Saipem brilla a Piazza Affari sostenuta da petrolio e accordi sull’eolico “galleggiante”

A fine mattinata Saipem si porta in testa al Ftse Mib sulla scia del rialzo delle quotazioni del greggio e delle indiscrezioni (confermate nella serata di ieri) secondo cui la società ha avviato le trattative con la francese Naval Group.

Intorno alle 12,10 le azioni balzano del 3% a 2,15 euro con oltre 12,6 milioni di pezzi passati di mano a fronte di una media a 30 giorni sull'intera seduta di 15,6 milioni e contro il +0,76% del listino principale di Piazza Affari. Il future sul Wti incrementa dello 0,75% a 66,78 dollari e quello del Brent +0,86% a 70,06 euro.

Ieri pomeriggio la società ha confermato di aver avviato trattative esclusive con la francese Naval Group per l'acquisizione dell'attività eolico galleggiante di Naval Energies.

Naval Energies, parte di Naval Group, ha più di 10 anni di esperienza nelle turbine eoliche offshore galleggianti.

Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, «la potenziale acquisizione di Naval Energies, che opera nel settore dello sviluppo e manutenzione di progetti nell'eolico offshore, potrebbe consentire a Saipem di rafforzare la propria posizione nel mercato Epc (engineering, procurement and construction) offshore che potrebbe espandersi nei prossimi anni».

Sempre ieri Saipem ha annunciato di essersi aggiudicata l'estensione di due contratti per attività di perforazione onshore in Arabia Saudita della durata rispettivamente di 5 e 10 anni e di un nuovo contratto in Colombia della durata di 4 anni. Il totale delle commesse finora acquisite dalla divisione Drilling Onshore dall'inizio del 2021, si legge in una nota, supera così i 250 milioni di dollari. «Tali estensioni di contratti già esistenti sono un segnale positivo di una graduale ripresa delle attività a seguito della pandemia da Covid-19».