Ryanair verso il ribasso delle stime 2024 sul traffico passeggeri

Ryanair verso il ribasso delle stime 2024 sul traffico passeggeri

L’ad della compagnia aerea low-cost ha avvisato che i ritardi delle consegne di velivoli da parte di Boeing potrebbero ridurre il numero di passeggeri nel corso di quest’anno, mentre in Germania sono stati ridotti i voli.

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Meno passeggeri per Ryanair

Ritardi importanti nelle consegne degli aerei di Boeing incideranno pesantemente sul traffico passeggeri di Ryanair nel 2024. È l’annuncio fatto dall’amministratore delegato del gruppo, Michael O’Leary, nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Reuters.

La causa principale è lo sciopero di Boeing, ultimo dei problemi che sta affrontando la società produttrice di aerei dopo le problematiche legate alla catena di approvvigionamento, aggravando ulteriormente le consegne.

"Avremmo dovuto ricevere 20 aerei entro la fine di dicembre, ma ora è probabile che arrivino a gennaio o febbraio. Li avremo in tempo per la prossima estate, quindi questo non è un problema immediato. La vera sfida sarà per i 30 aerei previsti tra marzo e giugno del prossimo anno e non credo che li riceveremo tutti," ha spiegato O'Leary.

Sui mercati, intanto, il titolo Ryanair cede l’1,70% alla Borsa di Dublino, a 17,13 euro, e un punto percentuale a New York (44 dollari per azione).

Meno voli in Germania

In Germania, intanto, la compagnia low-cost ha annunciato nei giorni scorsi un'importante riduzione della sua offerta di voli nel Paese per l'estate 2025, a causa della mancata azione del governo tedesco nel ridurre le tasse sull'aviazione. In particolare, la compagnia ha deciso di tagliare il 12% dei posti disponibili, equivalenti a 1,8 milioni di posti, e di cancellare 22 rotte.

Questa scelta porterà alla chiusura delle basi operative di Ryanair a Dortmund, Dresda e Lipsia, mentre la sua presenza ad Amburgo sarà ridotta del 60%. Secondo Ryanair, queste misure rappresenteranno un duro colpo per l'occupazione, il turismo e la connettività in Germania, che già registra le peggiori performance nel trasporto aereo post-Covid tra i Paesi europei.

Attualmente, solo l'82% dei passeggeri tedeschi è tornato a volare rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019, una percentuale inferiore alla media europea. Inoltre, Ryanair ha sottolineato che i costi dei biglietti aerei in Germania sono tra i più alti del continente, in parte a causa delle tasse elevate imposte dal governo e delle tariffe monopolistiche di Lufthansa, la compagnia di bandiera, che ha ricevuto un salvataggio governativo di 6 miliardi di euro. In contrasto con altri Paesi come Svezia, Italia, Ungheria e Polonia, che hanno ridotto i costi di accesso per favorire la ripresa del settore, la Germania non ha adottato misure simili, lasciando la sua industria aeronautica in difficoltà.

Critiche al governo tedesco

Eddie Wilson, CEO di Ryanair, ha espresso una forte critica verso l'approccio del governo tedesco, denunciando le esorbitanti tasse governative e le tariffe monopolistiche di Lufthansa, che costringono sia i cittadini tedeschi che i turisti a pagare le tariffe aeree più alte d'Europa. “Se la Germania non riduce i suoi costi di accesso", ha avvertito Wilson, "perderà ulteriori opportunità di crescita nel settore”.

Ryanair ha proposto alle autorità tedesche un piano di crescita a lungo termine, con l’obiettivo di raddoppiare il numero di passeggeri trasportati nel Paese, passando dagli attuali 16 milioni a 34 milioni all'anno. Tuttavia, la compagnia ha chiarito che senza un intervento del governo per ridurre le tasse sull'aviazione, congelare l’aumento delle commissioni di sicurezza previsto per gennaio 2025 e abbassare le tariffe di controllo del traffico aereo, la sua crescita in Germania sarà compromessa. In assenza di queste misure, Ryanair sposterà la sua capacità operativa verso altri Paesi dell'UE, dove le condizioni fiscali e operative sono più favorevoli per l’espansione del traffico aereo.

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