Saipem cede le attività onshore ai britannici di KcaD: operazione da 550 milioni


L’operazione rientra nel piano di ristrutturazione del gruppo italiano, che ottiene anche il 10% del capitale di KcaD, e gli analisti parlano di una “notizia positiva” mentre a Piazza Affari il titolo Saipem vira in negativo.


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L’accordo Saipem-Kca

Saipem cederà le sue attività di terra. Il gruppo operante nel settore della prestazione di servizi per il settore dell'energia e delle infrastrutture ha infatti firmato un accordo vincolante con i britannici di Kca Deutag (KcaD) finalizzato alla vendita della totalità delle sue attività di Drilling Onshore.

L’operazione sarà conclusa con un corrispettivo in denaro pari a 550 milioni di dollari a cui si aggiunge una partecipazione del 10% di Saipem in KcaD a seguito della cessione e non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari dal gruppo italiano.

Corrispettivo finale che resta soggetto ai consueti aggiustamenti di chiusura e il closing è previsto entro il 31 ottobre 2022 per le attività in Medio Oriente e prima del 31 marzo 2023 per le Americhe.

Le attività onshore di Saipem

Le operazioni di perforazione onshore a livello globale al di fuori dell’Italia di Saipem sono focalizzate particolarmente in Medio Oriente e nelle Americhe, per un totale di 13 paesi, circa 4 mila persone e un portafoglio di 83 impianti di perforazione a terra di proprietà.

L’attività a terra del gruppo ha registrato ricavi per l’intero anno 2021 per 347 milioni di euro e un Ebitda Adjusted di 82 milioni di euro.

Le previsioni per il 2022 parlano di un Ebitda Adjusted del Drilling Onshore di circa il 20% dell’Ebitda consolidato adjusted per Saipem.

Vantaggi per Saipem

L’acquisizione del 10% di KcaD permetterà a Saipem di trarre beneficio dalla partecipazione in un’entità potenziata dalle attività acquisite.

I britannici, operanti nel settore delle perforazioni, dell’ingegneria e della tecnologia gestendo circa 110 impianti di perforazione in 20 paesi, impiegano 8.300 persone e nel 2021 hanno registrato un fatturato consolidato di 1.196 milioni di dollari, con un Ebitda adjusted di 237 milioni di dollari, a fronte di un indebitamento netto consolidato di fine 2021 di 396 milioni di dollari.

A questo si aggiunge l’ulteriore passo avanti per Saipem “verso un modello di business più focalizzato e resiliente, basato sui trend di crescita dei propri mercati di riferimento, concentrando gli sforzi nel settore delle trivellazioni offshore e sostenendo al contempo il raggiungimento degli obiettivi di struttura di capitale e di liquidità”, spiegano da Saipem.

Inoltre, “i proventi della transazione miglioreranno la liquidità di Saipem, riducendo l'indebitamento netto e sostenendo la realizzazione del suo piano industriale 2022-25”.

L’analisi di Equita Sim

Per gli esperti di Equita Sim, la vendita del drilling rappresenta “il primo tassello del piano di dismissioni per rafforzare la struttura di capitale e focalizzare il modello di business”.

“La nostra stima 2022 di Ebitda adjusted del business Drilling Onshore è pari a 117 milioni (il 21% del dato stimato di gruppo)”, aggiungono dalla sim, mentre calcolano “che il multiplo 2022 implicito della transazione, utilizzando le stesse valutazioni del deal per la nuova entità partecipata al 10% da Saipem, sia pari a 5,4 volte l’Ev/Ebitda sul 2022”, mentre “il multiplo è circa in linea con le nostre ipotesi per la dismissione di queste attività (5 volte)”.

“Apprezziamo comunque l’esecuzione della dismissione come parte del piano di ristrutturazione della società”, concludono questi esperti, mantenendo il rating ‘hold’ su Saipem, con prezzo obiettivo a 4,5 euro.

La view di WebSim

Di “notizia positiva” per Saipem parlano da WebSim, anche se “la cessione del segmento Drilling onshore era stata anticipata qualche mese fa, in occasione della presentazione del piano industriale 2022-25, con un valore potenziale di circa 500 milioni di euro”, cifra “sostanzialmente in linea con le indicazioni preliminari”.

Il valore della partecipazione del 10% in KCA Deutag viene calcolato dalla sim in “circa 150 milioni di euro potenziali, ipotizzando lo stesso multiplo della transazione”.

“I proventi della transazione miglioreranno la liquidità di Saipem, riducendo il suo indebitamento netto e supportando la realizzazione del piano industriale 2022-25”, prevedono da WebSim.

Pertanto, la raccomandazione della sim sul titolo Saipem resta ‘poco interessante’, con target price a 3,80 euro.

Saipem vira in negativo

A Piazza Affari, intanto, il titolo Saipem viene colpito dalle vendite dopo un’apertura positiva.

Le azioni del gruppo cedono oltre il 2% (minimo di 5,49 euro) dopo oltre un’ora di contrattazioni, scendendo in fondo al Ftse Mib, mentre la notizia della cessione delle attività onshore aveva attirato gli acquisti spingendo il titolo fino ad un massimo di 5,77 euro (+2%).

Inizia male, dunque, il mese di giugno per le azioni Saipem, provenienti da un positivo periodo in cui avevano guadagnato l’11% solo a maggio.

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