Ryanair riduce le sue previsioni sugli utili
La compagnia aerea irlandese ha ridotto le sue attese per il quarto trimestre fiscale, anche se le nuove previsioni sono comunque superiori ai record realizzati nel 2018.
Crollano gli utili di Ryanair
Ryanair in calo questa mattina alle borse di Londra e Francoforte dopo la diffusione dei risultati del terzo trimestre dell’anno finanziario 2023/2024 pubblicati questa mattina, segnando un calo del 2% in entrambi i mercati.
Nel dettaglio la compagnia aerea irlandese ha visto crollare del 93% i suoi utili netti a causa dell’aumento dei costi, scesi a 14,8 milioni di euro, nonostante l’aumento del 17% registrato dal fatturato (2,7 miliardi di euro), quando le previsioni degli analisti indicate in un sondaggio condotto dalla società se ne attendevano 49 milioni.
A pesare sui risultati, spiegava la società nel comunicato, sono stati gli aumenti derivanti dai maggiori costi del cherosene e degli stipendi, oltre a maggiori tasse aeroportuali.
“Mentre traffico e tariffe sono aumentati su anno, nel periodo che precede Natale e Capodanno i tassi di occupazione e i rendimenti sono stati inferiori alle aspettative in risposta all’improvviso (ma gradito) ritiro di Ryanair” da “siti online ’pirata’ di agenzie di viaggio” all’inizio di dicembre e denunciati a inizio gennaio.
Il traffico nel periodo è aumentato del 7%, raggiungendo 41,4 milioni di passeggeri, mentre le tariffe medie sono state superiori del 13% rispetto all'anno precedente.
Previsioni ridotte
La difficile situazione potrebbe proseguire anche nel corso del quarto trimestre, già “tradizionalmente il più debole”, su cui peserà anche l’entrata in vigore di un accordo sull’aumento salariale dei piloti e la fine dei crediti di carbonio gratuiti.
Pertanto, il vettore ha ridotto le sue previsioni sugli utili al netto delle tasse a un intervallo compreso tra 1,85 e 1,95 miliardi di euro rispetto ai precedenti 1,85-2,05 miliardi. Attese condizionate soprattutto da “fattori negativi imprevisti come la guerra in Ucraina, il conflitto tra Israele e Hamas e ulteriori ritardi nelle consegne di Boeing”, spiegava la società. Il risultato sarebbe comunque superiore all’utile record di 1,45 miliardi registrato nel 2018.
Il gruppo aereo prevede ancora un totale di 183,5 milioni di passeggeri trasportati, ovvero +9%, per l’intero anno finanziario, nonostante “tassi di occupazione leggermente inferiori nel terzo trimestre e ritardi nelle consegne” degli aerei Boeing ordinati, precisa il comunicato stampa. L’obiettivo resta quello di arrivare a 300 milioni di passeggeri entro il 2024.
Tentativo di rassicurazione per il futuro arrivato dall’amministratore delegato Michael O’Leary, il quale ha dichiarato di guardare all’estate “con un certo ottimismo, in quanto la limitata capacità europea a corto raggio comporterà un aumento dei prezzi dei biglietti”.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!