Ryanair ancora in perdita: prenotazioni colpite dalla variante Omicron
La compagnia aerea ha segnalato un trimestre caratterizzato da 96 milioni di perdite a causa del rallentamento del traffico aereo nel periodo tra Natale e Capodanno.
Ryanair in calo
Titolo Ryanair in difficoltà alla borsa di Francoforte dopo la diffusione della trimestrale arrivata oggi prima dell’apertura dei mercati.
Le azioni della compagnia aerea, delistate da Londra lo scorso dicembre, arrivano a cedere oltre il 3% alla borsa tedesca, scendendo a 16,38 euro dopo circa due ore di contrattazioni.
La trimestrale Ryanair
Oggi la compagnia low cost ha riportato una perdita pari a 96 milioni di euro nel corso degli ultimi tre mesi del 2021, anche se i ricavi totali sono aumentati di oltre il 330% a 1,47 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le perdite risultano in linea con il consenso di un sondaggio di analisti diffusi dalla stessa azienda che prevedevano un rosso di 101 milioni di euro, mentre nello stesso periodo del 2020 aveva perso 306 milioni.
Positivi gli utili negli ultimi tre mesi del 2021, anche se “l’improvvisa comparsa della variante Omicron e l'isteria mediatica che ha generato hanno costretto molti governi europei a reimporre le restrizioni di viaggio nel periodo che ha preceduto il Natale, il che ha notevolmente indebolito le prenotazioni e le tariffe di Natale e Capodanno”, commentava l'amministratore delegato Michael O'Leary.
A dicembre, infatti, il traffico aereo è rallentato a soli 9,5 milioni di passeggeri, con un fattore di carico inferiore dell’81%, risultato nettamente inferiore all’obiettivo previsto di 11 milioni.
Le previsioni per l’anno finanziario
Il periodo difficile per Ryanair potrebbe continuare anche nell’ultimo trimestre dell’anno finanziario che termina il 31 marzo. La società, infatti, prevede perdite nel periodo comprese tra i 250 milioni e i 450 milioni di euro.
“Mentre le prenotazioni recenti sono migliorate, in seguito all'allentamento delle restrizioni di viaggio, la curva di prenotazione rimane molto tardiva e ravvicinata, quindi il traffico del quarto trimestre richiede una significativa stimolazione dei prezzi a prezzi più bassi”, sottolineava Michael O'Leary, secondo il quale la prospettiva per il quarto trimestre rimane “enormemente incerta”.
Per l’intero anno finanziario, inoltre, la società confermava le sue attese inferiori a 100 milioni di passeggeri. “Vorremmo avvertire tutti gli azionisti di aspettarsi ulteriori interruzioni da Covid prima che noi qui in Europa e nel resto del mondo possiamo finalmente dichiarare alle nostre spalle la crisi da coronavirus”, ha aggiunto il Ceo.
“Ci auguriamo che lo slancio dei richiami dei vaccini di richiamo in tutta Europa nelle ultime settimane e la crescente evidenza che Omicron è meno virulenta di altre varianti consentiranno ai governi dell'UE di rimuovere le restrizioni di viaggio e ripristinare la fiducia dei consumatori nei viaggi aerei all'interno dell'UE con largo anticipo rispetto a Pasqua e al picco della stagione estiva 2022”, concludeva O’Leary.
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