Date riunioni BoJ 2026: prossima riunione Bank of Japan

Quando si terranno, nel 2026, le prossime riunioni della Bank of Japan? La Banca del Giappone decide sui tassi otto volte l’anno, nel corso delle riunioni di politica monetaria che si svolgono all’incirca ogni sei settimane. In ciascun appuntamento il board valuta se aumentare, ridurre o lasciare invariati i tassi di interesse, con un obiettivo preciso: guidare l’andamento dell’economia giapponese, tenere sotto controllo l’inflazione, sostenere la crescita e mantenere stabile lo yen.

Le riunioni si articolano su due giornate consecutive, al termine delle quali vengono comunicate al mercato le decisioni della banca centrale, accompagnate dalle dichiarazioni del governatore Kazuo Ueda.

Di seguito il calendario 2026 delle riunioni di politica monetaria della Bank of Japan. I meeting contrassegnati con un asterisco (*) prevedono anche la pubblicazione dell’Outlook Report, il rapporto trimestrale con le previsioni macroeconomiche dell’istituto.

• 22-23 gennaio 2026 *
• 18-19 marzo 2026
• 27-28 aprile 2026 *
• 15-16 giugno 2026
• 30-31 luglio 2026 *
• 17-18 settembre 2026
• 29-30 ottobre 2026 *
• 17-18 dicembre 2026

La Banca del Giappone comunica le decisioni di politica monetaria al termine di riunioni che si svolgono su due giorni.. L’orario non è prestabilito, ma in genere l’annuncio viene diffuso tra le 11:45 e le 13:00 ora giapponese, cioè tra le 3:45 e le 05:00 del mattina in Italia.

Si tratta comunque di fasce indicative, che possono variare in base all’andamento del meeting. Per seguire in tempo reale gli aggiornamenti ufficiali, il suggerimento è di monitorare direttamente il sito della BoJ.

Durante i meeting, il board della BoJ definisce le linee guida della politica monetaria giapponese analizzando diversi strumenti:

• Tassi di sconto e di prestito di base
• Coefficienti di riserva obbligatoria
• Operazioni di mercato aperto
• Eventuali misure straordinarie, come l’acquisto di titoli
• Scenario economico del Paese e aspettative d’inflazione

L’approccio della BoJ è spesso orientato a politiche espansive, con l'obiettivo di stimolare crescita e inflazione in un contesto strutturalmente debole.

Il Policy Board è l’organo decisionale della banca centrale giapponese ed è composto da 9 membri, tutti con diritto di voto:

• Governatore: Kazuo Ueda (in carica fino all’8 aprile 2028)
• Vice governatori: Shinichi Uchida e Ryozo Himino (entrambi in carica fino al 19 marzo 2028)
• Membri esterni: Asahi Noguchi, Junko Nakagawa, Takata Hajime, Naoki Tamura, Koeda Junko e Masu Kazuyuki.

Tutti i membri sono nominati dal governo giapponese e approvati dal parlamento. Le decisioni vengono prese a maggioranza.

La Banca del Giappone comunica le sue decisioni sui tassi d’interesse al termine delle riunioni di politica monetaria. L’orario preciso non è sempre indicato ufficialmente, ma in genere l’annuncio arriva tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio, ora giapponese. Per chi segue dall’Europa, questo si traduce nelle primissime ore del mattino, a causa del fuso orario.

Oltre alla decisione sui tassi, nei giorni successivi la BoJ pubblica tre documenti fondamentali per comprendere l’orientamento della banca centrale:

• Outlook Report – La sezione “The Bank’s View” viene diffusa subito dopo il meeting, mentre il testo completo è disponibile il giorno lavorativo seguente alle 14:00 JST. È pubblicato quattro volte l’anno il 23 gennaio 2026, 28 aprile 2026, 31 luglio 2026 e 30 ottobre 2026.
• Summary of Opinions – Esce alle 08:50 JST, circa sei giorni lavorativi dopo la riunione, e sintetizza le opinioni espresse dai membri del board. Per il 2026, le date previste sono: 2 febbraio, 30 marzo, 12 maggio, 24 giugno, 10 agosto, 1 ottobre, 10 novembre e 28 dicembre.
• Verbali (MPM Minutes) – Sono pubblicati alle 08:50 JST, con un ritardo di circa due mesi rispetto al meeting di riferimento. Le date già programmate sono: 25 marzo, 7 maggio, 19 giugno, 5 agosto, 28 settembre, 5 novembre e 23 dicembre. La data relativa al meeting di dicembre sarà annunciata successivamente.

Quando la Banca del Giappone taglia i tassi d’interesse, lo yen tende a indebolirsi. Questo rende le esportazioni più competitive, stimola la spesa e rilancia gli investimenti. Il risultato? Inflazione in risalita e mercati azionari spesso in recupero.

Ma non è tutto positivo: i margini delle banche si assottigliano, i rendimenti per i risparmiatori si riducono e aumenta il rischio di bolle speculative, soprattutto nel settore immobiliare.

Un rialzo dei tassi da parte della BoJ rende il credito più costoso. Famiglie e imprese tendono a ridurre consumi e investimenti, contribuendo così a raffreddare l’inflazione. Allo stesso tempo, lo yen tende a rafforzarsi, con un impatto negativo sulla competitività delle esportazioni. Anche la Borsa, il settore immobiliare e gli utili aziendali possono risentirne, penalizzati da costi di finanziamento più elevati.