Robinhood, dalla foresta di Sherwood a Wall Street.


Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, la società, che ha chiuso il 2020 con un utile netto di 7 milioni di dollari, starebbe puntando a una valutazione di 40 miliardi di dollari.


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Cosa pensa Robin Hood, quello vero

La piattaforma di trading Robinhood si quota in Borsa. Chissà cosa ne pensa il vero, Robin Hood, l’eroe che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Lo faceva con arco e freccia non con una piattaforma di trading, dove, chi ha qualche esperienza di mercati, è molto simile a una foresta con il solito parco buoi allettato dalle Borse sui massimi e da prodotti con leve finanziare assurde.

Il boom di Robinhood è stato alimentato dai lockdown con le chiusure delle scommesse soprattutto sportive. Milioni di americani chiusi in casa, alcuni con sussidi alla disoccupazione che talvolta superavano i normali stipendi, eccitati dai record di Wall Street (surriscaldata dal denaro facile della Fed) si sono dati al trading. Aggiungeteci un po’ di leva finanziaria e il miracolo è fatto.

A guadagnarci qualcosa è stato qualche “povero” contagiato dalla carica degli investitori retail che spopolava sui canali social come Reddit. A diventare ricchi i due fondatori di Robinhood, Vlad Tenev e Baiju Bhatt, ex coinquilini nei college della Stanford University, l’università che ha forgiato diversi miliardari del mondo tech americano.

Tenev e Bhatt hanno fatto proprio come Robin Hood, si sono tagliati lo stipendio del 90%, portandolo a 34.248 dollari all'anno. La cifra corrisponde al salario medio di un lavoratore americano nel 2019 e si tratta dell'ennesimo segno della filosofia della società di “voler democratizzare la finanza”. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, Tenev, l'amministratore delegato di Robinhood, e Bhatt, però, possiedono ciascuno quote del valore di almeno un miliardo. I loro patrimoni, inoltre, potrebbero diventare molte volte più grandi quando le azioni cominceranno ad essere scambiate al Nasdaq.

Robinhood, l'app per il trading online senza commissioni, si quoterà al Nasdaq sotto il simbolo “Hood”. Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, i due eroi starebbe puntando a una valutazione di 40 miliardi di dollari. Una volta presentati i documenti alla Sec, servono in genere uno o due mesi prima del debutto in Borsa.

I numeri di Robinhood

Robinhood ha chiuso il 2020 con un utile netto di 7 milioni di dollari su ricavi per 959 milioni. La società ha perso 1,4 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2021, secondo il documento S-1 presentato alla Sec, con ricavi di 522 milioni di dollari, in rialzo del 309% rispetto al primo trimestre del 2020. Nel prospetto c'è scritto che il numero di utenti con un account bancario collegato sono 18 milioni, in rialzo del 151% rispetto ai 7,2 milioni del 2020. Gli asset gestiti sono cresciuti in un anno da 19,2 miliardi a circa 80 miliardi.

La sanzione

Martedì la società ha patteggiato con le autorità americane. Robinhood si è impegnata a pagare 70 milioni di dollari per risolvere la disputa con cui è accusata, fra l'altro, di aver ingannato i consumatori e di non avere effettuato adeguati controlli alla sua tecnologia che si sono poi tradotti in danni per i clienti. Spesso quando si gioca a guardie e ladri non si capisce più chi sono i buoni dai cattivi. 

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