Saipem si rafforza in Libia con contratto da 1 miliardo

La società si occuperà della ristrutturazione di alcune piattaforme e strutture nel paese nordafricano e, secondo gli analisti, la notizia conferma uno scenario di mercato “favorevole”.
Saipem si rafforza in Libia
Nuovo contratto per Saipem, questa volta in Africa e ottenuto da Mellitah Oil & Gas B.V. Libyan Branch, consorzio composto dalla National Oil Corporation of Libya ed Eni North Africa.
Il contratto presenta un valore di circa 1 miliardo di dollari e riguarda lo sviluppo del Progetto di Utilizzo del Gas di Bouri (BGUP).
La società italiana si occuperà della ristrutturazione delle piattaforme e delle strutture presenti nel campo di Bouri, che si trova in acque profonde tra i 145 e i 183 metri, al largo della costa libica.
L’accordo comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione, l'installazione e l'avviamento (EPCIC) di un modulo di recupero del gas (GRM) con un peso di circa 5.000 tonnellate sulla struttura offshore DP4 già esistente. Inoltre, il progetto prevede la posa di 28 chilometri di condotte di collegamento tra le piattaforme DP3, DP4 e quella di Sabratha. Le principali operazioni di sollevamento saranno effettuate utilizzando la nave gru semisommergibile Saipem 7000.
In conformità con le normative della Consob in materia di operazioni con parti correlate, Saipem sottolinea che questa operazione è qualificabile come “operazione con parte correlata”, poiché Eni controlla congiuntamente sia Saipem che Mellitah Oil & Gas B.V..
Con questa acquisizione, conclude la nota diffusa ieri sera, “Saipem conferma il suo impegno e il suo posizionamento competitivo nell’offshore libico. Il completamento del progetto contribuirà in maniera importante alla riduzione delle emissioni di CO2 in Libia”.
Buona notizia secondo analisti
Di “buona notizia” per Saipem parlano gli analisti di Banca Akros, confermando la raccomandazione ‘buy’ sul titolo, con prezzo obiettivo a 1,9 euro rispetto a 1,417 euro di questa mattina (+1,70%).
“Il contratto è grande e suggerisce che lo scenario di mercato, soprattutto nei segmenti offshore e gas, resta favorevole”, aggiungono dal broker.
La notizia, commentano gli analisti di Equita Sim “’hold’, con prezzo obiettivo a 1,6 euro) “ha risvolti potenzialmente positivi per le stime”, in quanto “i contratti rappresentano il 14% della raccolta ordini stimata 2023 per l’E&C offshore (divisione Asset Based Services) ovvero l’8% della raccolta complessiva di gruppo 2023”.
Dalla sim calcolano “che la raccolta ordini annunciata da inizio anno sia pari a circa 9,4 mld euro, ovvero l’85% delle nostre stime di order intake 2023. Riteniamo che il progetto possa avere una marginalità prossima con la media della divisione Abs (10%) con un contributo minore nel 2023. La nostra stima di fatturato/Ebitda 2024 della divisione Abs prevede una crescita del 10% a una marginalità' costante (10%)”.
“Buone notizie che confermano il grande slancio degli ordini nel settore Offshore”, spiegano da WebSim Intermonte, calcolando che “con il contratto annunciato ieri, il totale degli ordini ricevuti dall'inizio dell'anno dovrebbe raggiungere circa 9,3 miliardi di euro, di cui 2,7 miliardi nel primo trimestre del 2023 e 4 miliardi nel secondo trimestre del 2023”.
“La nostra attuale stima per il 2023 è di 11,9 miliardi di euro, ma questa cifra potrebbe essere superata considerando l'accelerazione degli ordini registrata nelle ultime settimane e le prospettive positive per il settore”, concludono da WebSim.
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