Saipem, nuovo crollo sulla scia dell’aumento di capitale


Gli analisti sottolineano come l’indisponibilità dei nuovi titoli fino alla fine del periodo di esercizio e la clausola di inalienabilità hanno generato incertezza sui dettagli dell’operazione.


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Tonfo Saipem

Non si ferma il tracollo di Saipem a Piazza Affari dopo che ieri il cda aveva annunciato di aver esercitato la delega per l’aumento di capitale, i cui dettagli sono risultati fortemente deludenti secondo gli esperti.

Le azioni della società operante nel settore della prestazione di servizi per il settore dell'energia e delle infrastrutture cedono oggi oltre il 18%, ‘bissando’ il tonfo di ieri (-21,56%), scendendo così sotto quota 27 euro.

I dettagli dell’aumento

L’aumento di capitale da 2 miliardi partirà lunedì prossimo con l'emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio nel rapporto di 95 nuove azioni ogni 1 azione ordinaria o di risparmio posseduta, al prezzo di sottoscrizione di 1,013 euro.

Se spesso è nei dettagli che ‘si nasconde il diavolo’, in questo caso lo sconto del 30% e soprattutto l’assenza di rolling, ovvero l’indisponibilità delle nuove azioni sottoscritte fino alla fine del periodo di esercizio (15 luglio), stanno affossando il titolo.

L’operazione incorpora uno sconto del 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Terp): lo sconto sul Terp indica la perdita di valore che registra un socio che sottoscrive integralmente l'aumento pro-quota.

Se paragonato con altre operazioni simili, l’aumento da 13 miliardi di Unicredit nel 2017 prevedeva uno sconto del 38%, quello del Sole 24 Ore del 34,82%, mentre Ovs si è fermata al 19,3%.

Scelta non amichevole per il mercato

Se sia l’aumento che il relativo sconto del 30% erano “ampiamente annunciati”, “quello che invece non era previsto è il dettaglio relativo alla indisponibilità delle nuove azioni fino alla fine del periodo di esercizio”, spiega a MF Fabio Caldato, partner di Olympia Wealth Management.

Si tratta di una scelta “non propriamente market friendly”, aggiunge Caldato, il quale consiglia di “monitorare l’andamento del titolo prima di investire”, nonostante il settore energy sia “certamente in un buon momento, che potrebbe durare, ma gli investitori istituzionali rimangono guardinghi sul titolo”.

Da La Repubblica definiscono questa clausola “piuttosto rara” e sarebbe “stata sollecitata dalla Cdp per evitare che nella settimana in cui il consorzio di banche proverà a ricollocare gli eventuali diritti inoptati, non si verifichi un evento catastrofico (detto Mac, Material adverse clause) tale per cui le banche che garantiscono il successo dell’aumento e anche l’inoptato (istituti del calibro di Citigroup, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Hsbc, Intesa, Unicredit, Abn Amro, Banca Akros, Santander, Barclays, Bper, SocGen e Stifel) possano sfilarsi”.

Inoltre, “la presenza della clausola di inalienabilità ha fatto pensare agli investitori che il rischio sia concreto. Nessun banchiere di lungo corso ricorda un caso del genere a Piazza Affari, neppure durante il Covid o ai tempi del fallimento Lehman Brothers. Tuttavia, tra pandemia e guerra la prudenza non è mai troppa, anche perché nel 2016 l’inoptato Saipem registrò livelli record, pari al 20% dell’offerta”, aggiungono dal quotidiano.

Ancora volatilità

L’elevata volatilità su Saipem potrebbe durare ancora, in quanto “chi intende sottoscrivere i diritti dovrà ricoprirsi entro venerdì, chi invece non vuole è spinto a venderle”, sottolinea l'analista di Bestinver, Marco Opipari.

Inoltre, l’aumento è iperdiluitivo e, inoltre, preoccupa il fatto che si sia sottolineato che è inscindibile e che nel caso, molto remoto, in cui non venga integralmente sottoscritto, non ci sarà la consegna delle azioni e l'investitore potrebbe realizzare una perdita per l’acquisizione di tali diritti”, conclude Opipari.

“L’incertezza economica, la volatilità e la storia complicata di Saipem potrebbero indurre gli investitori a diffidare”, commentano da Reuters Breakingviews, aggiungendo che “il fatto che Saipem abbia avvertito di poter annullare l’emissione di diritti all’ultimo minuto potrebbe anche scoraggiare alcuni azionisti. Tuttavia, Saipem dovrebbe beneficiare della crescente domanda di servizi di petrolio e gas nel periodo del boom energetico post-ucraino”.

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Codice: SPM.MI
Isin: IT0005252140
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