Robinhood sull'ottovolante: crollo del 27% dopo un esordio spumeggiante a Wall Street

Continuano i forti movimenti a New York del titolo Robinhood, la app di trading azionario da poco sbarcata a Wall Street. Nella sola seduta di ieri, infatti, le azioni della società hanno ceduto oltre il 27% tornando a quota 50 dollari, dopo essere stata protagonista di un rally con il quale aveva raddoppiato le sue quotazioni in sole 4 sedute, arrivando a toccare un massimo di 70 dollari della seduta di giovedì.

Già al suo esordio, Robinhood aveva mostrato una forte volatilità, dopo aver aperto gli scambi al prezzo IPO di 28 dollari, per poi muoversi in un intervallo tra i 33,35 e i 38 dollari, prima di chiudere a 34,82 dollari, in leggero calo.

Le vendite potrebbe interrompersi nella giornata di oggi, vista la crescita superiore al 3% delle azioni della società dopo poco meno di un'ora dall'avvio del pre-market USA odierno, anche i forti scossoni potrebbero continuare al suono della campanella di Wall Street.

Robinhood ha presentato alla Securities and Exchange Commission (SEC), la Consob americana, un prospetto preliminare via modulo S-1 per un'offerta massima di 97,876 milioni di azioni ordinarie di Classe A.

Il prezzo delle azioni era stato fissato dalla società a 35,12 dollari ciascuna, quota inferiore sia ai valori IPO che a quelli di mercato, per un totale massimo di 3,44 miliardi di dollari di controvalore ed equivalente a poco più del 5% della capitalizzazione prima dell'annuncio.

Queste azioni saranno offerte dagli azionisti venditori a seguito della conversione automatica di alcune obbligazioni convertibili da loro detenute in relazione all'offerta pubblica iniziale, mentre le obbligazioni convertibili erano state emesse dalla società nel corso di una precedente operazione di collocamento privato, prima dell'IPO.

Dalla società hanno chiarito che non otterranno proventi dalla vendita delle azioni e gli azionisti potranno vendere alcune o tutte le azioni offerte.

New Enterprise Associates sarà autorizzata a vendere il numero massimo di azioni, pari a circa il 10,4% del capitale; a seguito dell’offerta, soltanto Andreessen Horowitz, D1 Master Holdco I e Thrive Capital, fra gli azionisti venditori, deterranno oltre l’1% delle quote.

L'operazione di vendita di azioni, spiegano alcuni esperti, potrebbe essere tra le cause di questo crollo arrivato nella giornata di ieri, ma il dubbio sulle cause che hanno portato forti movimenti resta. “Non è normale che un titolo di quelle dimensioni si muova così velocemente, penso che scoraggerebbe gli investitori istituzionali”, spiega alla CNBC John Heagerty di Atlantic Equities, che conferma il suo target price sul titolo a 65 dollari. Secondo Heagerty, il titolo Robinhood resta “su un solido cammino di crescita che lo rende allettante per gli investitori growth”.

Gli esperti dell'agenzia credono che “la crescita dei suoi utenti continuerà, dopo il successo del referral program e dell'appeal del prodotto nel suo target demografico” composto da giovani attratti dall'offerta 'gratuita' del servizio di trading dell'applicazione Robinhood.

Inoltre, da Atlantic puntano anche sulla prospettiva dei ricavi della società generati per utente: “sebbene Robinhood abbia registrato un [tasso di crescita annua composito] dei ricavi triennali del 169%, vediamo la possibilità che l’azienda ampli ulteriormente il suo portafoglio prodotti”.

A credere nella società troviamo anche il fondo Ark Invest di Cathie Wood, famoso anche per il sostegno a Tesla, il quale ha recentemente aggiunto 1,85 milioni di azioni alla sua posizione in Robinhood, secondo quanto riportato da Forbes. In totale, la sua azienda ora possiede circa 3,15 milioni di azioni, per un valore di quasi 150 milioni di dollari entro la chiusura di martedì.