ribadiscono il giudizio «molto positivo» sul deal, e ipotizzano una creazione di valore per Tim compresa tra 7 e 14 centesimi, in funzione del valore riconosciuto a OpenFiber compreso tra 5 e 7-8 miliardi. Mediobanca Securities invece conferma rating outperform e tp di 0,68 euro per azione su Tim.

L’avvicinamento di Tiscali al deal e i malumori dei competitor

È di ieri invece la notizia della firma di un accordo commerciale tra Tim e Tiscali. L’accordo potrebbe rappresentare un primo tassello per l’ingresso della società sarda nell’azionariato di Fibercop. Sempre ieri sono emerse le critiche degli amministratori delegati di Vodafone Italia, WindTre e SKY al piano del governo per la creazione di una rete broadband unica sotto il controllo di Tim. Critiche affidate a una lettera congiunta inviata lo scorso 11 agosto ai ministri Gualtieri e Patuanelli. I tre sono stati convocati questa mattina dai due ministri per ascoltare il loro parere sul progetto.

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