Rimbalzo dopo il crollo

08/04/2025 06:15

Stamattina in Asia il Nikkei di Tokyo si avvia a chiudere in rialzo del 5%. Le borse dell’Europa dovrebbero salire in apertura, future del Dax +1,5%. Gli Stati Uniti hanno imposto il livello massimo di dazi sulle merci importate, ma le autorità sperano di ridurlo attraverso negoziati con i partner, ha affermato il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent.

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Al termine di una seduta di violentissimi movimenti dei prezzi, Wall Street ha chiuso con il Nasdaq appena sopra la parità e l’S&P500 in calo dello 0,2%: l’indice di riferimento della borsa degli Stati Uniti è passato in meno di un’ora da un ribasso di quasi il 5% a un rialzo del 3%, anche a causa di una notizia, rivelatasi poi falsa, di uno stop della Casa Bianca sui dazi. Per trovare un cambio di direzione così repentino all’interno di una seduta si deve tornare al 2010.

STATI UNITI IN RECESSIONE

I mercati azionari sembrano volersi assestare, dopo il crollo, ma intanto, ”il più grande aumento delle tariffe nella nostra vita sembra pronto ad essere messo in atto a breve”, osservava stanotte Jonathan Pingle, economista di UBS.

"Le tariffe potrebbero essere negoziate, o magari potrebbero anche essere ridotte a pezzi. Tuttavia, se la maggior parte di esse rimarrà in vigore anche solo per nove mesi, una parte significativa dell'impatto economico sarà già in corso. Inoltre, non abbiamo modo di prevedere quale paese farà qualche concessione e non sappiamo quando”.

A causa della nuova tornata di dazi voluti da Donald Trump, gli Stati Uniti "cadranno in recessione quest'anno". E' quanto hanno stimato gli analisti di JPMorgan in una nota. Anche altre società di analisi hanno rivisto al ribasso le previsioni per l'economia Usa.

”Il cambiamento nella politica commerciale è stato radicale, con tariffe che hanno superato di gran lunga quelle implementate durante il primo mandato di Donald Trump", ha affermato JPMorgan, spiegando che "l'aliquota tariffaria media e' aumentata di oltre 20 punti percentuali, ovvero 10 volte di piu' rispetto a quanto fatto durante il suo primo mandato”.

BESSENT APRE AL NEGOZIATO

Gli Stati Uniti hanno imposto il livello massimo di dazi sulle merci importate, ma le autorità sperano di ridurlo attraverso negoziati con i partner, ha affermato il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent.

"Per i Paesi che non reagiscono, siamo al livello massimo delle tariffe, e spero che attraverso buoni negoziati vedremo i livelli scendere", ha detto Bessent in un'intervista con Fox Business. "Ma questo dipenderà dagli altri Paesi", ha sottolineato.

Il segretario al Tesoro ha dichiarato di ritenere i nuovi dazi come il punto di partenza per negoziazioni che potrebbero durare diversi mesi. "Forse quasi 70 Paesi hanno contattato la Casa Bianca per negoziare sulle imposte", ha detto Bessent a Fox, incluso il Giappone, il cui primo ministro Ishiba ha parlato oggi con Trump. Bessent si aspetta che proprio il Giappone "ottenga la priorità" nei negoziati in quanto si è seduto rapidamente al tavolo. ”Sarà un aprile, un maggio, forse un giugno impegnativo", ha aggiunto.

C’E’ STATO UN VERTICE A MAR A LAGO

Nelle ultime ore, Donald Trump ha continuato a minacciare, ma ha anche detto che i dazi potrebbero essere oggetto di negoziati. Fonti informate hanno detto a Politico che il segretario al Tesoro Scott Bessent è volato in Florida domenica per convincere Donald Trump a cambiare il messaggio sui dazi, focalizzandolo sulla possibilità di raggiungere accordi commerciali favorevoli, al fine di evitare di rischiare un ulteriore crollo del mercato azionario. Secondo la ricostruzione Bessent, che è atterrato con il presidente alla Casa Bianca sul Marine One domenica sera, ha detto al presidente che le Borse sarebbero rimaste in pericolo a meno che non avesse iniziato a porre maggiore enfasi sulla conclusione di accordi con altri paesi. Il messaggio al tycoon del segretario al Tesoro, secondo le fonti, è stato: i mercati continueranno ad affondare se non provi a ricalibrare, non bisogna abbandonare il piano ma devi parlare di negoziati e di quale sia il risultato finale che vuoi raggiungere”.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice Dax di Francoforte +1,5%.

EUROPA: DAZI AL 25% MA NON SUBITO

Ieri Trump è tornato ad attaccare: ”L'Unione Europea - ha detto Trump - è stata molto, molto cattiva con noi. Non prendono le nostra macchine come il Giappone, non prendono i nostri prodotti agricoli, non prendono praticamente niente, però mandano milioni di auto ogni anno: Mercedes Benz, Volkswagen, Bmw". Trump ha ribadito che il rapporto "deve essere giusto, reciproco. Abbiamo un deficit con l'Unione Europea di 350 miliardi e scomparirà presto".

"E una delle ragioni - ha continuato - uno dei modi con cui sparirà facilmente e velocemente è che dovranno comprare da noi l'energia, perchè noi ne abbiamo bisogno. Dovranno comprarla da noi".

L’Unione Europa ha pronta la risposta agli Stati Uniti, dazi fino al 25% sulle merci in arrivo. La lista dei prodotti americani che l'Ue è in procinto di colpire è contenuta in un allegato di 66 pagine nelle quali sono elencate le categorie dei beni: l’Ansa l’ha visionata. La tempistica, tuttavia, resta ancora non delineata in maniera definitiva. Domani la lista sarà votata e, salvo clamorosi colpi di scena, approvata.

A quel punto, da un punto di vista legale, le tariffe sarebbero formalizzate il 15 aprile. Sui tempi della loro applicazione, tuttavia, resta qualche incertezza. Secondo fonti qualificate vicine al dossier è possibile che buona parte dei dazi Ue abbia effetto a partire dal 16 maggio ma un’altra tranche potrebbe slittare al primo dicembre. Lo slittamento a dicembre renderebbe così la risposta della Commissione certamente più morbida, allargando i tempi di un possibile negoziato.

In Asia Pacifico salgono quasi tutte le borse. Indice Nikkei di Tokyo +5%: il segretario al Tesoro degli Stati Uniti ha detto ieri che il Giappone potrebbe avere la priorità nel negoziato sui dazi.

Hang Seng di Hong Kong +0,5%. Shanghai Composite +0,4%. La Cina ha allentato la sua stretta sullo yuan, indebolendo il suo tasso di riferimento giornaliero oltre il livello di 7,20 per dollaro, il più debole dal settembre 2023.

PETROLIO

Greggio tipo Brent a 65 dollari il barile, +1%. Il presidente Usa, Donald Trump, ha annunciato che gli Stati Uniti sabato daranno il via a "negoziati diretti" con l'Iran sul suo programma nucleare. I colloqui saranno "quasi al massimo livello", ma se fallissero, ha poi avvertito, la Repubblica islamica "si troverebbe nei guai”.

Trump ha fatto l'annuncio durante l'incontro alla Casa Bianca con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha indirettamente appoggiato l’iniziativa di Washington: "Siamo uniti nell'obiettivo che l'Iran non ottenga armi nucleari". "Se puo' essere fatto diplomaticamente, in modo completo, come e’ stato fatto in Libia, penso che sarebbe una buona cosa", ha aggiunto.

TITOLI

Stellantis ha chiesto a McKinsey valutazioni su Alfa Romeo e Maserati alla luce dei recenti dazi Usa. Lo ha affermato un portavoce dei due marchi, i quali lavorano ai loro piani di sviluppo sotto il responsabile Santo Ficili. Bloomberg aveva inizialmente riportato che Stellantis ha chiesto una consulenza strategica a McKinsey su Maserati e Alfa, incluse opzioni per il futuro dei due brand.

Eni sta valutando nuove possibili cessioni di attività upstrem dopo il recente accordo con Vitol in Africa.

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