Ridurre l'impatto ambientale dell'e-commerce conviene
L’incredibile crescita dell'e-commerce in tempi di pandemia comporta un costo per l'ambiente sotto forma di un aumento dei rifiuti legati agli imballaggi e delle emissioni generate dai mezzi di trasporto. In diverse parti del mondo, alcune aziende stanno usando la creatività per trovare soluzioni al problema.
A cura di Sumant Wahi, Jon Guinness, James Hickling, Adnan Siddique (Fidelity)
La plastica non è fantastica
Gli impatti ambientali dell'e-commerce, con l'insaziabile propensione dei consumatori per consegne sempre più rapide, cominciano a preoccupare. Anche se siamo ancora nelle fasi iniziali della transizione da offline a online (l'e-commerce globale attualmente rappresenta il 17% del mercato retail), il progressivo aumentare dell’e-commerce, con i suoi rifiuti da imballaggi e le emissioni, diventerà un tema sempre più critico. Lo sostengono gli analisti di Fidelity Sumant Wahi, Jon Guinness, James Hickling e Adnan Siddique, che notano come durante la pandemia sia cresciuta la propensione ad acquistare merci al dettaglio online. Tra gli effetti negativi correlati, particolarmente rilevante è il destino degli imballaggi: “La domanda globale di imballaggi a bolle d'aria dovrebbe aumentare di USD 1,16 miliardi tra il 2020 e il 20242, e secondo alcune stime gli imballaggi in plastica a bolle d'aria utilizzati per consegne Amazon nel 2019 sarebbero sufficienti per compiere il giro della Terra ben 500 volte”. Materiali da confezionamento che finiscono per inquinare le acque di tutto il mondo, con effetti negativi su riserve idriche, terreni, piante e fauna selvatica.
Generazione di rifiuti in plastica per settore, 2018
Le ricadute negative
Alternativa alla plastica, la carta. Riciclabile, meno tossica della plastica per l'ambiente, ma comunque con impatti negativi. “L'industria della carta e della cellulosa è il primo consumatore industriale di acqua nel mondo sviluppato e l'inquinamento prodotto dagli scarichi delle cartiere minaccia le forme di vita acquatiche oltreché la salute umana in alcuni paesi”, spiega il team di analisti. Anche se il riciclo consente di ridurre l'uso di fibre vergini, serve circa il 25% di fibra vergine anche per produrre carta riciclata.
Inoltre, con l'impennata della domanda durante la pandemia è salito il prezzo del cartone riciclato per gli imballaggi al punto che per molti distributori retail potrebbe non essere più conveniente utilizzarlo.
Il prezzo del cartone riciclato è salito alle stelle durante la pandemia
Altro tasto dolente, è l’aumento dei mezzi di trasporto sulle nostre strade. Secondo le stime formulate nel 2020 dal World Economic Forum, in uno scenario di "normale attività economica" il numero di veicoli per le consegne di merci nelle 100 principali città del mondo sarebbe aumentato del 36% nel corso del decennio, con un incremento delle emissioni di CO2 pari al 32% e della congestione pari al 21%4. Data la crescita dell'e-commerce registrata nell'ultimo anno, è probabile che queste cifre siano sottostimate.
Come affrontare il problema dell'e-commerce
Soluzioni per imballaggi
La sensibilità dei consumatori sui temi ambientali sta aumentando, e con essa necessità di adottare sistemi di imballaggio sostenibili.
Dal 2008 i programmi di Amazon basati sul Frustration-Free Packaging sono studiati per generare meno rifiuti: non prevedono gusci in plastica, chiusure con fili o lacci e altri elementi di imballaggio superflui. L’iniziativa di Amazon ha inaugurato una collaborazione con vari marchi per eliminare materiali superflui lungo le catene di fornitura e progettare imballaggi più sostenibili. “Il programma Ship in own container incoraggia le società partner a rendere i propri imballaggi più idonei alla spedizione, mentre l'iniziativa Shipment Zero è finalizzata ad azzerare le emissioni nette di carbonio per la metà delle spedizioni Amazon entro il 2030”, commentano gli analisti di Fidelity.
Il modello Amazon è stato copiato anche da altre aziende operative su scala regionale: Coupang, principale piattaforma di e-commerce della Corea, ha introdotto un modello di packaging leggero per alcuni prodotti e raccoglierà gli imballaggi usati per avviarli al riciclo. Dal 2018 all'inizio del 2020, ha ridotto di oltre il 60% il volume degli imballaggi e dimezzato le distanze di consegna accelerando contestualmente i tempi. I suoi contenitori "salvafreschezza" per generi alimentari consentono ai clienti di scegliere confezioni riutilizzabili o borse frigo che devono poi essere restituite.
Riduzione delle emissioni
Pubblicare i dati relativi alla propria impronta di carbonio serve a comunicare agli investitori quale sia il proprio profilo di emissioni. “Uber, ad esempio, calcola le emissioni prodotte considerando il chilometraggio del singolo conducente, le dimensioni del motore e i tempi di inattività. Richiede inoltre che i conducenti utilizzino soltanto veicoli ibridi o elettrici e ha lanciato prodotti ad alimentazione elettrica e e-bike dockless. In alcune città, Uber ha previsto un piccolo supplemento destinato a finanziare il conseguimento dell'obiettivo emissioni zero in Europa, Stati Uniti e Canada entro il 2030 e, a livello globale, entro il 2040”.
Iniziative da parte dei governi
Nel caso in cui le imprese di e-commerce badino più ad accrescere la quota di mercato che a gestire i propri impatti ambientali, le autorità di regolamentazione e i governi possono prendere l'iniziativa.
“L'innovazione di Coupang in Corea dimostra il ruolo di leadership che stanno assumendo gli operatori asiatici nel promuovere la sostenibilità dell'e-commerce. Il governo di Taiwan ha instaurato una collaborazione con le quattro piattaforme principali per produrre imballaggi più ecocompatibili, facilitandone anche la restituzione”, spiegano gli analisti.
In India, dove è stato vietato l'uso di imballaggi e monouso, Amazon si è impegnata a dismettere completamente l'uso di materiali in plastica usa e getta.
Gli imballaggi sostenibili fanno bene a tutti
Anche gli investitori svolgono un ruolo importante, spingendo le aziende ad assumersi la responsabilità dei propri sistemi di consegna.
“Risolvere il problema dei rifiuti da imballaggi e delle emissioni legate alle consegne non è un gioco a somma zero: possono esserci vantaggi reciproci tanto per l'ambiente quanto per le società. Se un modello di business nel settore dell'e-commerce è progettato in funzione della sostenibilità, può dare risultati positivi sia in termini economici che di rispetto ambientale” conclude il team di analisti.
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