S&P non castiga l’Italia, Medio Oriente in stand by

Gli Stati Uniti e gli alleati sono per il momento riusciti a impedire l’allargamento del conflitto tra Hamas e Israele. Nelle ultime ore ci sono state delle aperture sul tema degli aiuti umanitari e sulla liberazione degli ostaggi. Ce n’è abbastanza per fermare la corsa di oro e petrolio. L’evento più rilevante della settimana è la riunione della BCE. La Cina ha aperto un’indagine su uno dei fornitori chiave di Apple, la taiwanese Hon Hai Precision, detta anche Foxconn.
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La settimana inizia con l’indice MSCI Asia Pacifico indirizzato verso i minimi dal novembre del 2022, in calo dello 0,4%. Ma nel fine settimana il contesto di mercato è cambiato: in Medio Oriente non è iniziata l’offensiva di terra di Israele nella striscia di Gaza, le organizzazioni umanitarie internazionali sono riuscite a far arrivare aiuti alla popolazione intrappolata e Hamas ha liberato alcuni ostaggi civili. La Casa Bianca ha fatto sapere ieri sera che il presidente Joe Biden ha ottenuto dal presidente Benjamin Netanyahu la garanzia sul mantenimento di un continuo flusso di aiuti e sulla possibilità dei civili di lasciare Gaza.
Anche le diplomazie europee si stanno muovendo per impedire un escalation del conflitto, nei prossimi giorni arriveranno a Tel Aviv il presidente francese Emmanuel Macron e il premier olandese Mark Rutte.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,1%.
Il petrolio Brent perde l’1% a 91 dollari il barile. Oro in calo dello 0,3%.
SETTIMANA
L’evento più rilevante è la riunione BCE di giovedì. Il consensus si aspetta tassi invariati. Tutta da seguire la successiva conferenza stampa di Christine Lagarde, in quanto potrebbero emergere indicazioni nuove sulla politica monetaria. I membri del board potrebbero avviare la discussione sullo stop anticipato al reinvestimento dei titoli acquistati tramite la linea straordinaria PEPP: a oggi, la scadenza è prevista nel dicembre 2024. Un altro tema di confronto potrebbe essere quello dell’innalzamento del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche. La BCE pubblica questa settimana l’indagine trimestrale sul credito (Bank lending survey). Sono attese le decisioni di politica monetaria della banca centrale canadese e di quella turca, con la prima che non dovrebbe portare modifiche, mentre la seconda è attesa da consenso alzare i tassi di 50 pb. Dati macro: martedì escono gli indici PMI delle principali economie del mondo, Eurozona, USA, UK e Giappone. Il settore servizi statunitense è atteso tornare in contrazione per la prima volta da gennaio. In Eurozona è in programma mercoledì l’indice Ifo tedesco, mentre negli USA giovedì ci sarà la prima lettura del PIL del terzo trimestre, atteso dal consenso in deciso rialzo (4,3% t/t annualizzato da 2,1%), a seguito della forza dei consumi. I vigilantes dei bond sono in attesa delle aste sui titoli a 2-5-7 anni in calendario a partire da martedì negli Stati Uniti. Continua il flusso di trimestrali sia negli USA che in Europa. La settimana si chiuderà con il giudizio di DBRS sull’Italia (BBB high).
BTP
S&P Global Ratings ha confermato il rating dell’Italia a BBB/A-2 con outlook stabile. Nel report diffuso venerdì notte, gli analisti scrivono che la crescita economica italiana rallenterà nel 2023 e nel 2024 a causa dell'aumento del risparmio del settore privato, dell'inasprimento delle condizioni di credito, del rallentamento del settore manifatturiero e dell'indebolimento del commercio globale. Entro il 2025, la crescita del PIL reale dell'Italia tornerà al di sopra dell'1%, grazie all'accelerazione dell'utilizzo dei fondi Next Generation EU. Il consolidamento del bilancio sarà più graduale di quanto previsto in precedenza a causa del rallentamento dell'economia e dell'aumento degli interessi in percentuale del PIL, che raggiungeranno il 4,2% l'anno prossimo rispetto al 3,6% del 2021.
ASIA/CINA
L’indice Nikkei di Tokyo perde lo 0,5% nel finale di seduta. Shanghai Composite -0,8%, Sidney S&P ASX200 -0,8%. Taiex di Taipei -0,8%. E’ chiuso il mercato finanziario di Hong Kong.
La Cina ha aperto un’indagine su uno dei fornitori chiave di Apple, la taiwanese Hon Hai Precision, detta anche Foxconn. Domenica il Global Times ha riportato che il colosso dell’assemblaggio dell’elettronica di consumo è stata messa sotto inchiesta per ragioni fiscali: la società ha comunicato di voler collaborare in tutti i modi con le autorità di Pechino. La Cina, con questa iniziativa, sembra voler rispondere alle mosse protezionistiche degli Stati Uniti in ambito high tech, ma va anche registrato un miglioramento dei rapporti con un partner economico molto rilevante, l’Australia. Il primo ministro Anthony Albanese visiterà la Cina il mese prossimo, si tratta del primo viaggio diplomatico a Pechino di un leader australiano dal 2016. Sidney e Pechino sarebbero a buon punto nella soluzione delle controversie commerciali, in particolare quella sul vino australiano.
TITOLI
Telecom Italia. Sarà una doppia riunione del consiglio di amministrazione di Tim il 3 e il 5 novembre a valutare l’offerta vincolante di KKR sulla rete fissa del gruppo telefonico. Lo ha annunciato il gruppo di telecomunicazioni domenica. La Corte dei Conti ha espresso alcune osservazioni critiche all'interno di un parere non vincolante sul piano del Tesoro di partecipare all'offerta del fondo statunitense KKR per la rete fissa di Tim, affermando che sarebbero necessarie ulteriori informazioni per giustificare la sostenibilità finanziaria dell’investimento. In una nota, il Tesoro ha precisato che il parere della Corte non preclude al governo di procedere con l'acquisto di una patecipazione di minoranza nella rete di Tim.
Aziende dell’Energia. Il governo discuterà lunedì un decreto per consentire la proroga delle concessioni per l'energia idroelettrica e geotermica ai gruppi energetici in cambio di maggiori investimenti, secondo una bozza diffusa da Reuters. Il decreto darà inoltre il via libera a due nuovi terminali onshore di gas naturale liquefatto (GNL) e definirà un quadro per lo sviluppo di progetti di cattura del carbonio (CCS), dando impulso alle trivellazioni offshore nel mare Adriatico. Altre misure dovrebbero estendere da un minimo di sei a un massimo di 12 mesi un regime speciale che aiuta alcune famiglie ad acquistare elettricità dal loro fornitore storico. La scadenza del regime è prevista per il prossimo aprile.
Mediobanca. Franceso Milleri, presidente della holding della famiglia Del Vecchio Delfin, ha detto sabato a Il Sole-24 Ore che quello in Mediobanca e' "un impegno di lungo periodo". In vista dell'assemblea della banca la prossima settimana, Milleri dice che la partita sul rinnovo del cda della banca milanese segue il principio del "si può fare e si deve fare sempre meglio”.
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