Saras vola ai massimi di due anni dopo la trimestrale


La società petrolifera continua la sua corsa a Piazza Affari grazie ad un inizio anno positivo e un outlook che promette un 2022 caratterizzato da margini di raffinazione molto alti.


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Ancora rally per Saras

Saras ancora protagonista a Piazza Affari dopo la diffusione dei dati trimestrali arrivata ieri. Le azioni della società petrolifera iniziano la seduta arrivando a guadagnare il 13% per poi essere sospese in asta di volatilità quando quotavano 1,21 euro, ai massimi da due anni e ai livelli pre-pandemia.

Il rally odierno conferma la buona accoglienza da parte del mercato dei dati della società che aveva permesso al titolo di chiudere la seduta con un +9%, mentre da inizio anno il prezzo risulta più che raddoppiato (+113%).

Importanti anche i volumi degli scambi, pari a oltre 8,3 milioni di pezzi a fronte di una media a 30 giorni di 15,6 milioni.

La trimestrale

I primi tre mesi del 2022 si sono chiusi con un utile netto ‘reported’ di 76,6 milioni di euro, mentre lo stesso periodo dello scorso anno di Tenaris aveva visto una perdita di 23,8 milioni, risultato arrivato grazie ad una forte crescita di ricavi e margini.

L’Ebitda ‘reported’ balza del 477% e si porta a 156,3 milioni trascinato dai progressi della gestione caratteristica, dovuti principalmente “al miglioramento del crack del diesel”, spiegava la nota diffusa dalla società.

Forte crescita anche dei ricavi, saliti dell’81% a 2,95 miliardi sulla scia dell’apprezzamento dei principali prodotti petroliferi e dell’incremento del prezzo di vendita dell’energia elettrica.

L’Ebita è risultato positivo per 62 milioni, tornato in verde dopo il negativo di 11,2 milioni del primo trimestre 2021, mentre l’utile netto è stato di 13,3 milioni, anche in questo caso rispetto ad una perdita precedente di 47 milioni.

Per tener conto della variabilità dei costi energetici e rimuovere l’effetto distorsivo del greggio russo ‘Ural, Saras ha adottato un nuovo benchmark di raffinazione, l’Emc Reference margin.

Per quanto riguarda l’anno in corso, dalla società prevedono di poter conseguire un premio di raffinazione medio su base annua di 6-7 dollari al barile rispetto al precedente benchmark.

L’analisi di Equita Sim

A seguito della diffusione dei risultati, da Equita Sim alzavano la raccomandazione sul titolo da ‘hold’ a ‘buy’, con un target price aumentato a 1,4 euro dal precedente 0,82 euro.

La promozione da parte della sim è dovuta alle “attuali straordinarie condizioni che hanno tolto dal mercato europeo un 10% circa dei volumi di raffinati (provenienti dalla Russia) e non ci sembrano destinate a risolversi rapidamente. Ogni trimestre di operatività nelle condizioni di mercato attuali genera un livello di Ebitda e cash flow che stimiamo pari a 300-400 mln euro e 150-250 mln rispettivamente”.

Inoltre, da Equita sottolineano “il basso livello di scorte di raffinato, circa la metà dei livelli stagionali usuali, elemento a supporto dei margini” e “l’extra redditività” che “potrebbe consentire rapidamente a Saras di abbattere il debito netto, riducendo il rischio del bilancio”.

Infine, gli analisti della sim ritengono che “il titolo riflette un valore dell’asset industriale di 0,9 miliardi, sostanzialmente pari all’Ebitda che l’asset può generare nelle attuali condizioni di mercato in 2/3 trimestri”.

Positivi anche altri analisti

Gli esperti di WebSim sottolineano come i risultati ottenuti da Saras siano “migliori delle stime”, con un “debito netto leggermente superiore” e “un outlook molto positivo”. “Post risultati alziamo nuovamente le stime, su assunzioni di margini di raffinazione più elevati, target price portato a 1,50 euro da 1,10 euro”, con raccomandazione ‘interessante’, spiegano questi analisti.

Secondo Bestinver, “i margini di raffinazione sono destinati a restare alti a causa dell'attuale non disponibilità delle importazioni di diesel dalla Russia e da una minore fornitura di benzina sul mercato. Il premio sull'Emc reference margin (il benchmark di raffinazione) è atteso fra 6-7 dollari al barile quest'anno e l'Ebitda adjusted potrebbe balzare a oltre 400 milioni nel secondo trimestre a fronte di una stima di consensus per l'intero anno di 298 milioni”.

Mentre Barclays alza il target price a 1,60 euro, da 1 euro. i giudizi degli analisti su Saras raccolti da Bloomberg si dividono in 5 ‘buy', 3 ‘hold' e 1 ‘sell', con un target price medio a dodici mesi di 1,18 euro.

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