Salvatore Ferragamo poco brillante nel 2023
La società di moda ha chiuso lo scorso anno con ricavi in calo con il settore retail particolarmente debole, ma a Piazza Affari il titolo segue la scia dei rialzi del settore del lusso dopo i numeri diffusi da Lvmh.
Ferragamo in scia del settore
Avvio di seduta tra gli acquisti per il settore del lusso, sostenuto da risultati di Lvmh (+8%) “oltre le attese del consenso” secondo Banca Akros, che permettono a Ferragamo di crescere alla borsa di Milano nonostante dei risultati non particolarmente brillanti ottenuti nel 2023 e comunicati ieri sera a mercato chiuso.
Le azioni della società italiana guadagnano il 5% dopo un’ora di contrattazioni, toccando un massimo di 11,55 euro, livelli abbandonati a metà di questo mese, riducendo così le perdite di questo 2024 al 6%.
In ebollizione tutto il settore sui mercati europei, con Christian Dior (+8%) che guida e Moncler (+4%), Richemont (+4%), Kering (+3%), Brunello Cucinelli (+3%), Hermes (+2%), Swatch (+1%), Burberry (+1%) e Tod’s (+1%) che seguono.
Un 2023 poco brillante
Ferragamo ha chiuso il 2023 con ricavi preliminari consolidati di gruppo in calo del 7,6% (1,157 miliardi) a cambi correnti e dell’8,1% a cambi costanti rispetto al 2022. Particolarmente debole il settore retail, che pesa per il 73,8% sui ricavi, in calo del 10,8%, mentre il Wholesale (26,9% di ricavi) è sceso del 12,1%.
Tra le aree geografiche è stato il Nord America a soffrire di più (-19,2%), seguito dall’Asia Pacifico (-13,1%) e dal Giappone (-12,6%). In crescita solo l’Europa con un +3,3%.
Un anno intenso
Se il 2023 è stato “un anno di lavoro molto intenso in cui abbiamo fatto dei significativi progressi nella transizione verso il nuovo corso”, spiega Marco Gobbetti, amministratore delegato e direttore generale di Salvatore Ferragamo, il manager ha riconosciuto che il “difficile contesto di mercato, con il rallentamento della domanda di beni di lusso, potrebbe influire sui tempi delle nostre previsioni iniziali”, pertanto la società mantiene immutati i suoi obiettivi.
Tra i risultati citati da Gobbetti ci sono “l’aumento della quota di nuovi prodotti nei negozi, potenziando la comunicazione in termini di coinvolgimento e interazione sui social media e presenza editoriale”, il rafforzamento della piattaforma di identità, di prodotto e di comunicazione, infondendo nuova energia nel marchio, e iniziando a riscontrare, soprattutto a fine anno, segnali incoraggianti dalle vendite di nuovi prodotti”.
La view degli analisti
Gli analisti di Equita Sim hanno confermato la loro raccomandazione ‘hold’ sul titolo Salvatore Ferragamo e il prezzo obiettivo di 12,3 euro dopo i risultati. Il fatturato 2023 “è stato in linea con le attese e l’outlook risulta cauto”, segnalano dalla sim, pertanto lasciano “sostanzialmente” invariate le loro stime e il target, “in cui avevamo già riflesso un certo ritardo nella riaccelerazione delle vendite, con un 2024 visto in crescita del 4% anno su anno”.
I dati trimestrali “sono stati deboli e rimaniamo ‘neutrali’ sul titolo in attesa di una maggiore visibilità sulla ripresa dei ricavi, che deve ancora materializzarsi”, scrivono da WebSim Intermonte (tp a 12 euro).
“L'azienda menziona segnali positivi, ma senza fornire indicatori chiari al mercato” e “il nostro target riflette una variazione del valore fondamentale (10,9 euro da 12,5) e una probabilità del 10% che si realizzi uno scenario speculativo (in cui valutiamo la società a 22,5 euro p.s.)”, aggiungono da Intermonte.
Infine, Morgan Stanley conferma la raccomandazione 'underweight’ e il prezzo obiettivo a 10 euro su Ferragamo dopo ricavi 2023 “di un 1% al di sopra del consenso” e lascia le stime sul gruppo "sostanzialmente invariate".
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