Scatta il rally nei mercati dopo la vittoria di Johnson e l’ottimismo di Trump per la guerra commerciale

L’ottimismo di Trump sul possibile accordo con la Cina e le elezioni in Gran Bretagna spingono in alto le borse e danno il via al rally della sterlina
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La guerra commerciale e il rally dei mercati
Nuova giornata caratterizzata dagli acquisti sui mercati mondiali, grazie alle notizie sulla guerra commerciale e dai risultati delle elezioni in Gran Bretagna.
A dare il via al rally era stato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il quale aveva ‘twittato’ l’avvicinarsi di un accordo con la Cina. “Loro lo vogliono, quindi facciamolo”, scriveva Trump sul suo social network preferito e innescando la corsa delle borse.
Il ‘cinguettio’ di Trump era arrivato a pochi giorni dalla scadenza del 15 dicembre, giorno in cui entreranno in vigore i dazi sulle importazioni cinesi negli Stati Uniti nel caso in cui i due giganti non dovessero raggiungere l’accordo.
La Cina, però, non ha confermato questo entusiasmo, limitandosi ad affermare che “Pechino è impegnata a risolvere i contrasti ma che l’accordo deve essere reciprocamente vantaggioso”, secondo quanto comunicato dal ministero degli esteri cinesi.
Gli Stati Uniti avrebbero dettato i loro termini per arrivare ad un accordo relativamente alla prima fase, chiedendo alla Cina di acquistare maggiori beni agricoli americani in cambio della sospensione dei dazi.
Le elezioni in Gran Bretagna e la corsa della sterlina
Nella notte è arrivato il trionfo di Boris Johnson che ha consegnato un Parlamento britannico a completo controllo conservatore. Con 363 sui 650 deputati della Camera dei comuni, i Tories ottengono una maggioranza mai ottenuta dal 1987 quando a trionfare fu Margaret Thatcher.
I risultati delle urne hanno consegnato anche il netto calo del Partito Laburista di Jeremy Corbyn con soli 203 eletti, in calo di 59 seggi rispetto alle scorse elezioni.
Le elezioni erano fondamentali dal punto di vista della Brexit, con Johnson che aveva già dichiarato che lascerà l’Unione europea il prossimo gennaio “senza se e senza ma” e la strada per il leader conservatore sembra tutta in discesa grazie dalla forte maggioranza di cui dispone in Parlamento.
Esulta per il risultato anche Trump, affermando in uno dei suoi ormai soliti tweet che le urne permetteranno a Gran Bretagna e Stati Uniti di arrivare ad un accordo più vantaggioso per i britannici rispetto a qualunque patto si possa realizzare con l’Unione europea.
A urne chiuse e risultato sembrato acquisito, è scattato anche il rally della sterlina, arrivando ad un picco di 1,3513 rispetto al dollaro che rappresenta il suo massimo dal maggio 2018.
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