Saipem torna operativa in Brasile
Un tribunale brasiliano ha deciso l’annullamento della sentenza con la quale il gruppo italiano era stato interdetto dai contratti con la pubblica amministrazione locale.
Saipem torna attiva in Brasile
Saipem e la sua controllata brasiliana potranno nuovamente contrarre contratti con la pubblica amministrazione del Brasile a seguito dell’annullamento degli effetti del provvedimento di interdizione della durata di due anni che pesava sul gruppo emesso dalla Controladoria-Geral da União (CGU), in ragione di presunte irregolarità nell’assegnazione di un contratto risalente al 2011.
La decisione, dall’efficacia immediata, è stata presa dal Tribunale Federale di Brasilia e la notizia è stata comunicata questa mattina dalla stessa società italiana in una nota. Saipem e Saipem do Brasil, specifica il comunicato, tornano così a essere pienamente operative con le società pubbliche nel mercato brasiliano, pur nelle more del procedimento di appello.
Ancora prese di beneficio
A Piazza Affari, intanto, il titolo Saipem apre la seduta in calo di circa l’1%, scendendo ad un minimo di 2,447 euro, ai minimi di fine novembre. Saipem arriva da un anno caratterizzato da una performance positiva, il +66%, ma ha chiuso la seduta di venerdì scorso con un crollo del 6%, a fronte di un incremento pari al 19% per il FTSE MIB.
Il rally aveva toccato il suo picco lo scorso 19 dicembre dopo l’annuncio di nuovi contratti sottoscritti, come quello sullo stoccaggio di CO2 nel Regno Unito e quello legato a nuove attività offshore in Nigeria, accompagnati da un parallelo flusso di giudizi positivi sulla società arrivati dagli analisti.
“Con un guadagno così importante accumulato, in presenza di un improvviso netto peggioramento del tono dei mercati azionari, gli investitori stanno passando all’incasso dei lauti guadagni regalati dal titolo Saipem nel 2024 in vista dell’imminente bilancio di fine anno dei portafogli azionari”, spiegano gli analisti di Morningstar.
Ottimismo per il 2025
Secondo Morningstar si tratta di un “fenomeno fisiologico dopo il lungo rally e in vista della fine dell’anno”, ma resta l’ottimismo su Saipem da parte degli investitori e degli analisti. JP Morgan ha recentemente aumentato il target price a 3,40 euro, mentre RBC Capital ha migliorato la valutazione a “outperform”. Gli esperti di Jefferies hanno confermato un giudizio ‘buy’ con prezzo obiettivo 3,50 euro, evidenziando la possibilità di un primo dividendo dal 2013, segno di una solida gestione finanziaria.
Secondo Jefferies, Saipem continuerà a migliorare i propri fondamentali grazie a una gestione operativa efficace, a una riduzione della leva finanziaria e a nuovi contratti. “Il titolo continua a essere scambiato a sconto rispetto ai peer Oil Field Solutions europei e a più della metà di quelli statunitensi. Riteniamo che questo sconto, in particolare rispetto ai peer dell’UE, possa ridursi nel corso del prossimo anno”, prevedono dal broker.
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