Saras in forte calo a Piazza Affari, pesano i risultati 2020
Saras crolla a piazza affari in scia ai risultati deludenti sul 2020. A pesare sul titolo, oltre all’andamento debole del settore della raffinazione, anche i downgrade di diversi analisti. L’ad Scaffardi annuncia il progetto di «separare completamente il business delle rinnovabili» con un partner.
La società dei Moratti penalizzata dall’andamento del settore della raffinazione
Forti vendite su Saras a Piazza Affari. A penalizzare il titolo i risultati trimestrali inferiori alle attese diffusi ieri dalla società. Saras nel 2020 ha realizzato una perdita netta comparable di 197 milioni (nel 2019 l’utile era di 67 milioni) e una perdita reported di 272,5 milioni (utile 26,2 milioni nel 2019). L'Ebitda, che nel quarto trimestre ha evidenziato una perdita di 31 milioni di euro su base comparabile, sarà molto vicino al breakeven alla fine di quest'anno, hanno detto i vertici della società.
A pesare sui risultati l’andamento del settore della raffinazione, ancora in un contesto di discesa anche a causa degli effetti della pandemia e una ripresa prevista non prima della seconda metà di quest’anno.
Scissione business rinnovabili
«Stiamo progettando di separare completamente il business delle energie rinnovabili, possibilmente con un partner», ha detto l'amministratore delegato Dario Scaffardi nel corso della call con gli analisti sui risultati 2020 e sulle prospettive future della società. Saras gestisce una delle più grandi raffinerie italiane in Sardegna, e sta sviluppando un business di energia pulita che comprende impianti eolici e solari, biocarburanti e idrogeno.
L’obiettivo è raggiungere 200 megawatt di capacità eolica quest'anno e di costruire nuova capacità rinnovabile fino a 400 MW nel 2024 per arrivare a un totale di 500 MW per seguire il corso della transizione energetica.
Downgrade degli analisti sul titolo
Alle 12 il titolo della società dei Moratti scambia a 0,58 euro in calo del 6,98%. Continua il calo anche a seguito delle “stoccate” degli analisti. Secondo i dati riportati da Bloomberg, gli analisti si dividono in 2 “buy”, 4 “hold” e 5 “sell”, con un target price medio pari a 0,68 euro.
Questa mattina Kepler Cheuvreux ha tagliato la raccomandazione a "reduce" da "hold" e un prezzo obiettivo portato a 0,48 euro da 0,54 precedente.
Anche Equita Sim (rating hold, prezzo obiettivo a 0,57 euro) ha ridotto le stime dopo i conti del quarto trimestre 2020 «inferiori alle attese» e il debole avvio del primo trimestre di quest’anno. La previsione di debolezza si estende a tutto il primo semestre 2021 «mentre nel secondo semestre inizierà a mostrare un miglioramento sostanziale», sottolinea Equita, che riduce la stima dell’Ebitda per il 2021 «di 10 milioni, a 41 milioni di euro a causa del debole EMC benchmark nel primo trimestre».
Secondo Bestinver, però «non ci sono sorprese dai risultati del quarto trimestre. Dal nostro punto di vista, il titolo ha già pienamente scontato l'attuale scenario negativo del settore della raffinazione, mentre non ha ancora iniziato a scontare l'attesa ripresa dei margini e dei volumi a partire dal terzo trimestre 2020 in avanti». Il broker conferma il giudizio buy sul titolo, con un target price compreso tra 1,2 e 1,3 euro.
Anche Mediobanca Securities conferma la raccomandazione underperform e il prezzo obiettivo a 0,45 euro su Saras. I risultati del quarto trimestre sono stati «in linea» con le attese di MB, che però evidenzia come «l’outlook resti sfidante».
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