Ryanair, turbolenze in arrivo nel 2024
Il vettore irlandese ha annunciato di attendersi un calo delle tariffe media nei primi tre mesi del suo esercizio fiscale dopo aver visto dimezzarsi l’utile netto.
Vendite su Ryanair
Un periodo estivo caratterizzato da costi dei biglietti “materialmente inferiori” dopo aver previsto tariffe nel secondo trimestre “piatte o in modesto aumento”: sono le previsioni comunicate oggi da Ryanair, attirando forti vendite sul titolo sui mercati europei. Le azioni del vettore cedevano oltre il 5% nella mattinata di oggi a Londra e del 15% a Dublino, sotto quota 14 euro, finendo così in fondo all’indice Stoxx Europe 600.
Turbolenze che colpiscono anche gli altri titoli del settore quali AirFrance, TUI, Wizz Air (-6%), Easyjet (-6%) e Iag (-3%), la capogruppo di British Air e Iberia.
Nonostante il calo, restano positivi i giudizi di alcuni analisti, confermando la raccomandazione ‘buy’ sia RBC, con target price a 24 euro, che Goldman Sachs, con prezzo obiettivo a 27 euro. ‘Neutral’ per UBS, con target price invariato a 20 euro.
Ridotte le previsioni
La compagnia aerea irlandese prevede tariffe medie in calo del 15% nei primi tre mesi del suo esercizio fiscale, con un utile netto quasi dimezzato a 360 milioni di euro, nettamente inferiore ai 538 milioni attesi da un sondaggio tra gli analisti pubblicato dalla società, dopo che le vendite del primo trimestre fiscale sono calate dell’1% a 3,63 miliardi.
I clienti del vettore irlandese sono aumentati del 10% a 55,5 milioni di unità, ma le tariffe medie sono scese del 15% e il trimestre quest'anno non include Pasqua, che cadeva a marzo. I costi operativi sono aumentati dell'11% a 3,26 miliardi, “un po' più dell'aumento del traffico”, riflettendo da un lato i risparmi sul carburante dall'altro l'aumento dei costi per il personale e altri costi, in parte dovuto ai ritardi nelle consegne di Boeing.
Il traffico per l’intero anno è previsto in crescita dell’8%, a 198-200 milioni di passeggeri, a condizione che le consegne di Boeing non subiscano ulteriori ritardi e la società avvisa di essere a corto di circa 20 aerei rispetto al suo contratto mentre resta concentrata sull’ottenimento delle rimanenti 50 unità.
L'andamento finale del primo semestre, tuttavia, “dipenderà totalmente dalle prenotazioni vicine alla data di partenza e dai rendimenti di agosto e settembre. Come è normale in questo periodo dell'anno, abbiamo una visibilità quasi nulla sul terzo e quarto trimestre, anche se gli ultimi tre mesi dell'anno fiscale non beneficeranno della Pasqua anticipata dello scorso anno”, aggiunge il management di Ryanair: di conseguenza, “è troppo presto per fornire una guidance significativa per l'anno fiscale 2025, anche se speriamo di poterlo fare con i nostri risultati del primo semestre a novembre”.
Consumatori parsimoniosi
“I consumatori sono solo un po’ più parsimoniosi,” spiegava il direttore finanziario Neil Sorahan, aggiungendo che Ryanair può permettersi di volare a tariffe leggermente inferiori perché ha il vantaggio in termini di costi, e che la strategia del vettore è sempre stata quella di riempire gli aerei, “e noi fissiamo i prezzi di conseguenza.”
La compagnia aerea ha anche avvisato di possibili ritardi nella consegna dei jet Boeing 737 Max che potrebbero protrarsi ulteriormente, ma che c’è stato un miglioramento nella qualità e nella frequenza delle consegne nel primo trimestre.
La view degli analisti
Il risultato del primo trimestre di Ryanair ha mancato le aspettative del 33% e dovrebbe portare a modifiche al ribasso del consenso sugli utili, scrivono gli analisti di Bernstein in una nota, rilevando che la società ha anche abbassato le previsioni per i prezzi estivi e aggiungono: “Questo ci suggerisce un'ulteriore debolezza nelle prenotazioni più vicine”.
Secondo gli esperti di JP Morgan, le azioni Ryanair risentono dei conti sotto le attese e dell'abbassamento delle prospettive per il resto dell'estate. In considerazione delle deboli previsioni per il secondo trimestre, il consenso per l'anno fiscale 2025 potrebbe scendere di circa il 25%-30%, prevedono gli analisti della banca USA, che mantengono comunque il 'buy' con un prezzo obiettivo di 25 euro.
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