Rischio shutdown USA ma il sentiment di Wall Street resta positivo

Rischio shutdown USA ma il sentiment di Wall Street resta positivo

La politica statunitense è impegnata ad evitare il blocco temporaneo delle attività amministrative federali che avviene quando il Congresso non approva in tempo la legge di bilancio o i provvedimenti di rifinanziamento necessari per tenere aperte le attività governative.

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Wall Street oggi

Inizio di settimana con possibile apertura positiva per Wall Street nonostante il rischio di shutdown per il bilancio degli Stati Uniti.

I future sul Nasdaq guadagnano mezzo punto percentuale, mentre i contratti sullo S&P500 (+0,40%) e quelli sul Dow Jones (+0,30%) seguono in scia positiva.

Il dollaro cedo nei confronti dell’euro con la coppia EUR/USD sale a 1,1740 mentre l’indice del dollaro scende a 97,94 (-0,20%). Bitcoin in recupero (+2%) a 112 mila dollari.

Dal fronte delle materie prime, l’oro tocca nuovi record e il prezzo spot sale a 3.831 dollari l’oncia, mentre il petrolio scende sulle ipotesi di nuovi aumenti della produzione dell’Opec+: Brent a 68 dollari e greggio WTI 64,40 dollari al barile.

Rischio shutdown

Uno shutdown, ovvero il blocco temporaneo delle attività amministrative federali che avviene quando il Congresso non approva in tempo la legge di bilancio o i provvedimenti di rifinanziamento necessari per tenere aperte le attività governative, rimane possibile entro mercoledì di questa settimana, lasciando incerta la pubblicazione da parte del governo di alcuni dati economici chiave in agenda per i prossimi giorni

Nelle prossime ore Trump incontrerà i principali leader del Congresso qualora i due partiti non riuscissero a raggiungere un accordo su un disegno di legge di spesa a breve termine. Il disegno di legge finanzierebbe il governo solo fino a metà novembre e dovrà essere approvato entro il 1° ottobre.

"Se si verifica uno shutdown e il Bureau of Labor Statistics non può pubblicare i dati sull'occupazione o sull'inflazione, il taglio di ottobre dei tassi di interesse rischia di essere rinviato", ha scritto Thomas Simons, capo economista statunitense di Jefferies.

L'amministrazione Trump ha anche minacciato di licenziare definitivamente alcuni dipendenti di alcune agenzie federali in caso di esaurimento dei fondi, una mossa che potrebbe portare a un'impennata delle richieste di sussidio di disoccupazione per ottobre.

"Siamo in un territorio inesplorato, in una certa misura, quindi è troppo presto per dire quale potrebbe essere l'impatto finale", ha aggiunto Simons.

Se lo slancio odierno sui mercati è "guidato da un contesto di prospettive di crescita ottimistiche, insieme alle aspettative di una Fed più accomodante", secondo Ulrich Urbahn, responsabile della strategia multi-asset e della ricerca presso Berenberg, "potrebbero esserci effetti negativi se la chiusura dovesse protrarsi per un periodo più lungo, il che non rappresenta il nostro scenario di base".

Verso i dati macro

Gli analisti ritengono che le recenti revisioni negative e il calo dei dati sull'occupazione aumenteranno la posta in gioco per il report sull'occupazione previsto per venerdì, fondamentale per dare un quadro economico alla Fed e quindi per le previsioni sui tagli dei tassi di interesse che hanno contribuito a trainare i mercati.

Il rapporto sulle buste paga di venerdì dovrebbe mostrare che l'economia statunitense ha creato 50.000 posti di lavoro a settembre, in linea con la media degli ultimi tre mesi. Il tasso di disoccupazione dovrebbe mantenersi stabile al 4,3%.

Martedì, il rapporto JOLTS dovrebbe mostrare un calo delle offerte di lavoro, mentre i dati di mercoledì sulle assunzioni aziendali dovrebbero confermare un ulteriore rallentamento. Intanto, oggi interverranno i responsabili delle politiche della Fed, tra cui Christopher Waller, Alberto Musalem e Raphael Bostic.

"Potremmo essere destinati a una notevole volatilità attorno a questi dati in futuro, poiché il tasso di pareggio sembra ora attestarsi intorno o al di sotto delle 50.000 unità al mese", ha scritto Jim Reid, responsabile globale della ricerca macroeconomica e della strategia tematica di Deutsche Bank AG. "Non siamo realmente condizionati dal fatto che i dati negativi rientrino in quel margine di errore, quindi le reazioni a tali dati potrebbero non essere razionali", conclude Reid.

Notizie societarie e pre market USA

Occidental Petroleum (+1%): sta negoziando la vendita della sua divisione OxyChem, una transazione che potrebbe valutare l'unità almeno 10 miliardi di dollari, secondo quanto riferito ieri dal Financial Times.

Canopy Growth (+20%), Tilray Brands (+20%) e Aurora Cannabis (+13%): il settore dei produttori di prodotti a base di marijuana salgono dopo un post sui social media del presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il fine settimana che suggeriva potenziali benefici per la salute derivanti dall'uso del cannabidiolo.

Enanta Pharmaceuticals (-13%): il suo trattamento sperimentale contro l'RSV della società non riesce a raggiungere l'obiettivo principale di ridurre il tempo necessario per ridurre la gravità di alcuni sintomi.

USA Rare Earth (+5%): acquisirà il produttore di metalli di terre rare LCM, con sede nel Regno Unito, per 100 milioni di dollari in contanti e 6,74 milioni di azioni ordinarie.

Raccomandazioni analisti

Apple

JP Morgan: buy e prezzo obiettivo sempre a 280 dollari.

Jefferies: neutral e target price confermato a 205,82 dollari.

Amazon

HSBC: buy e prezzo obiettivo alzato da 256 a 260 dollari.

Nvidia

Jefferies: buy e target price incrementato da 205 a 220 dollari.

Nike

UBS: neutral e prezzo obiettivo ancora a 71 dollari.

Boeing

UBS: buy e target price ribadito a 280 dollari.

RBC: buy e prezzo obiettivo invariato a 250 dollari.

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