Ryanair, record di passeggeri e previsioni di un’estate positiva
La compagnia irlandese ha registrato un utile record nel trimestre e resta cautamente ottimista sulla possibilità di un aumento degli utili nei prossimi 12 mesi, grazie anche ad una domanda estiva particolarmente robusta.
Ryanair torna all’utile
Al ritorno all’utile nel suo anno finanziario 2022-2023, per Ryanair si aggiunge il record di passeggeri, a 168,6 milioni in un anno, battendo così il precedente massimo di 149 milioni precedente alla pandemia da Covid 19.
Per quanto riguarda i numeri, la società irlandese ha chiuso il trimestre al 31 marzo con un risultato positivo di 1,31 miliardi di euro quando nell’esercizio precedente aveva registrato una perdita netta di 240,8 milioni di euro.
Il fatturato arriva a 10,78 miliardi di euro, in crescita se paragonato ai 4,80 miliardi di euro del 2022, facilitato da “vantaggiose coperture del carburante”, secondo quanto spiegato dalla società, così come il load factor, salito al 93% rispetto all’82% dello stesso periodo dello scorso anno.
Infine, i costi operativi totali, sono saliti del 75% a 9,2 miliardi di euro.
“Nell'ultimo anno abbiamo assistito a una forte ripresa del traffico post-Covid”, sottolineava l’amministratore delegato Michael O'Leary in un video pubblicato insieme ai risultati, incremento dovuto alla “voglia delle persone di tornare a viaggiare dopo due anni di chiusure”.
“Il traffico è ora superiore del 13-14% rispetto ai volumi pre-Covid, ma la redditività è ancora leggermente inferiore al periodo pre-pandemia”, ha aggiunto O'Leary.
Previsioni
Per l’anno in corso, Ryanair si attende un leggero aumento dell’utile, conseguito malgrado l’aumento del prezzo del carburante e la bolletta dovrebbe superare il miliardo nel corso di questo anno fiscale ritenendo che le “maggiori entrate compenseranno il balzo dei costi”.Per quanto riguarda le previsioni per l'esercizio in corso, la compagnia aerea già prima in Europa per numero di passeggeri, stima una un “aumento del traffico a circa 185 milioni (+10%)”,
La compagnia punta a un aumento dell'80% del traffico annuale di passeggeri, raggiungendo i 300 milioni entro il 2034, rispetto al 2023, e a questo scopo prevede di assumere oltre 10.000 nuovi membri del personale di cabina, ingegneri e piloti.
Ad oggi, la domanda dell’estate 2023 è robusta e le tariffe per il periodo estivo 2023 sono in anticipo rispetto allo scorso anno”, prosegue la società, con “le tariffe del primo trimestre, che hanno beneficiato di una forte Pasqua ad aprile se paragonate all’anno precedente molto debole a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, che saranno significativamente più alte rispetto al primo trimestre del 2022-23”.
Crescita limitata
La società ha anche avvisato che “i recenti ritardi nelle consegne di Boeing potrebbero spingere una parte di questa crescita verso i voli del secondo semestre”, mentre la capacità europea a corto raggio rimarrà al di sotto dei livelli pre-Covid, con le tariffe di alta stagione che tenderanno ad aumentare rispetto all’anno scorso.
“L’ampio backlog di consegne di aeromobili Oem (Original Equipment Manufacturer) probabilmente limiterà la crescita della capacità in Europa per almeno altri quattro anni, il che conferisce un notevole premio di crescita alle restanti 110 consegne di (Boeing) B737 Gamechangers di Ryanair nelle prossime tre estati”, proseguiva il O’Leary.“Il nostro crescente vantaggio in termini di costi unitari rispetto a tutti i concorrenti, la copertura del carburante, il solido bilancio e il nostro portafoglio ordini di aeromobili a bassissimo costo, oltre alla nostra comprovata resilienza operativa, creano enormi opportunità di crescita per Ryanair nei prossimi anni”, concludeva il manager.
Domanda robusta
I risultati di Ryanair arrivano dopo quelli di EasyJet, tra i principali concorrenti della società con sede a Dublino, con i britannici che avevano ridotto le loro perdite nette in un contesto di recupero del settore, prevedendo un aumento per gli utili annuali grazie alla crisi del costo della vita in Gran Bretagna.
“La domanda di viaggi di piacere estivi in Europa sembra robusta”, spiega Olly Anibaba, analista del gruppo di ricerca Third Bridge, secondo il quale i consumatori “continuano a preferire i viaggi di piacere ad altre forme di intrattenimento”, nonostante l’alto livello di inflazione per i prezzi al consumo.
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