S&P taglia l'outlook di Unicredit e lancia l'allarme per le banche italiane

30/04/2020 11:00
S&P taglia l'outlook di Unicredit e lancia l'allarme per le banche italiane

Meno fiducia sulle banche italiane da parte dell'istituto di rating S&P. L'agenzia, infatti, ha ridotto l'outlook su Unicredit e lanciato l'allarme sugli istituti italiani a causa dei rischi legati alla pandemia da coronavirus e le conseguenze sulla loro attività.

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Rischi anche in futuro per le banche

Gli esperti di S&P ritengono che i rischi per le banche resteranno anche in futuro nonostante le misure fiscali e monetarie messe in campo da governi e istituti centrali, mettendo a rischio la qualità degli attivi e la capitalizzazione che saranno danneggiati per tutto il corrente anno, a prescindere del recupero economico, e fino a fine 2021.

Un nuovo taglio dei rating sarà possibile anche in futuro in caso di ripresa economica più debole o ritardata, “poiché ciò implicherebbe un effetto molto più negativo sulla solidità del credito bancario. Le azioni di rating potrebbero anche seguire sviluppi negativi idiosincratici presso le singole banche”.

Tra le banche coinvolte nella decisione di S&P, outlook negativo (confermato rating BBB) per Mediobanca, Fineco, Intesa Sanpaolo, mentre viene tagliato quello di Unicredit. Outlook stabile, invece, per Credem.

Unicredit

Downgrade a negativo, dunque, per l'outlook di Unicredit, con conferma del rating a 'BBB' a lungo termine e 'A2' a breve termine, compreso quello delle emissioni.

Secondo S&P, la conferma del rating di Unicredit è dovuto alla riserva di capitale sufficiente a sostenere l'impatto significativo della pandemia da Covid-19. “Riteniamo inoltre che trarrà vantaggio dai progressi significativi compiuti negli ultimi anni per ripulire il suo bilancio e migliorare la sua gestione del rischio di credito. La diversificazione geografica di Unicredit in economie più resilienti rimarrà un punto di forza chiave di valutazione”, spiegano da S&P.

Intesa Sanpaolo

Confermato l'outlook di Intesa Sanpaolo, il cui “modello di business più diversificato, una migliore efficienza operativa e una più forte posizione di rischio, la aiuteranno a resistere al peggioramento del contesto economico”, spiegano da S&P.

“Le prospettive rimangono negative, rispecchiando quelle sul debito sovrano e riflettendo i rischi al ribasso, in particolare se il rimbalzo economico sarà ritardato”, prevedono questi esperti.

Credem

Confermati il rating e l'outlook su Credem da parte di S&P, con questi esperti che prevedono per la banca italiana una resilienza allo shock grazie al solido track record nella gestione del rischio al credito e al proprio modello di business, generando una qualità degli attivi superiore rispetto alla media di settore e stabile redditività.

Da S&P ritengono che Credem presenti una migliore qualità degli attivi, pertanto beneficerà di minor perdite sui crediti, grazie alla maggior diversificazione degli impieghi, sia per settore che per singola controparte, e il gruppo registrerà minori flussi di credito problematico, sulla scia di quanto accaduto con la precedente crisi economica.

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