Sanofi punta a un’acquisizione da 4,2 miliardi in Usa


Secondo indiscrezioni, il gruppo francese avrebbe messo nel mirino Mirati Therapeutics che sta avviando la sperimentazione finale di un promettente antitumorale (Krazati). Dall’anno prossimo la società non avrà più debito, ma una posizione finanziaria netta positiva


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La notizia ha fatto balzare le azioni Mirati del 45% in una seduta

Il gruppo farmaceutico francese Sanofi avrebbe messo gli occhi su Mirati Therapeutics, piccola casa farmaceutica americana che sta conducendo una sperimentazione avanzata per un farmaco antitumorale. L’indiscrezione è stata diffusa giovedì 5 ottobre da Bloomberg e, sebbene né Sanofi né Mirati abbiano confermato, le azioni di Mirati sono schizzate al rialzo guadagnando il 45% in una sola seduta. Giovedì sera la capitalizzazione di Mirati era arrivata a 4,2 miliardi di dollari. L’azione di Sanofi si è mossa poco chiudendo a 102,6 euro, quotazione a cui corrisponde una capitalizzazione di 129 miliardi di euro.

Per ora l’indiscrezione è molto generica: non si sa se fra le due società sia in corso un vero e proprio negoziato o se Sanofi abbia semplicemente espresso una manifestazione di interesse. Quello che è certo, è che Sanofi, sotto la guida del Ceo Paul Hudson, si sta caratterizzando per un player molto dinamico nell’acquisizione di nuovi farmaci.

Appena firmato l’accordo da 1,5 miliardi con l’israeliana Teva

E’ di due giorni fa la notizia che il gruppo francese, leader nel settore dell'immunologia, investirà 1,5 miliardi di dollari per partecipare allo sviluppo del farmaco per malattie infiammatorie dell’intestino (anti-TL1A) dell’israeliana Teva. Il farmaco, che ha per obiettivo sia la malattia di Crohn che la colite ulcerosa, è ancora in fase II di sperimentazione e i risultati intermedi non sono previsti prima della seconda metà del 2024. L'inizio della sperimentazione di fase III è previsto per il 2025 e l'amministratore delegato di Teva, Richard Francis, ha dichiarato che l'ipotesi migliore per il lancio commerciale del farmaco è intorno al 2028.

Il farmaco di Mirati per la mutazione genetica KRAS

Nel caso di Mirati, il farmaco su cui punta Sanofi è l’antitumorale Krazati che ha iniziato lo scorso agosto la sperimentazione in fase III. E’ stato sviluppato come farmaco per il trattamento di adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato, quando le cellule tumorali presentano una particolare mutazione genetica nota come KRAS G12C. Le mutazioni KRAS sono tra le mutazioni più comuni nel cancro, riscontrate in circa il 25% dei pazienti.

Fino a poco tempo fa, le mutazioni di KRAS si erano guadagnate la reputazione di essere "indistruttibili". Il KRAS agisce come un interruttore on/off per la crescita cellulare. Quando funziona normalmente, regola la crescita cellulare. Quando è mutato, le cellule crescono e si diffondono senza controllo. Queste cellule spesso si sviluppano in alcuni dei tumori più letali.

Sanofi molto attiva nel’M&A

L’interesse di Sanofi per Mirati, se confermato, fa seguito a una serie di attività di fusione e acquisizione della casa farmaceutica francese. Alla fine dello scorso anno l'azienda ha iniziato - ma alla fine ha perso - la guerra di offerte per lo specialista delle malattie rare Horizon Therapeutics. Poi, a marzo, Sanofi ha sborsato 2,9 miliardi di dollari per il suo partner per il diabete Provention Bio, che commercializza la terapia per il diabete di tipo 1 Tzield. Più recentemente, Bloomberg ha riferito che Sanofi era coinvolta in trattative per l'acquisto di Reata Pharmaceuticals, che però è stata venduta a Biogen.

Il consensus degli analisti stima che Sanofi chiuda il 2023 con ricavi a 44,6 miliardi di euro (+3,9% sul 2022) e un utile di 7,6 miliardi (+13,4%). A fine 2023 la società avrà un debito netto di 2,4 miliardi di euro, destinato a trasformarsi l’anno successivo in una posizione finanziaria netta positiva di 4,2 miliardi.

Sanofi ha un P/E 2023 di 16,7 volte. Il confronto con i competitor

Il 42,5% dei ricavi è realizzato negli Stati Uniti, il 5,3% in Francia e il 18% nel resto dell’Unione europea. Dall’inizio dell’anno le quotazioni di Borsa di Sanofi sono salite del 14%. Al prezzo attuale di 103 euro Sanofi capitalizza 129 miliardi di euro, pari a un P/E 2023 di 16,7 volte, che si confronta con le 29,4 volte di Astrazeneca, le 35,8 volte della danese Novo Nordisk, le 10,7 volte di GSK e le 17,5 volte di Bayer.

Su 22 analisti che coprono la società, 15 consigliano di comprare le azioni e due raccomandano di vendere. La media dei target price è 115 euro (+11% sul prezzo attuale). Sanofi ha segnato lo scorso aprile il massimo storico a 104,6 euro.

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