Saipem ritira la guidance 2020 ma conferma il dividendo


La società petrolifera conferma l'assemblea dei soci di aprile ma ritira la guidance 2020 in attesa che il contesto economico diventi più stabile


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Guidance ritirata per Saipem

Il consiglio di amministrazione di Saipem riunitosi ieri 15 aprile ha ritirato la guidance 2020 della società, mentre viene confermata la proposta di dividendo a 1 centesimo in relazione all'assemblea degli azionisti che resta in programma il 29 aprile prossimo.

La decisione arriva “in ragione degli effetti che tale scenario deteriorato determina sulla possibilità di quantificare gli impatti della crisi sulle attività commerciali e operative della Società e conseguentemente sui valori economici, patrimoniali e finanziari”, spiega la nota pubblicata sul sito della società.

Dal consiglio di amministrazione specificano che la diminuzione del prezzo del petrolio non ha modificato le attività operative della società, sono “finora continuate in linea con il piano industriale quadriennale approvato il 25 febbraio 2020 anche in ragione delle importanti iniziative operative specifiche intraprese dalla Società per gestire al meglio l’emergenza COVID-19 e la continuità del business nel massimo rispetto della salute e della sicurezza delle persone”, ma prendono “atto che l’intensificarsi della situazione di incertezza determinata dallo sviluppo pandemico potrebbe causare una forte contrazione della domanda e un conseguente ritardo di alcuni progetti”.

La guidance della società di servizi petroliferi prevedeva per l'anno in corso ricavi per circa 10 miliardi di euro, un ebitda adjusted oltre 1,1 miliardi, investimenti tecnici pari a 600 milioni, mentre l'indebitamento finanziario restava sotto i 700 milioni.

Il cda, informano dalla società, continuerà a monitorare la situazione per pubblicare una nuova guidance “quando il contesto di mercato dovesse diventare più stabile”.

Prudenza nelle nuove previsioni

“Abbiamo una struttura forte pronta ad affrontare anche questa bufera”, spiega l'amministratore delegato di Eni, Stefano Cao, “in quanto disponiamo di asset molto solidi per fronteggiare il contesto presente e le relativi prevedibili evoluzioni”.

Secondo Cao, Eni “ha messo in atto un percorso di ristrutturazione aziendale avviato a partire dal 2015 che ha consentito all’azienda di raggiungere una condizione di equilibrio dal punto di vista economico-finanziario”.

Nonostante questo ottimismo sulla condizione della società, Cao ha sottolineato che "il carattere senza precedenti della pandemia e dei suoi effetti su scala mondiale, impongono una particolare attenzione e prudenza nel formulare una nuova previsione considerando un contesto ancora in evoluzione".

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