Scatto di Tenaris dopo i conti


La società italiana attiva nella produzione di tubi e servizi per l’esplorazione e produzione di petrolio e gas ha realizzato un Ebitda superiore alle attese, mentre il consiglio di amministrazione ha approvato anche il dividendo e un programma di buyback fino a 1,2 miliardi di dollari, particolarmente apprezzati dal mercato.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Balzo Tenaris

Tenaris si prende la scena a Piazza Affari dopo la diffusione dei risultati al 30 settembre 2023 diffusi ieri a mercato chiuso, tra Ebitda superiore alle attese, dividendo e programma di buyback.

Le azioni della società arrivano a guadagnare circa l’8% nella prima mezz’ora di scambi, toccando un massimo di 16,38 euro, ai massimi dal gennaio scorso, risultando nettamente le migliori del FTSE MIB (+1%).

I risultati diffusi dalla società “sono leggermente sopra attese a livello di P&L”, mentre risulta “molto forte la generazione di cassa”, spiegano da WebSim Intermonte, i cui analisti confermano il giudizio ‘neutrale’ sul titolo TEN, con target price di 16 euro.

Secondo Banca Akros, che conferma il ‘buy’ sul titolo, “i risultati sono buoni, anche se inferiori rispetto agli eccezionali risultati del secondo trimestre e la generazione di cassa resta solida nel terzo trimestre. L'outlook per il 2024 è promettente e il buyback è consistente”.

I numeri del trimestre

Nel dettaglio, i risultati del terzo trimestre della società indicano un utile netto pari a 547 milioni di dollari, in calo dai precedenti 608 milioni dello stesso periodo del 2022, con un eps di 0,46 dollari rispetto ai 0,51 del terzo trimestre dello scorso anno.

Il dato, precisa la società, comprende un onere non monetario di 144 milioni legato all’investimento diretto e indiretto in Usiminas, senza il quale l’utile sarebbe stato di 691 milioni, con un eps di 0,58 dollari.

Le vendite nette sono arrivate a 3,24 miliardi, in linea con le stime degli analisti, segnando così una crescita del 9% considerando i 2,98 miliardi dello stesso trimestre 2022.

Incremento anche per l’Ebitda, passato dai 946 milioni all’attuale miliardo di dollari, circa cinquanta milioni in più delle aspettative del consensus, compresa una plusvalenza una tantum di 32 milioni derivante dai beni nazionalizzati venezuelani, senza la quale l’Ebitda si sarebbe fermato a 972 milioni.

Arriva a 868 milioni l’utile operativo rispetto ai precedenti 803 milioni, mentre la liquidità netta generata dalle attività operative del trimestre si conferma a 1,3 miliardi (stessa cifra del trimestre precedente).

Con spese in conto capitale pari a 170 milioni, il free cash flow è stato pari a 1,1 miliardi durante il trimestre e la posizione di liquidità netta ammontava a 3,3 miliardi al 30 settembre 2023.

I risultati al 30 settembre 2023

Per quanto riguarda i nove mesi dell’anno, il gruppo ha portato i suoi ricavi a 11,45 miliardi (+41%) rispetto gli 8,14 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.

L’Ebitda si attesta a 3,89 miliardi (da 2,38 miliardi) e l'utile operativo sale da 1,95 miliardi a 3,50 miliardi, con un utile netto di 2,81 miliardi da 1,74 miliardi di pari periodo 2022.

Così come per i risultati dei tre mesi, la società ha precisato che l'utile netto sui nove mesi senza l'onere non monetario di 144 milioni relativo all'investimento diretto e indiretto in Usiminas sarebbe stato di 2,96 miliardi. L'Ebitda, invece, al netto della plusvalenza una tantum di 32 milioni relativa ai beni nazionalizzati venezuelani, sarebbe stato di USD 3,92 miliardi.

Dividendo e buyback

Contestualmente, il consiglio di amministrazione ha approvato il pagamento di un acconto sul dividendo pari a 0,20 per azione, per un totale di circa 236 milioni, con data di pagamento fissata al 22 novembre e stacco cedola il 20 novembre (record date il 21 novembre).

Il board ha inoltre lanciato il programma di riacquisto di azioni proprie fino a 1,2 miliardi, che, precisa la società, corrisponde, al closing prezzo di ieri (1° novembre) alla Borsa di Milano, a 75,4 milioni di azioni, pari al 6,4% delle azioni Tenaris in circolazione. Il programma è da eseguirsi entro un anno, con l'intenzione di annullare le azioni ordinarie acquisite tramite il programma.

“La decisione e l'opportunità di avviare il programma di riacquisto sono guidate dall'importanza della società generazione di flussi di cassa e un bilancio solido”, spiega la società nel comunicato.

Previsioni

Dopo i risultati del terzo trimestre, Tenaris prevede che nel quarto trimestre, “le vendite nelle Americhe risentiranno dell'adeguamento in corso dei livelli dei prezzi, che continuano a essere influenzati dalle importazioni, mentre quelle in Medio Oriente, e per i progetti offshore, dovrebbero aumentare e sostenere il fatturato totale.

“Il nostro margine Ebitda diminuirà riflettendo i prezzi più bassi nelle Americhe e il nostro flusso di cassa libero si adegueranno a un Ebitda inferiore e a una posizione di capitale circolante più stabile”, scrive il management nella nota.

Ulteriori dettagli su outlook e guidance potrebbero emergere durante la conference call oggi, prevista alle ore 13.00.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Premi incondizionati del 10,45% annui con il certificate su Banco BPM, Enel e Stellantis
Sottostanti:
Stellantis NVBanco BPMEnel SpA
Rendimento p.a.
10,45%
Cedole
2,613% - €26,13
Memoria
no
Barriera Cedole
100%
ISIN
DE000VD2GP73
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy

I titoli citati nell'Articolo

Titolo:
Codice: TEN
Isin: LU0156801721
Rimani aggiornato su: Tenaris

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni